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Autore: Gils_Malfoy    25/09/2012    3 recensioni
Cosa accade se Sirius scopre una nuova "magia" Babbana?
Cosa accade se i suoi amici si affidano al Piano Infallibile di James per farlo smettere?
Cosa accade se Remus è il protagonista del piano?
Nulla di buono? Non proprio..
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: I Malandrini | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Once Upon A Time....The Marauders' Age!'
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HOOOOOOLAAAAA!!!!!!
Sono tornata, ma prima di lasciarvi desidero fare un ringraziamento a J.K. Rowling e a Harry Potter perchè senza di loro la mia tesina non sarebbe esistita!
Ed ora qualche piccolo calcolo per voi:
36 * 2? 72! 1698408/23589? 72! 13+13+7+16+22?72
Se non si fosse capito ho preso la Maturità con 72! Questo non significa che sono Matura, basta leggere questa nuova ficcina fatta per autofesteggiarmi!
E mentre mi accingo a entrare all'Università vi lascio con questa fic...
So che non ve ne frega molto! Comunque...
Prima di iniziare vorrei fare un applauso, anche virtuale, agli artisti di ItaliaLovesEmilia che al Campovolo hanno regalato un bellissimo concerto per l'Emilia.
È stata un serata magica! GRAZIE ItaliaLovesEMILIA!
BUONA LETTURA!

 

I Malandrini – Quando basta una canzone

James sapeva di essersi cacciato in un brutto guaio. Sapeva però che non poteva abbandonare un amico, un fratello. Forse se ne sarebbe pentito ma dopo una ventina d'anni.
Fu così che nell'estate del sesto anno Sirius Black andò a vivere a casa Potter.

L'estate passò veloce ed il nuovo membro della famiglia Potter si era abituato velocemente alla non sfarzosa vita a cui era stato abituato. Aveva anche imparato ad usare utensili Babbani grazie alla predisposizione filo-babbana del signor Potter. La scoperta più grande fu la radio. E la Musica che trasmetteva. Si, Musica con la M maiuscola. Sirius, avendo ascoltato per anni Celestina Warbeck e le Sorelle Stravagarie, non avrebbe mai pensato che i Babbani potessero essere artisti così bravi.
Si era innamorato di una canzone. Pensava che fosse stata scritta per lui. Si sentiva un vero latin lover a cantarla.
James però lo informò che non poteva portare la radio a Hogwarts perché sarebbe esplosa.
Sirius, deciso a fare stragi di cuori, imparò a memoria la canzone. Anche la melodia.
Sul treno per Hogwarts sembrava un ebete mentre fingendo di avere le cuffie muoveva la testa a ritmo. James spiegò la situazione a Remus e Peter ed insieme convennero che il loro migliore amico aveva perso ogni singolo neurone.
La prima notte del settimo anno non poteva essere una semplice tranquilla notte, come erroneamente credeva Remus. No, Sirius doveva esibirsi. Voleva essere perfetto per cercare di rapire più cuori possibili.

-Do, do, do, do, do, do, do, do, do
Do, do, do, do, do, do, do
Do, do, do, do, do, do, do, do, do
Do, do, do, do, do, do, do

Tonight I wanna give it all to you
In the darkness
There's so much I wanna do
And tonight I wanna lay it at your feet
'Cause girl, I was made for you
And girl, you were made for me

I was made for lovin' you baby
You were made for lovin' me
And I can't get enough of you baby
Can you get enough of meeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
...AHIA!- l'acuto di Sirius fu interrotto da una cuscinata proveniente dal letto di Remus.
-James, tu sai com'è Sirius quando scopre qualcosa di nuovo, no? Bene la mia domanda è molto semplice e diretta: mentre lui imparava ad usare la radio e conosceva la musica Babbana, IL TUO CERVELLO DOV'ERA????- ringhiò Remus Appellando il cuscino nel caso Sirius ricominciasse a starnazzare.
La canzone era bella, nessun dubbio. Il problema era che ascoltata una, due volte era ancora passabile ma alla milionesima i nervi cominciavano a cedere.
-Guarda che è colpa di mio padre. Era così
eccitato all'idea che qualcuno lo ascoltasse.- James incrociò le braccia offeso. Mica era colpa sua se Sirius aveva trovato così tanto interesse per gli hobby Babbani di suo padre.
-Scusate! Io sono ancora qui e ho intenzione di cantare finché non sarò perfetto!- Sirius si arrampicò di nuovo sul letto impugnando un flacone di bagnoschiuma come microfono.
-Sirius, ti offro la mia più completa disponibilità a farti i compiti di una materia a tua scelta fino a Natale. Che ne pensi?- James strabuzzò gli occhi. Remus che si offriva
volontariamente, per così tanto tempo, a fare i compiti a Sirius. Doveva proprio essere disperato.
Sirius soppesò la richiesta dell'amico, passeggiando su e giù per il materasso.
-Trasfigurazione!- decretò, lanciando il bagnoschiuma e infilandosi sotto le coperte.
Nel dormitorio scese il silenzio.

Come Sirius si era augurato, il suo stuolo di ammiratrici aumentò a dismisura dopo la sua esibizione canora in Sala Grande. Alcuni giuravano che persino la McGranitt e Silente aveva apprezzato.
Non sempre, però, tutto andava per il meglio. Sirius era talmente accerchiato dalle donne che i suoi amici facevano fatica a vederlo anche quando era ora di andare a letto.
Le vacanze di Natale arrivarono e i Malandrini le avrebbero trascorse a casa Potter.
-Almeno- aveva detto James -potremmo rivedere Sirius.- Remus era contento anche perché il suo periodo di “compiti-per-sirius-” era finito e poteva tornare a concentrarsi sui M.A.G.O.
Sirius non fu molto partecipe durante le vacanze se non per qualche battaglia a palle di neve o per i pasti o per scartare regali. Era diventato l'ombra di Charlus Potter. Seguiva il padre del suo migliore amico come un segugio.
James decise di rinunciare a cercare di divertirsi con l'amico e prese a macchinare un qualche piano per uscire con la Evans.
Tornati dalle vacanze, Sirius sfoggiava un sorrisetto che non prometteva nulla di buono. A detta di Peter era al limite dell'inquitante.
Remus, preoccupato per la sanità mentale di Sirius e perchè gli altri due Malandrini lo avevano corrotto, decise di chiedere a Felpato il motivo di tale sorriso che continuava da settimane.
-Sarà un successo!- rispose Sirius. Remus si appuntò che James e Peter avrebbero dovuto dargli altra cioccolata se volevano che lui psicanalizzasse il Black.
-Cosa Sirius?-
-Ma io!- Sirius sembrava quasi offeso. Remus si massaggiò le tempie. Cosa gli era sfuggito in quel breve e conciso scambio di battute? Che fosse diventato sordo a singhiozzo?
-Sirius, potresti spiegarti meglio?- domandò placidamente facendo appello alla sua calma interiore.
-Il mio prossimo concerto. Vedrai Remus. Verranno a frotte per vedermi!- detto questo si diresse in camera canticchiando tra sé e sé.
-Allora?- domandarono James e Peter, apparsi alle spalle di Remus dopo che Sirius se ne era andato.
-Allora, canterà!-
I tre si guardarono un attimo perplessi. Sirus che canta. Sirius che da un concerto. Sirius ha perso definitivamente il cervello. Si, era la conclusione più plausibile.
-Sentite, io ne ho abbastanza di tutte quelle ragazzine con gli ormoni saltellanti che inseguono Sirius ovunque. Sono veramente...insopportabili!- Remus si abbandonò su una poltrona e soffocando la faccia in un cuscino per coprire gli improperi.
-Remus, sei geloso?- James diede di gomito a Peter che si limitò a guardarlo interrogativo.
-JAMES! Per l'amor di Morgana, cosa vai dicendo?- Remus riemerse dal cuscino paonazzo fino alla punta dei capelli.
-Caro amico mio. Forse ho un piano.- James cinse le spalle di Remus e, seguito da Peter, si diresse fuori dalla Sala Comune.
Remus, obbligato dalla stretta dell'amico, li seguì cominciando ad avere paura dei suoi amici.

-Ah no! Io non lo faccio e non lo farò mai! Scordatelo James.- James mise il muso. Era la migliore idea che gli fosse venuta in 17 anni di vita e voleva a tutti i costi metterla in pratica.
Era da quella mattina che cercava di convincere Remus ad aderire.
-Remus non puoi dirmi di no. Tu sei il fulcro del piano.- James era inginocchiato davanti a Remus che gli volgeva le spalle guardando senza interesse fuori dalla finestra della Sala Comune.
Un vociare, o meglio un concerto di gridolini e urla gallinesche irruppero nella Sala. I tre Malandrini furono colti di sorpresa e temendo il peggio si abbracciarono per farsi coraggio.
Sirius entrò con il suo stuolo di donne e da in mezzo alla mischia cominciò con la Bacchetta a spostare poltrone e divanetti e unire i tavoli.
Remus si fece coraggio e, avvicinandosi al gruppo allungò una mano nel tentativo di prendere Sirius. Riuscì ad afferrarlo al quarto tentativo dopo aver strattonato due povere ragazze ed essersi preso una bacchettata nel naso.
James corse a Bacchetta tratta per trarre in salvo i suoi amici e tenendo a bada il branco che si avvicinava, i ragazzi corsero nel dormitorio sprangando la porta.
-Oh insomma! Ero attorniato da bellissime e disponibilissime fans e voi mi rapite!- sbottò Sirius sedendosi per terra imbronciato.
-Per Morgana, Sirius. Volevamo salvarti.- disse James lanciandosi sul letto di Remus perfettamente fatto.
Remus storse il naso e fulminò l'amico che non accennava ad alzarsi.
-Sei davvero intenzionato a cantare stasera?- domandò Remus sempre fissando con astio James e il suo povero letto che veniva disfatto.
-Certo! Ah! Volevo chiedervi un favore. Non è che potreste andare a dormire da quelli del primo anno? Magari ci scappa qualcosa con qualcuna e vorrei camera libera?- Sirius spalancò gli occhi guardando uno a uno i suoi amici. Peter distolse immediatamente lo sguardo. Non voleva dirgli di si. James salto su dal letto e lo guardò come se avesse appena detto che si sposava con la Evans. Remus ci mise un attimo a reagire. Dopo qualche secondo di silenzio si voltò verso Sirius e si inginocchiò davanti a lui.
-Sirius. Piccolo e indifeso Sirius. HAI FATTO EVANASCERE IL TUO CERVELLO?- l'urlo liberatorio, incredulo e decisamente arrabbiato di Remus fece rotolare Sirius sotto il letto di Frank.
-Rr...rem...Remino...D...dai...- Gli occhi di Sirius fecero capolino da sotto la coperta che pendeva dal letto.
Remus lo fulminò.
-Ok. Allora niente camera. Vorrà dire che andrò da qualche altra parte.- uscì dal sotto il letto come se non fosse successo niente.
Si chiuse in bagno per un'oretta buona e quando ne uscì aveva addosso così tanto profumo che Petunia Evans dalla suo Scuola Babbano storse il naso chiedendosi da dove arrivasse.
-Ci vediamo giù, ragazzi.- detto questo uscì dal dormitorio e un boato enorme lo accolse.
-Va bene James. Facciamolo!- Remus strinse la mano all'amico che cominciò a ridacchiare.

La Sala Comune non era mai stata così piena.
Ragazze di tutte le Case, tranne Serpeverde che ero accampate davanti alla Signora Grassa contrariate dalla loro esclusione, si accalcavano sotto al palco improvvisato.
Frank Paciock, in un angolo ripassava mentalmente tutte le maledizione e le fatture che conosceva per sceglierne una da tirare a Sirius che aveva osato ammaliare la sua Alice.
I tre Malandrini scesero dal dormitorio giusto in tempo per l'inizio.
-E ora! Il Purosangue Scapolo più desiderato di tutta Hogwarts è qui per voi!- Mary McDonald, presidentessa del Fan Club di Sirius era in piedi sui tavoli e con una pergamena arrotolata si fingeva presentatrice.
-Ecco a voi...SIRIUUUUSSSS BLACK!-
Un boato fece tremare la Sala e sempre la povera suddetta Petunia che cominciava a pensare che ci fosse lo zampino della sorella.
Sirius salì sul palco con la Bacchetta in mano e lo sguardo più seducente che avesse mai provato.
Si schiarì la gola e poi iniziò:

Hello, I love you
Won't you tell me your name?
Hello, I love you
Let me jump in your game
Hello, I love you
Won't you tell me your name?
Hello, I love you
Let me jump in your game

She's walking down the street
Blind to every eye she meets
Do you think you'll be the guy
To make the queen of the angels sigh?

Hello, I love you
Won't you tell me your name?
Hello, I love you...

Remus balzò sul tavolo davanti all'amico.
I due si guardarono per un po'. Sirius stava per chiedere cosa ci facesse lì, quando le labbra di Remus lo raggiunsero.
Nella Sala scese il silenzio. Un silenzio agghiacciante.
Sirius, invece di spostarsi come aveva pensato Remus, abbracciò forte l'amico ricambiando il bacio.
Si sentì qualche tonfo. Alcune ragazze, tra cui la McDonald, non avevano retto il colpo.
Dopo quel che sembrava un'eternità, i due si staccarono.
-C'è ne hai messo di tempo, eh Remus?-

   
 
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