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Autore: ScreamYeahh    25/09/2012    2 recensioni
Perchè la vita, o meglio l'amore è così difficile? Nei libri di favole che leggevo da bambina arrivava il principe azzurro e tutto finiva bene, ma qua, nella realtà il principe azzurro non sembra arrivare..che cosa devo fare?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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DRINNNNNNNNNNN. DRINNNNNNN. DRINNNNNNN. Maledetta sveglia. Apro gli occhi, sono le 6.45 ed è ora di alzarsi. Ecco che incomincia un’altra pallosa settimana di scuola e piena di compiti; totalmente svogliata scendo dal letto e mi dirigo in cucina per prepararmi la colazione. Succo di frutta e plum-cake, cosa c’è di meglio?! Mi sciacquo velocemente i denti e corro verso la camera per cercare di vestirmi in maniera almeno presentabile. Rovisto dentro l’armadio ma non trovo niente che soddisfi il mio umore di sta mattina. Guardo la sveglia che segna le 7.25, cazzo è tardissimo! Alla fine opto per il mio solito paio di jeans, la maglietta bianca di Starbucks e le All Star. Mi precipito fuori dalla porta afferrando al volo il mio zaino e salutando mia madre con un bacio sulla guancia. Sono le 7.35 , sono ancora in tempo per prendere il pullman ma...aspettate non mi sono ancora presentata! Mi chiamo Greta, ho 14 anni e frequento il primo superiore. La scuola è iniziata da un po’, siamo infatti al 20 Settembre. Sono felicemente fidanzata dal 12 Giugno con Davide, un mio compagno di scuola media. Finora è andato tutto bene fra noi a parte il fatto che non frequentiamo la stessa scuola e quindi un po’ per i compiti e un po’ per la lontananza non riusciamo più a vederci spesso come prima…
Ecco il pullman. Mi siedo vicino al finestrino e tiro fuori il mio iPod e faccio partire la playlist. Dopo 15 minuti sono a scuola. Scendo dal pullman e subito trovo ad aspettarmi le mie due migliori amiche Ely e Maria. Entriamo a scuola e come sempre ci prepariamo psicologicamente alle 5 pallose ore da affrontare. Saliamo le tre rampe di scale e sfinite raggiungiamo la classe. Appoggio svogliatamente lo zaino sul banco ed eccolo, seduto al banco davanti al mio…ve lo presento, lui è il ragazzo più bello e gettonato di tutte le classe prime e seconde della scuola. Si chiama Simone ed è biondo, occhi azzurri, un fisico mozzafiato e insomma, avete capito! Lo so, lo so che sono fidanzata ma a tutti prima o poi capita di fare un pensierino anche se si è impegnati! E poi il fatto che Davide non lo vedo spesso non mi aiuta di certo a non pensare a Simone.  Suona la campanella di inizio delle lezioni e tutti prendono posto. Arriva la prof. di matematica, perfetto…buona dormita a tutti! Odio la matematica, è più forte di me, non riuscirò mai a capirla! Prendo il quaderno dallo zaino e cerco di trovare una posizione abbastanza comoda da permettermi almeno di rilassarmi. Finalmente dopo 60 minuti che sembravano un’eternità suona la campanella. Abbiamo la lezione di fisica adesso, un’altra noia mortale. Arriva la prof. e dice ‘’Ragazzi,buongiorno oggi ho deciso di interrogare, mi mancano alcuni voti’’ e subito l’intera classe ‘‘ma come?! Prof. aveva detto che oggi spiegava!’’ ‘’Ho cambiato idea! Non si può?!Basta chiacchiere, iniziamo! Simone vieni tu alla lavagna, iniziamo con te’’ Simone si alza subito dalla sedia e si passa una mano tra i capelli, oddio...i suoi capelli, la sua camminata, mi lascia senza fiato. ‘’Simone su scrivi, se il tempo è 2 s e lo spazio è 5 m, quanto vale l’accelerazione?’’ Simone fissa la lavagna come se la prof. avesse appena parlato in arabo, sembra sperduto non sa quello che deve fare, all’improvviso si gira verso la classe e cerca aiuto tra noi ragazzi. ‘’Simone allora? Non mi sembra così difficile, ma visto che hai bisogno di aiuto chiamiamo qualcun altro…’’ Oh merda,merda,merda non chiamare me ti prego, non adesso che sta lui alla lavagna, per favoree. ‘’Greta vuoi venire tu ad aiutare Simone?’’ Oh cazzo lo sapevo. Mi alzo timidamente dal banco e vado verso la lavagna, Simone mi guarda negli occhi e allunga la mano per passarmi il gesso per scrivere. E’ in quell’istante che a me sembra interminabile in cui ci fissiamo che capisco che sono veramente innamorata di lui e mentre la prof. lo manda a posto, penso o, per meglio dire, spero che anche lui non sia rimasto indifferente al nostro sguardo. ‘’Greta sei ancora con noi?’’ La voce della prof. mi fa ritornare con i piedi per terra. ‘’Sisi prof. faccio subito.’’ E girandomi verso la lavagna inizio a svolgere il problema.
  
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