NON E' COSI' CHE SEI:

Le lacrime scendevano lente e calde rigandole il volto, lei pensava: “NON ARRENDERTI, COMBATTI, NON E’ COSI’ CHE SEI.”

In quel momento era tutto ciò che mai avrebbe mai voluto essere, all’apparenza una ragazza stupida, frivola e debole. Dentro di se faceva la guerra con se stessa.
Non amava i suo corpo, anzi lo detestava, disprezzandolo, denigrandolo.

Chiusa in una bolla non si accorgeva di chi l’amava e la voleva soccorrere dal suo male.

Tutto ciò che vedeva intorno a se erano ombre scure, confuse, il mondo non era altro che un posto oscuro di perdizione, dove tutto ciò che contava era l’aspetto esteriore.
“Mi faccio schifo, e questa è l’unica cosa giusta da fare!”
E con ques’t ultimo pensiero in testa si mise due dita in gola.

Si liberò delle voci che tormentavano i suoi pensieri, ma immediatamente il senso di colpa l’assalì come una bestia feroce. Sapeva, in cuor suo che non era la cosa giusta da fare ma tentava di convincersi del contrario.

Andò a letto e si assopì immediatamente, sognò molto.. cose piacevoli, cose terrificanti, cose senza senso e poi, sognò sua madre. Era tanto che non la vedeva, era bella, bella come non lo era mai stata, con il suo vestito delle feste, quello a fiori che le metteva tanta allegria da bambina.

La chiamò e le disse: “Lucia, non preoccuparti, tutto si risolverà” poi la baciò sulla fronte, le accarezzò dolcemente le guancie lentigginose e svanì, in un turbine di nebbia e profumo.

Lucia si svegliò di soprassalto, alzò la testa, come per cercare un segnale, poi sorrise come da tempo non faceva e si riassopì.. la  sua notte tenebrosa era finita.