She's like cold coffee in the morning.

But she prefers two lumps of sugar and tea.

- Ed Sheeran, Cold Coffee.


 

Nel sonno scosto la testa dall'altra parte e improvvisamente sento la luce del sole che cerca di penetrarmi negli occhi. Cerco di aprirli, notando che ho fatto il grave errore di lasciare le tende aperte, così ora non posso scappare dal bagliore mattutino che invade la mia stanza. Scosto le lenzuola, andando verso l'armadio ed infilandomi un paio di mutande, poi raccolgo da terra una maglia a maniche corte di qualche taglia più grande rispetto alla mia, in modo che mi stia larga e lunga, poi mi infilo anche un paio di pantaloncini corti per stare in casa. 

Mi affaccio un attimo all'ampia vetrata della mia camera, godendomi il panorama dei grattacieli di Melbourne, poi mi dirigo in cucina molto lentamente, quasi trascinando i piedi per la stanchezza. Passo una mano fra i capelli, sbadigliando, per poi poggiarmi sul tavolo della cucina ed osservarmi attorno; come sempre prendo automaticamente il barattolo del caffé, avvicinandomi alla macchinetta per prepararlo, però il ricordo delle mattine passate con Alfie a Londra mi ritorna in mente. Preparavo il caffé freddo anche lì, ma ricordo perfettamente che lui preferiva il suo tè con giusto due zollette di zucchero. Il ricordo mi sembra persino troppo vivo per essere solo un'immagine della mia mente, un senso di nostalgia mi invade, rendendomi conto che sono sola, in cucina, aspettando che il caffé sia pronto. Non ho nessuno che mi dica quanto sono carina, che mi stringa, che mi prenda in giro, ora non c'è nessuno vicino a me ad aspettare il mio caffé. Solo io. Ma mi chiedo come sia possibile, perché sono solo pochi minuti che sono in piedi, solo pochi minuti fa lui era ancora nei miei sogni, con me. Lui era accanto a me, in quel letto, e mi stringeva forte tra le sue braccia.

Indietreggio, prendendo dalla credenza la scatola con le bustine di tè e mettendo immediatamente l'acqua sul fuoco. Intanto il caffé é pronto, lo shakero assieme al ghiaccio e poi lo verso dentro la mia tazza, che tengo stretta spostandomi verso i fornelli, dove sto aspettando che l'acqua si riscaldi.

Due braccia mi cingono la vita da dietro e mi pervadono col loro calore, facendomi sentire protetta. Ridacchio quando i capelli corti di Alfie mi pizzicano il viso e le sue labbra si avvicinano al mio collo. 

Poso la tazza di caffé per non farla rovesciare e spengo il fornello.