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Autore: Jessire    09/04/2007    4 recensioni
cosa ci fa Ginevra Weasley ad un festino nella Sala Comune dei Serpeverde??
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Vide confusamente tre ragazze che si davano da fare intorno ad un unico ragazzo, steso su u divanetto verde

- FESTINO - di Jessire

 

 

 

 

Vide confusamente tre ragazze che si davano da fare intorno ad un unico ragazzo, steso su u divanetto verde.

 

La vergogna non la sfiorò nemmeno, tanto era nel mondo governato dall’alcool.

 

Qualcuno le passò affianco sfiorandola con spalla e poco dopo si ritrovò in mano un bicchiere pieno di un liquido violaceo

 che ingurgitò senza pensarci.

 

Percepì un calore al fianco e abbassando lo sguardo vide una mano diafana posata possessivamente sulla sua vita.

 

Sentì un capogiro e si appoggiò al ragazzo che l’abbracciò ulteriormente ridendo.

 

Vide la stanza girare e non senti più il pavimento sotto i piedi, né il camino su cui stava appoggiata con il braccio sinistro.

 

Le braccia calde del ragazzo l’avvolgevano tutta e sentii una forza premerle sotto le ginocchia e sul fianco.

 

Quel “tipo” non ben definito attraversò la stanza con la ragazza in braccio, sino a raggiungere un corridoio buio su cui si

 aprivano molte porte di legno massiccio con delle targhette su di esse.

 

Quando la ragazza tornò con i pedi per terra, nonostante il pulsare della testa, la sua incapacità di stare in piedi e di non

 barcollare esageratamente, fissò il ragazzo.

 

In quel momento non riusciva a capire cosa volesse da lei quel ragazzo.

 

Da sfocato il viso del giovane assunse pian piano una forma abbastanza simile a quella normale,

 così la ragazza potè distinguere dei capelli neri lisci e corti, due occhi chiari di un azzurro luminoso e un corpo ben fatto.

 

Non riusciva a collegare un nome preciso a quella faccia.

 

Poi vide solo la faccia del ragazzo appiccicata alla sua.

 

Le mani del ragazzo la premettero contro il proprio corpo maschile sodo e ben delineato

 

La lingua del ragazzo esplorò e forzò la bocca della ragazza che non oppose resistenza (ripeto: era ubriaca fradicia…nd_A)

 

Improvvisamente sentì il corpo del ragazzo moro irrigidirsi così aprì gli occhi, trovandosi davanti non solo il giovane a cui era

 ancora abbracciata ma anche un ragazzo biondo.

 

Quest’ultimo aveva una cosa luccicante sull’abito scuro, e teneva  per un braccio il ragazzo moro.

 

- che cazzo fai, Nott??!!-

 

La ragazza spalancò gli occhi stupita.

 

Nott…un serpeverde bello, tenebroso, corteggiato e desiderato da molte studentesse - naturalmente mai quanto era odiato e adorato

Malfoy - ma bastardo come tutti gli altri Serpeverde.

 

- lasciaci stare, Malfoy! Non vedi che siamo piuttosto impegnati?!- borbottò il moro

 

Nott strattonò il suo braccio ancora imprigionato dalla mano di quello che ora la ragazza sa essere Malfoy.

 

- so benissimo quello che vuoi fare e so pure un’altra cosa- disse il biondo prendendolo per le spalle e allontanandolo dalla giovane

 

 – sei ubriaco fradicio e fatto fino all’ultima punta dei tuoi dannatissimi capelli di chissà quanta roba, stupido!-

 

Nott però si avvicinò di nuovo alla ragazza e la schiacciò al muro.

 

Le accarezzò i capelli rossi e lunghi per poi abbracciarla goffamente, risultato di chissà quale erbe illegale e di quintali di Whisky

Incendiario.

 

Il biondino si infuriò ancora di più

 

- NOTT!! Cazzo, smettila! Sei un purosangue e comportati da tale! Dio è una babbanofila,

anzi è LA babbanofila, amica di Lenticchia, Potter e della Mezzosangue Zannuta! SVEGLIATI!!!-

 

- ma smettila tu! Senti non venire a dirmi cosa devo o non devo fare! proprio tu che ti fai mezza Hogwarts e ti ho visto parecchie volte

 occhieggiare la Mezzosangue e anche lei - disse il moro indicando la rossa tra le sue braccia - ora che me la sono presa fai tutte ‘ste

storie!! Fottiti!-

 

E detto questo posò di nuovo le labbra su quelle di Ginevra Weasley, la ragazza schiacciata al muro da Theodore Nott,

sotto lo sguardo schifato e furioso di Draco Malfoy, Caposcuola di Serpeverde.

 

- PIETRIFICUS TOTALIS!-

 

Il moro si immobilizzò mentre il biondo prese Ginny per le spalle la trasportò fino alla Sala Comune

 

- dove sono le tue amiche?- chiese il biondino senza guardarla

 

Lei rimase zitta

 

-Weasley ti ho fatto una domanda-

 

- sta zitto, Malfoy! Ho un mal di testa allucinante!- disse la rossa portandosi una mano alla testa

 

Lui le si avvicinò all’orecchio e le mormorò con un tono di voce sostenuto – vai a cercarle- e poi se ne andò.

 

La ragazza lo maledì mentre si aggirava ancora barcollante per la Sala Comune piena di Serpi e di altre Case.

 

Individuò la chioma bionda della sua amica Luna e si accinse a raggiungerla quando, a metà strada e nello spazio lasciato libero dagli altri ragazzi, vide una scena orripilante.

 

La sua amica Luna ubriaca che schiacciava al muro l’orribile, per lei, Roger suo compagno di Casa nonché capitano della squadra di Quiddich.

 

A quella vista Ginny rimase immobile indecisa se interrompere l’opera della sua amica o fuggire.

 

Come se si risvegliasse da un sogno, scosse la testa e sembrò che la stanza assumesse un colore più vivo e soprattutto che smettesse di girare.

 

Così, con occhi più “normali” vide parecchie ragazze svestite stese su ragazzi anche loro mezzi svestiti nei divanetti sparsi per la sala.

 

Si senti inorridita vedendo lo sfregamento di tutti quei corpi in cui la vergogna e il pudore non operavano.

 

Sentii di essere nel posto sbagliato e che l’unica ragione della sua presenza lì era un ragazzo.

 

Già! Ginevra Weasley era innamorata di un Serpeverde.

 

Non si erano mai parlati, tranne i lievi insulti quando passava davanti a lui e alla sua compagnia con il Trio- anche se non succedeva spesso.

 

Ma nonostante questo il suo cuore aveva iniziato a battere per il questo ragazzo.

 

Questa cotta la portava ad attraversare mezzo castello solo per vederlo, per scambiare qualche sguardo con lui. Più di una volta era stata sul punto di rivelargli i suoi sentimenti ma rimandava sempre dicendosi

 

- gli parlerò la prossima volta quando sarà solo, senza Malfoy tra le calcagna o altre Serpi in giro-

 

Naturalmente il ragazzo non la degnava di uno sguardo.

 

A lui interessavano solo belle ragazze, truccate sino all’immaginabile, con gonne cortissime e maglie aderentissime che non lasciavano nulla all’immaginazione e con una reputazione non proprio immacolata.

 

In quel momento vide questo ragazzo con Pansy Parkinson seduta sulle sue gambe la quale gli accarezzava il torace e con il viso a pochi centimetri da quello del ragazzo.

 

Ginny sentii una fitta al cuore e percorse gli ultimi metri verso la porta della Sala Comune dei Serpeverde, contrassegnata da una giovane donna molto bella dai lunghi capelli mossi neri e un bel viso dai lineamenti austeri.

 

Dopo aver detto la parola d’Ordine uscì nel buio e nella tranquillità del corridoi con lo scopo di raggiungere il suo adorato rifugio: la Sala Comune dei Grifondoro e precisamente la sua camera calda e accogliente sperando di non trovare ancora svegli Harry o, molto improbabile da quando si erano messi assieme, Ron ed Hermione.

 

I due ragazzi ritenevano adeguati ogni tipo di luogo buio ed estraneo ad altri ragazzi per non essere scoperti in atteggiamenti intimi.

 

Per quanto riguarda Harry…beh non gli importava poi molto del moro perché:

1-     era lui che l’aveva mollata

2-      non le piaceva più da tempo

3-     doveva anche lei avere una vita sociale sennò sarebbe diventata una donna vecchia e ancora zitella come la prozia Tessy, l’adorata vecchietta che aveva una predilezione per il fratello di Ginny, Ron e non perdeva mai l’occasione per sbaciucchiarselo per bene.

 

Questi orribili pensieri furono interrotti da una voce piuttosto stridula che urlava

- Ehi tu, bel giovane! Sto parlando con te! Ma guarda che maleducato!non si saluta più una bella donna?!-

 

Si sentirono come risposta dei borbottii incomprensibili e si vide un’ombra avanzare dalla porta dei Serpeverde.

 

Ginny si era fermata, nel frattempo, così il ragazzo le si avvicinò. Man mano che si avvicinava alle luci delle candele il viso prendeva un’espressione che agghiacciò la rossa.

 

Pensando che fosse uscito per fare i cavoli suoi Ginny riprese a camminare anzi a barcollare dato che la quantità di alcool bevuto quella sera era ancora alto nel suo corpo.

 

- Weasley!-

 

- Z-zabini?-

 

- non mi sembri nella condizione migliore per girare nel castello-

 

- fati i cavoli tuoi!Mi sembravi piuttosto impegnato prima; non mi sarei certo aspettata che ti accorgessi che c’ero pure io alla festa organizzata da voi-

 

- me ne ero accorto, invece- lui la guardò attentamente e poi disse - sei ubriaca-

 

- ma noooo! Sarei mai entrata nel festino organizzato da voi serpi senza avere in corpo almeno la metà delle bottiglie di Whisky Incendiario di Hogsmeade?? E per te avrei mai provato questa cosa da lucida??!!-

 

Lui rimase immobile davanti a lei con un ghigno divertito – hai fegato, ragazzina-

 

- non sono una ragazzina! Ho solo un anno meno di te, brutto idiota ed egoista e presuntuoso e…non mi viene in mente nient’altro- disse Ginny tristemente soprattutto per le ultime parole

 

Lui ghignò ancora di più.

 

- maledetta quella volta che ho deciso di venire da voi!!-

 

- spiegami allora che ci facevi da noi-

 

- perché…abbassa la voce, per Merlino! Ho un terribile mal di testa!-

 

Ginny ritornò a camminare senza accorgersi che Blaise la osservava dal punto in cui si era fermato tempo prima e non muoveva un passo verso di lei.

 

- Ehi Weasley io sono ancora qui!-

 

- e come posso dimenticarmene dato che entri ogni notte nei miei sogni più segreti??- pensò la rossa cercando di far scomparire il rossore comparso sulle guance e di apparire il più fredda possibile

 

- e cosa dovrei fare,scusa?-

 

Lui non rispose ma la ammirò così a lungo da far apparire sul suo viso meraviglioso un ghigno malizioso, che lei non vide poiché si girò subito aver pronunciato queste parole.

 

- Zabini, sono stanca e ho mal di testa! vorrei andare a dormire-

 

 -Beh se era solo questo potevi chiedere ad uno di noi di accompagnarti in una delle sue stanze-

 

- no grazie mi basta l‘esperienza con Nott- disse senza pensare Ginny

 

Blaise si accigliò - scusa? che significa ?-

 

- quello che ho detto. Se vuoi delle delucidazioni chiedi al tuo compagno di Casa-

 

- ci sei andata a letto?-

 

La rossa si fermò immediatamente

 

- nooo!- rispose Ginny scandalizzata

 

- e allora che è successo? Nott non è un tipo che rinuncia così facilmente a passare una nottata di puro piacere-

 

- come tutti voi,d’altronde-

 

Il ragazzo non si accorse che la rossa si era fermata o almeno non lo diede a vedere fino a quando, guardandosi affianco, si girò fermandosi.

 

- beh, che fai? -

 

- scusa? ma volevi seguirmi??- mormorò lei sperando che non l’avesse vista ammirarlo mentre camminava

 

- Guarda che il mondo non gira attorno a te, Weasley!-

 

- ma senti chi parla! Proprio tu!! Tu che ti credi il più figo del globo..- stava per ribattere ancora ma si ritrovò tra le braccia di Blaise.

 

- è uno dei miei sogni??- si chiese Ginny ma poi, messa la mano sopra quella di Blaise posata sulla sua vita, si rese conto che era la pura realtà.

 

- ma è possibile che non guardi mai dove metti i piedi??!!- mormorò un pò stupito il moro

 

Ricapitoliamo: Ginny stava per cadere dato che a causa del “litigio” con il moro e con la quantità- non proprio limitata- di alcool in corpo, non si era resa conto di essere arrivata alle scale che portavano ai piani superiori. Per cui, per evitare alla ragazza una brutta caduta, Blaise la trattenne.

 

- ti ricordo che sono ubriaca fradicia-

 

- e anche un pò ritardata-

 

 - Saranno i fumi che aleggiavano nella TUA Sala Comune e ti ricordo…quei fumi li hai aspirati pure tu- disse Ginny cercando di liberarsi dall’abbraccio che la stava rendendo nervosa.

 

Quel ragazzo così bello, il suo corpo così vicino a quello della rossa, le sue labbra così vicine alle proprie, quei capelli fatti per essere accarezzati.

 

La vicinanza fece andare in balla il sistema ormonale di entrambi i giovani.

 

Blaise mollò la prese facendola vacillare, ma subito accorsero di nuovo  le braccia del moro come aiuto.

 

Il moro si chinò sull’orecchio destro della Grifondoro e le mormorò- meglio che ti riaccompagni alla tua Torre, Grifoncina-

 

Ginny non si lamentò del termine grifoncina, tanto era estasiata dalla voce così roca del moro all’orecchio.

 

Percorsero il resto dei corridoio in perfetto silenzio.

 

Dopo un po’ di minuti arrivarono davanti alla Torre dei Grifondoro.

 

Ginny stava per dire a Blaise di lasciarla da sola ora ma il moro le prese un braccio e l’avvicinò dandole un piccolo bacio a fior di labbra, pensando

 

- tanto non se lo ricorderà domani, essendo così ubriaca. Che bella è questa sera, nonostante abbai gli occhi scintillanti più del solito a causa dell’alcool. Devo calmare il battito del cuore, che non si ferma più da quando vidi Malfoy e lei uscire dal corridoio che porta ai dormitori maschili di noi, Serpi-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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