“Ha visto, Signor Greed? Alla fine l’abbiamo preso”
“Ben fatto, ragazzi!”
Sorrisi.
Che cosa ridicola dargli
del lei, quando solo poche ore prima giacevo tra le sue braccia.
Potevo ancora vedere il
suo corpo muoversi sopra di me, sentire il calore della sua pelle…
Cercai di concentrarmi.
Non dovevo pensare a queste cose quando c’erano gli altri. Dovevano pensare che
tra me e lui non ci fosse niente, se non il legame che si crea tra un cane e il
suo padrone…
…già, un cane…
...esempio perfetto, dato
che avevano fuso il mio corpo con quello di un cane…
Tutti lì dentro gli
dovevamo qualcosa…
…ci aveva salvato, dato
una casa, una vita…
…un’altra possibilità…
…ma io provavo qualcosa di
più verso il “Signor” Greed…
…qualcosa che andava oltre
anche alla fedeltà insita nella mia natura…
Qualcosa che scoprii
essere ricambiato, o almeno così credevo…
…avevo sentito dire che un
homunculus in realtà non prova sentimenti, perciò probabilmente mi usava solo
per divertirsi…
…ma andava bene lo stesso…
…per me l’importante era stare
con lui…
Lo guardai mentre
interrogava quell’Alphonse, cercando di mascherare i miei pensieri..
Poi all’improvviso un
rumore da fuori.
“I MILITARI!”
Mi precipitai a
combattere insie4me agli altri,
lanciando una veloce occhiata a Greed..
…sapevo che in caso di
lotta se la sarebbe cavata egregiamente.
La battaglia coi militari
fu estenuante…
…venni ferito, ma non
m’importava…
..quest’attacco era stato
particolarmente violento, solo io e Roa eravamo sopravvissuti…
…andammo a cercare Greed e
Martel, che era ancora dentro quell’armatura…
Li trovammo entrambi nei
sotterranei, insieme al capo dei militari, un certo King Bradley..
..quando vidi come aveva
ridotto Greed il sangue iniziò a ribollirmi nelle vene.
“BASTARDO!!”
Mi lanciai verso il
militare.
Un baluginio di spade.
Provai un dolore
lancinante e mi accasciai a terra.
“DOLCETTO!NO!!”
Mi sdraiai sulla schiena.
Respiravo a fatica.
Greed mi si avvicinò
carponi, portando il suo viso sopra il mio…
…intanto Roa combatteva
con Bradley..
“E allora, padroncino…a
quanto pare ti devo lasciare…”
“Sei stato uno stupido,
Dolcetto…”
Non c’erano rimprovero o
rancore nella sua voce, solo tristezza e dolcezza..
“Lo so…”
Il dolore stava diventando
insopportabile…
“Addio, cucciolo mio…”
Sorrisi.
Cucciolo…l’unica volta che
mi aveva chiamato così era stato quando mi aveva “adottato”…
Mi passò una mano tra i
capelli…
…sorrideva…
…non il solito ghigno, ma
un sorriso dolce e triste che mai gli avevo visto prima…
…l’ultima cosa che vidi fu
una lacrima che solcava il suo viso.
..fatta anche questa..e la prima cosa che mi viene da dire è
A MORTE KING BRADLEY!!!!!!!!!!
Ok, dopo questo piccolo sfogo posso andare avanti…quando ho scritto questa storia avevo i lacrimoni.Dolcetto è così CUCCIOLO!!!!!! ç___ç e il mio pucciosissimo Greed è più puccioso che mai!!!!!!!!!..nel caso non si fosse capito lo adoro..Ho scoperto di essere una fanatica dei 3 puntini di sospensione!!!!!!!!