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Autore: Wolfgirl93    26/09/2012    0 recensioni
Dal testo: “Mi sto per sposare.” Dafne riuscì a dire solo quello e subito dopo a malincuore si girò allontanandosi dal ragazzo. Quelle poche parole riecheggiarono nella mentre del ragazzo che subito prende la ragazza per un braccio e la fece voltare “Con chi? Con chi ti sposerai?” era quasi un grido disperato, non gli importava neppure del fatto che si trovava in chiesa, in quel momento non gli importava di nulla. “Sergey Delov.” sussurrò la ragazza che cercava a stento di trattenere le lacrime. “No, no, no! Lui no, tutti ma non lui. Dafne ti prego io...Non voglio.”
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Dafne entrò in casa quel giorno non si sarebbe mai immaginata di vedere lui. Sergey Delov se ne stava seduto su una delle poltrone del salotto, di fronte a lui i genitori di Dafne parlavano al ragazzo come se stessero trattando su l'acquisto di qualcosa di pregiato. Quando i tre si accorsero della ragazza si voltarono verso di lei sorridendole “Avvicinati piccola mia.” sentenziò il signor Jonshon, il padre di Dafne. La ragazza anche se confusa e leggermente titubante decise di accettare l'invito del padre e si avvicinò a loro “Tesoro, Sergey è venuto per chiedere a tuo padre la tua mano, vuole sposarti.” la signora Jonshon, la madre di Dafne, non stava più nella pelle per quella notizia; Sergey era una partito molto ambito, la sua famiglia era a capo di circa una decina di banche e lui appena avesse avuto l'età giusta avrebbe ereditato tutta quella fortuna. Il ragazzo intanto non aveva fatto altro che fissare il bel viso di Dafne, l'aveva voluta fin dal primo giorno che l'aveva vista, soprattutto l'aveva voluto dopo che l'aveva vista abbracciata a quel sempliciotto di Aaron Stelt, un misero operaio. Dafne rimase qualche minuto a fissare un punto indefinito del muro, si stava per sposare? No, lei non lo voleva, assolutamente no! “Allora piccola mia non sei contenta?” suo padre la fece sobbalzare riportandola alla realtà. “Sì, sono felice padre.” sussurrò poco convinta, guardò per un attimo Sergey e poi accennò un sorriso “Scusatemi, vado a prendere una boccata d'aria. Compermesso.” Con passo svelto Dafne si allontanò dalle tre figure sedute e si diresse verso la porta. Appena uscì di casa corse a perdifiato verso la chiesa, sapeva che Aaron era li, entro con religioso silenzio dentro quella piccola chiesetta e subito si fece il segno della croce. Prese un respiro profondo e alzò gli occhi verso il grande crocifisso in legno che si vedeva sulla parete in fondo alla chiesa, accanto ad esso vicino ad un candeliere vi era Aaron. Come attratta da una forza che nemmeno lei riusciva a capire, si diresse con passo svelto verso il ragazzo, subito appena lui sentì dei passi si voltò e appena i suoi occhi azzurri incontrarono quelli castani di Dafne il cuore dei due ragazzi iniziò una folle corsa che nessuno avrebbe potuto fermare. “Mi sto per sposare.” Dafne riuscì a dire solo quello e subito dopo a malincuore si girò allontanandosi dal ragazzo. Quelle poche parole riecheggiarono nella mentre del ragazzo che subito prende la ragazza per un braccio e la fece voltare “Con chi? Con chi ti sposerai?” era quasi un grido disperato, non gli importava neppure del fatto che si trovava in chiesa, in quel momento non gli importava di nulla. “Sergey Delov.” sussurrò la ragazza che cercava a stento di trattenere le lacrime. “No, no, no! Lui no, tutti ma non lui. Dafne ti prego io...Non voglio.” Aaron aumentava sempre di più la stretta sul braccio della ragazza, non voleva lasciarla andare, lei era tutto per lui, lui l'amava anche se non aveva mai avuto il coraggio di dirglielo “Non posso Aaron, devo farlo. I miei genitori hanno già deciso e io non posso tirarmi indietro. Mi dispiace.” subito dopo aver proferito quelle parole, Dafne scoppiò in un pianto liberatorio e in quel momento si sentì così fragile che solo un soffio di vento l'avrebbe potuta far cedere. Aaron la prese delicatamente fra le braccia e la cullò dolcemente “Shh, ci sono qui io. Non ti lascerò andare, non lo farò mai Dafne, mai.” a quelle parole il cuore di Dafne capì quali erano i veri sentimenti che provava verso Aaron, non era semplice amicizia, era amore, un amore impossibile. Tra le braccia del ragazzo Dafne si sentì finalmente completa, finalmente in pace con se stessa e con il mondo e adesso quella pace stava per sparire per sempre. “Dafne, io...Io ti amo.” sussurrò Aaron che adesso stringeva forte il piccolo corpo di Dafne “Ti ho sempre amata, sempre e ti amerò per sempre.” Dafne sussultò ascoltando le parole del ragazzo, non poteva crederci, perchè la vita doveva essere così crudele? Perchè lei non poteva stare con il ragazzo che amava? Perché doveva sposare un ragazzo che non amava? “Ti amo anch'io, Aaron. Ma non possiamo stare assieme, ormai la decisione è presa. Ti prego non rendere le cose più difficili.” le lacrime ricominciarono a scorrere sulle sue guance fino a infrangersi sulla camicia del ragazzo. “Ti prego voglio dirti addio allora, stasera sarà l'ultima sera che passeremo assieme.” Aaron le asciugò le lacrime e accennò un sorriso, Dafne incapace di proferire parola annuì solamente. Il ragazzo le baciò la fronte prima di liberarla da quell'abbraccio “Ci vedremo stasera, nel parco.” Nuovamente Dafne annuì e con passo malfermo uscì dalla chiesa. Con calma la ragazza tornò a casa, Sergey se ne era andato e sua madre era intenta a tirare fuori dall'armadio un vecchio vestito da sposa “Oh tesoro mio, questo era il mio vestito da sposa. Tu sarai stupenda con questo indosso.” La signora Jonshon era su di giri per il matrimonio e soprattutto perchè il partito di sua figlia era un ricco banchiere. “Madre, stasera andrò a fare una passeggiata. Se dovessi tardare non aspettatemi alzati, va bene?” La donna quasi non capì le parole della figlia e annuì distrattamente mentre fissava con occhi velati di lacrime il vestito bianco.
Arrivò l'ora di cena e la famiglia consumò il pasto con il solito silenzio, appena finito, Dafne aiutò la madre a sparecchiare e a rassettare la cucina, dopodiché si rinchiuse nella sua camera per cercare un vestito adatto. Dopo varie prove decide di indossare un semplice vestito rosa, ai piedi mise dei sandali e sulle spalle poggiò una stola così si sarebbe riparata dal freddo. Con lentezza uscì di casa e si diresse verso il luogo del suo appuntamento, Aaron era già li, bello come non mai. Appena Dafne gli si avvicinò lui sbatté le palpebre più e più volte, era davvero bella con quei vestiti, ma lei poi era sempre bella. “Ben arrivata.” le sussurrò dolcemente il ragazzo prima di posare le labbra sulla sua fronte, le guance di Dafne si imporporarono e lei gli sorrise. “Ma guarda un po' chi vedo, un operaio e la mia futura moglie che amoreggiano. Ah, non va affatto bene.” Una voce interruppe i due innamorati che subito si voltarono vedendo Sergey, Dafne impallidì e subito Aaron le si mise di fronte proteggendola “Lasciala stare Delov, non è ancora tua moglie e può fare ciò che vuole!” A quelle sprezzanti parole Sergey scoppiò a ridere “Lei mi è sempre appartenuta, non sarò mai tua, MAI!” Dafne che fino a quel momento era rimasta nascosta dietro ad Aaron, adesso si fece avanti “Io non sarò mai tua! Potrò anche diventare tua moglie, ma ricordati queste parole: io non sarò mai tua!” Sergey era ferito nell'orgoglio, quella stupida ragazzina osava contraddirlo? Bene allora avrebbe pagato per il suo ardire “Bene, se non sarai mai mia allora non sarai mai di nessun altro.” detto questo il ragazzo tirò fuori dalla tasca della giacca una pistola e subito fece fuoco. Due colpi furono sparati verso Dafne che rimase impietrita, Aaron subito cercò di pararla con il suo corpo, ma fu inutile: il primo colpo prese in pieno il ragazzo che comunque continuò a stringerla, il secondo colpo invece colpì anche lei. Sergey senza nemmeno guardare i due si allontanò come se nulla fosse, i due amanti caddero a terra con un tonfo, l'uno tra le braccia dell'altro. Con il respiro mozzato Aaron avvicinò il viso a quello di Dafne e posò le labbra insanguinate su quelle della ragazza, il loro primo e ultimo bacio. Le loro vite ormai erano giunte alla fine, quella fu davvero la loro ultima notte.

   
 
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