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Autore: Neremir    26/09/2012    1 recensioni
Sette ragazze si incontrano una sera per condividere i loro telefilm preferiti e parlare dei personaggi di cui sono innamorate...Un ben noto angelo, però, farà loro una sorpresa.
Telefilm contenuti: Supernatural, Lost, Grey's Anatomy, Gossip Girl, Una mamma per amica, Sex and the city, Elisa di Rivombrosa 2
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Quello che si stava scatenando fuori dalla finestra era esattamente un temporale con i fiocchi. I lampi si susseguivano l'uno con l'altro e il boato dei tuoni faceva tremare i vetri, ma nonostante il tempo da lupi, noi sette ragazze eravamo riuscite ad incontrarci con uno scopo ben preciso. Purtroppo, le nostre intenzioni erano state ostacolate da un fulmine che aveva causato un temporaneo blackout. Nell'attesa che l'elettricità tornasse, chiacchieravamo senza sosta, come nostro solito. Alla luce di alcune candele, osservai Sara giocherellare con il ciondolo di Hello Kitty che portava al collo, raccontando di come era stata sorpresa dall'inizio dell'acquazzone durante la sua corsa quotidiana; Simona ascoltava il suo resoconto provando il nuovo smalto che aveva comprato quel pomeriggio: un bel blu vivace. Monica aggrappata al cuscino rosa del letto,  mi osservava mentre davo da mangiare ai due pesci rossi nella boccia appoggiata sul comodino della mia camera da letto. Nel frattempo Jenny, con il suo solito interminabile vociare, snocciolava un pettegolezzo dietro l'altro a Chiara che l'ascoltava avidamente e altrettanto avidamente mangiava un pop-corn dietro l'altro; Manuela era davanti alla finestra, mentre pensierosa osservava la tempesta serale, mi chiesi quale fosse la direzione dei suoi pensieri

Pochi istanti dopo la luce tornò, sospirai di sollievo e mi precipitai al lettore dvd, inserendo un altro cd. Rimanemmo in attesa del menu, quando un lampo squarciò il cielo e subito dopo un tuono fortissimo invase la stanza dalle pareti verdi.

 

"Gaia, non capisco come tu ci abbia convinte a venire qui lo stesso!" esclamò Jenny ancora scossa, attirando la mia attenzione.

 

"E' solo un temporale" la rassicurò subito Monica.

 

"D'accordo… Ma che senso ha guardare sette episodi di sette telefilm diversi? Nessuna di noi ci capirà nulla! Io ad esempio di "Lost" e di "Gossip Girl" non ho capito un accidenti!" Protestò nuovamente.

 

La causalità aveva voluto che, sebbene amiche da sempre, ognuna di noi seguisse (o nel caso di serial terminati, avesse seguito), telefilm differenti, così avevo avuto la brillante (anche se a detta di alcune, non era poi così brillante) idea di guardare un episodio a scelta dei sette telefilm che noi sette seguivamo.

 

"Ma è proprio questo il bello!" dissi ritenendomi la proprietaria di quella brillante idea. "Così finiti gli episodi, spiegheremo alle altre i misteri dello show e perché ci ha tanto affascinate!" Chiara e Manuela esultarono, contente di avere una ragione in più per guardare i loro personaggi preferiti; Sara, Simona e Monica annuirono rassegnate e Jenny non poté fare altro che adeguarsi.

Gli altri cinque episodi vennero momentaneamente rimandati da un'intensa discussione, perché la realtà era che sì, inizialmente avevamo incominciato a seguire quei telefilm perché interessate alle vicende narrate, ma poi avevamo trovato qualcos'altro che ci aveva affascinate e fatte innamorare o per meglio dire sbavare come lumache che lasciano la scia: un personaggio ben specifico.

Simona spiegò subito le vicende sull'isola dagli infiniti misteri del suo "Lost" semplificandole per noi che eravamo piuttosto perplesse, poi parlò di colui che aveva catturato il suo cuore: James "Sawyer" Ford; oltre all'indiscussa bellezza, non le erano mai piaciuti i bravi ragazzi destinati a salvare donzelle in pericolo. Anzi, preferiva i farabutti, perché li trovava interessanti ed era perfettamente in grado di tener loro testa: lei sicuramente non avrebbe mai degnato di uno sguardo uno come Jack.

Io, a mia volta, dopo aver riassunto "Supernatural" con i suoi cacciatori e demoni, mi dichiarai innamorata di Dean Winchester perché era un duro dal cuore d'oro: il classico ragazzo che evita le smancerie, ma che farebbe di tutto per la donna che ama. Inoltre, ero fermamente convinta che saremmo stati benissimo insieme perché il mio infinito spirito da crocerossina avrebbe curato le enormi cicatrici che Dean si portava dentro, offrendogli la protezione che secondo me, lui necessitava.

Jenny, finalmente divertita dal gioco, ci mise cinque minuti a raccontare l'intera trama di "Una mamma per amica" con le avventure di Rory e Lorelai e, dopo aver elencato le infinite qualità fisiche di Dean Forrester (impersonato, fra l'altro, dallo stesso attore che interpretava il fratello di Dean Winchester: Sam), aggiunse che lei non si sarebbe mai messa con quel, testuali parole, "coglione, che non sa nemmeno cosa vuole dalla vita" riferendosi a Jess e che nemmeno "quel figlio di papà" di Logan avrebbe attratto il suo interesse, quando Dean era così dolce e premuroso e dal suo punto di vista il marito perfetto.

Sara, fra le infinite lacrime, descrisse le inimmaginabili tragedie dell'ospedale e dei medici di "Grey's Anatomy" e le pene d'amore del Dottor. Derek Shepherd. Ovviamente, non aveva nulla contro Meredith, ma riteneva che il povero medico ne avesse passate di ogni e lei, che era sempre stata una ragazza molto dolce, gli avrebbe offerto tutto l'affetto di cui necessitava senza farglielo pesare.

Una leggera risatina echeggiò fra di noi, Monica non si soffermò su tutte le vicende sentimentali riguardanti Carrie in "Sex and the city", anche perché il personaggio che l'aveva attratta era legato a Samantha e si trattava di quel pezzo di figliolo di Smith Jerrod che, a detta sua, veniva bistrattato da quella vecchia ninfomane. Monica adorava letteralmente il personaggio di Samantha e lo trovava mille volte migliore rispetto alla protagonista, ma insisteva nel dire che nemmeno una come l'indiscussa mangiatrice di uomini poteva trattare così uno come Smith. Lei aveva, più o meno, le stesse passioni di Samantha, ma affermava che se si fosse trovata fra le mani (e qui evitiamo di nominare un'altra parte del corpo) il biondo modello, non avrebbe esitato un minuto a smettere di uscire con altri e abbeverarsi ad una sola fontana (passatemi la metafora e chi ci legge un doppio senso è ninfomane come Samantha!).

Quando Chiara smise di ridere dopo le parole di Monica, elencò le interminabili vicissitudini dei giovani dell'Upper East Side in "Gossip Girl", affermando che: "Perbacco! Nate è un gran figo, ma volete mettere con Chuck?"; alle nostre facce dubbiose dichiarò che uno come lui le avrebbe fatto fare la bella vita e l'avrebbe portata fuori tutte le sere. Era risaputo che a Chiara piacesse uscire, ma da quello che avevamo visto nell'episodio non capivamo cosa potesse offrirgli al posto di Blair. Scandalizzata come non mai, ci raccontò delle paranoie e dei giochetti infidi che i due mettevano in atto, dichiarando che a lei interessava solo divertirsi e che Chuck, considerata la sua indole mondana, avrebbe apprezzato una ragazza spensierata, dai gusti simili ai suoi e molto meno problematica della mora protagonista; inoltre Chiara non aveva nulla da invidiare a Blair.

Noi tutte, attendevamo le spiegazioni di Manuela, che sapevamo essere stata accanita seguace di "Elisa di Rivombrosa" convinte che Fabrizio Ristori l'avesse fatta innamorare con i suoi occhi azzurri, ecco perché quando parlò ci lasciò a bocca aperta.

 

"Ma quale Fabrizio? Io sono innamorata di Christian Grey!" esclamò sorridendo.

 

Noi tutte ci guardammo, lievemente stupite. Manuela non era assolutamente il tipo di ragazza che ama quel tipo di uomo. "Com'è possibile? Pensavamo ti piacesse "Elisa di Rivombrosa" ed eravamo convinte che non avessi letto il libro e nemmeno che ti piacessero certe cose!" proruppe Simona.

 

"Libro?" I suoi occhi blu si spalancarono.

 

"Sì…" iniziai con cautela. "Il libro di cui tutti parlano: "Cinquanta sfumature di grigio". Il protagonista si chiama Christian Grey e gli piacciono alcune particolari tecniche sessuali…" m'interruppi imbarazzata, lei non era il tipo di ragazza con cui parlare di certi argomenti: era così tranquilla e romantica, non certo una da Stanza dei Giochi.

 

"Gli piace dominare le donne con cui va a letto, legarle e punirle con fruste…cose di questo genere." S'intromise Chiara, senza preamboli e con meno problemi rispetto a me; Jenny e Monica spiegarono il resto nel dettaglio, mentre io e Simona assumevamo facce perplesse e Sara faticava a nascondere risatine.

 

"Oh…" disse Manuela alla fine, poi scoppiò a ridere. "Ovviamente non è il mio genere, ma siete voi ad aver frainteso! A me piace il secondo "Elisa di Rivombrosa", dove Elisa è rimasta vedova e incontra un ufficiale inglese di nome Christian Grey che poi si rivela chiamarsi Cristiano Caracciolo, ma tutti lo ricordano con il nome fittizio!" 

 

Seguì uno scroscio di risa all'equivoco e seguitarono alcune oscene battute su quella omonimia (che qui non riporterò e per oscene non intendo a luci rosse, intendo pessime).

 

Così, anche Manuela, chiarito l'equivoco, ci raccontò degli intrighi del telefilm e ci spiegò che l'eroico Christian l'aveva fatta innamorare per il suo coraggio e il suo incarnare il tipico uomo romantico che salva le fanciulle in pericolo, l'esatto contrario di ciò che piaceva a Simona che si ritrovò a disprezzare ben due Christian Grey.

 

A quel punto, la mia idea si rivelò più brillante del previsto e seguitammo la visione degli episodi fino alla fine, quando, al termine dell'ultimo, un nuovo fulmine illuminò a giorno la camera da letto e fece saltare nuovamente la corrente. Al buio per la seconda volta, incominciammo a cercare le torce che parevano essersi nascoste per conto loro, quando qualcosa di inaspettato accadde… la televisione si accese senza utilizzo dell'elettricità e apparve sullo schermo un volto a me conosciuto: Castiel. Saltammo tutte sul letto, spaventate.

 

"Sarò breve" annunciò con la sua solita espressione impassibile.

 

Nessuna di noi ascoltò attentamente le parole dell'angelo compagno di viaggio dei due cacciatori di "Supernatural", un po' perché ero impegnata a spiegare chi fosse e un po' perché ci sembrava incredibile che fosse apparso e che ci stesse comunicando quell'incredibile messaggio. In poche parole, però, ciò che ci disse riguardava l'apertura di un varco dimensionale fra il nostro mondo e il suo causato dal temporale e che, dopo aver sentito le nostre accorate parole riguardanti i personaggi che amavamo, aveva deciso che ce li avrebbe prestati per qualche tempo; si assicurò che fossero tutti umani perché non avrebbe potuto mandare nella nostra realtà esseri soprannaturali e ci disse che la decisione di rimanere per un tempo maggiore sarebbe stata a discrezione dei nostri beniamini.

Non credemmo ad una sola parola e pensammo ad un'allucinazione collettiva, anche se alle mie amiche parve strano aver immaginato un personaggio che nemmeno conoscevano; ci rendemmo conto di non aver sognato quando uno dopo l'altro apparvero nella mia camera: Dean Winchester, Sawyer, Derek Shepherd, Dean Forrester, Smith Jerrod, Chuck Bass e Christian Grey.

Iniziarono immediatamente a guardarsi l'un l'altro con diffidenza, anche se i più guardinghi si dimostrarono essere Dean Winchester e Sawyer abituati ai fenomeni soprannaturali dei loro telefilm. Mentre quegli uomini si studiavano, noi eravamo incerte se gioire della situazione o trovare il modo migliore per gestirla; ovviamente dentro di noi stavamo, contemporaneamente, sbavando e saltando dalla felicità, ma prima di poter "usufruire" (parola che utilizzò Monica) di loro, forse era meglio offrire qualche chiarimento per evitare che scappassero a gambe levate o, viste le professioni di alcuni, tentassero di ucciderci.

 

"Sam! Cosa Diavolo ci fai qui?" Domandò Dean al ragazzo alto e dai capelli castani.

 

"Io non sono Sam, sono Dean." Rispose lui tranquillo.

 

"No, io sono Dean, tu sei Sam." 

 

"Ti dico che sono Dean e che non so chi sia tu." 

 

Dean Winchester corrugò la fronte e senza ulteriori preamboli incominciò a recitare una a me ben nota formula, "Esorcixamus te omnis immundus…"

 

A quel punto mi alzai, "Dean ferma ferma! Non c'è bisogno di esorcizzare nessuno! La faccenda è più normale di quello che sembra!" 

 

"Dev'essere colpa di Fumo Nero!" dichiarò Sawyer convinto, mentre Derek, Dean Forrester, Chuck e Smith guardavano lui e l'altro Dean come se fossero da rinchiudere.

 

Christian Grey sfoderò una spada urlando: "Quale diavoleria è riuscita a creare, questa volta, Lucrezia?" Il settecento e le loro superstizioni… Manuela lo raggiunse e lo portò in salotto, lo fece sedere ed iniziò una lunghissima spiegazione; seguimmo il suo esempio ed ognuna di noi prese da parte il proprio personaggio cercando di dare loro dei chiarimenti.

Come è facile immaginare, alcune di noi ebbero vita più semplice di altre; Monica si limitò a dire a Smith del mondo parallelo mostrandole il dvd e dicendogli che non erano a New York e non c'erano le quattro ragazze; stessa cosa fece Sara con Derek, gli disse che era lo stesso un dottore, ma lì non c'era l'ospedale di Seattle essendo in Italia e che non c'era motivo di agitarsi perché il tutto sarebbe durato per un qualche tempo, poi sarebbero tornati alle loro realtà. Più o meno le medesime informazioni vennero date a Dean Forrester da Jenny e a Chuck da Chiara: i due faticarono un po' ad accettare l'idea del varco dimensionale, ma alle due ragazze bastò mostrare loro qualche spezzone in cui si vedevano alcune scene delle loro vite per convincerli. Manuela faticò parecchio perché Christian Grey viveva in un mondo senza tecnologia e convincerlo dell'accaduto fu molto difficile, fortunatamente lei aveva pazienza da vendere. 

Per quanto riguarda me e Simona, posso dichiarare che fu l'ora più lunga che ci fosse mai capitato di trascorrere. Non fu affatto difficile spiegare a Dean e Sawyer che l'angelo Castiel aveva aperto quel varco dimensionale, la parte più complicata fu convincerli che non c'era niente da combattere o contrastare e che non c'era niente che minacciasse né noi né loro. Quando finalmente tutti si calmarono, riuscimmo ad avere una conversazione normale e piacevole, affrontando argomenti che quei sette non solcavano da anni considerando le vicende che li coinvolgevano continuamente.

La serata passò velocemente e non essendo al corrente di quanto ci fosse stato dato a disposizione da passare con quei meravigliosi uomini ne sfruttammo ogni singolo secondo, cercando di conoscerli nella realtà e di fare in modo che si ricordassero di noi una volta tornati a casa, ma non successe niente che Monica avrebbe tanto desiderato. 

Quando Castiel riapparve, io e Dean stavamo ridendo mentre gli raccontavo alcuni aneddoti della mia quotidianità; Simona stava ascoltando interessata episodi di vita precedenti all'isola di Sawyer che sembrava fare di tutto per attrarre il suo interesse; Monica flirtava visibilmente con Smith, che non sembrava affatto dispiaciuto; Dean Forrester stava chiacchierando amabilmente con Jenny; Chuck si mostrava molto interessato ai passatempi serali di Chiara; Derek e Sara bisbigliavano chissà cosa senza nascondere soffici risatine e Christian appariva incantato dalla tranquillità e dai modi di Manuela.

 

"Sono venuto a prendervi" comunicò l'angelo ai sette uomini. Questa volta fu Dean a spiegare agli altri chi fosse.

 

Ci alzammo tutti, noi ragazze eravamo visibilmente dispiaciute incerte se trovarci fra sogno e realtà, mentre loro si guardarono a vicenda e poi si rivolsero a noi.

 

"Quindi… se abbiamo ben capito…" iniziò Sawyer, "qui non esiste l'isola, Fumo Nero, Locke e non devo contendermi nessuno con Jack?" Noi facemmo segno di diniego con la testa.

 

"E…" continuò Dean Forrester, "non devo trovarmi faccia a faccia con Jess o Logan e nemmeno confrontarmi con la continua indecisione di Rory?" Negammo anche quello.

 

"Non ci sono i miei problematici colleghi e nemmeno i miei alti e bassi con Meredith?" domandò Derek e noi rispondemmo che chiuso il varco temporale il suo mondo non esisteva nella realtà.

 

"Nessun demone o creature di quel genere? Nessun fratello senz'anima o con i problemi post inserimento?" Noi negammo e Castiel assicurò Dean che nel nostro mondo non c'erano creature soprannaturali e che senza di lui, Sam avrebbe intrapreso una noiosissima vita normale.

 

Gli altri tre ascoltarono attentamente poi si rivolsero nuovamente a noi. "Non devo bere whiskey dalla mattina alla sera e non devo continuamente inventarmi giochetti per ingannare Blair o sopportare le sue isterie?" Chiese Chuck sulle spine.

 

"Non esiste Lucrezia Van Necker e neanche il pensiero fisso di Elisa per il defunto marito?" domandò Christian subito dopo.

 

"E non c'è Samantha che è una donna favolosa, ma ha grossi problemi con gli impegni a lungo termine?" incalzò Smith.

 

Tutte insieme, negammo l'esistenza di tutto quello che erano i loro mondi consapevoli che tutti loro ne sentivano la mancanza e volevano riavere ciò che amavano, rassegante all'idea che quella sera sarebbe rimasta un favoloso ricordo e niente più.

I magnifici sette incrociarono i loro sguardi e scoppiarono a ridere.

 

"Col cavolo che torniamo da dove siamo venuti ad incasinarci nuovamente la vita!" esclamò Sawyer e tutti gli altri concordarono. 

 

Castiel ci sorrise e scomparve lasciando solo il fruscio delle ali. Mi trattenni a stento dal correre fra le braccia di Dean Winchester e credo anche le mie amiche trattennero i loro reali istinti ma, felici, riprendemmo da dove avevamo interrotto e, forse, prima o poi, se le cose fossero andate come dovevano, ciò che Monica desiderava sarebbe avvenuto, ma fortunatamente i nostri principi azzurri ideali non sarebbero tornati ai loro incasinati telefilm.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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