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Autore: epicfuture    26/09/2012    0 recensioni
Era la prima settimana di dicembre, una giornata tiepida come d'altronde lo erano tutte in California in quel periodo. Nico, Mark, Kendra, Matt e Claire frequentavano il college di Los Angeles.Erano al secondo anno infatti avevano vent'anni e tutti e cinque erano nati e cresciuti a Newport una piccola ma esclusivissima cittadina sulla costa, famosa per lo stile prestigioso e raffinato dei suoi abitanti. Crescere insieme li aveva portati inevitabilmente a diventare migliori amici e con il passare degli anni si erano formate due coppie molto stabili (Nico- Mark, Matt-Claire) o per lo meno una,Kendra era sempre stata uno spirito libero aderendo al motto "1000 ragazzi ma mai un fidanzato".Ma come sempre il futuro è incerto non c'è dato sapere cosa cosa ci riserva la vita... le cose possono sempre cambiare quando meno te lo aspetti...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo capitolo
    Era mattina a Los Angeles, un sottile raggio di sole filtrava dalle tende, della finestra socchiusa, nella camera del dormitorio, alla u.c.l.a., dove alloggiavano Mark e Matt illuminando uno dei due letti che però era vuoto. Nella penombra si intravedevano sulle pareti poster raffiguranti gruppi rock, sportivi e un calendario con donne seminude. Nel letto di destra erano sdraiati insieme due ragazzi, coperti solo da un lenzuolo blu. Lui era a pancia in su e aveva le braccia piegate dietro la testa, indossava solo un paio di boxer celesti, dello stesso colore dei suoi occhi, mettevano in risalto il fisico muscoloso e abbronzato (faceva surf quasi tutti i giorni), lei invece gli era sdraiata accanto, poggiava la testa sul suo petto e i lunghi capelli neri le scendevano lungo il fianco, sfoggiava un completino intimo di Victoria’s secret, un modello composto da reggiseno e perizoma di pizzo rosso che valorizzavano la carnagione ambrata e la tonicità del suo corpo; lui, era Mark ma c'era solo un piccolo problema lei, non era Nico...
"quando Mark, dimmi quando...? sospirò Kendra fissandolo con i suoi intensi e grandi occhi neri
"quando!" le rispose in tono ironico , rendendosi subito conto del grave errore commesso nel sottovalutare la domanda della ragazza che però si divertiva a prendere in giro
"dai, ora non fare finta di non capire quello di cui stiamo parlando" ribatté lei, sbuffando
"eh perché, di quale argomento stiamo parlando?!" Continuò Mark con aria molto, molto divertita, ma ricevendo in cambio un'occhiata glaciale che lo riportò alla serietà-perché dobbiamo rovinarci il momento parlando di Nico, perché non possiamo solamente far finta di niente- pensò sentendosi addosso lo sguardo severo di Kendra che lo costrinse a una risposta per lo meno sensata, allora alzando gli occhi al cielo esclamò" presto, non ti preoccupare, glielo diremo presto...". Allungò il braccio verso il comodino a fianco al suo letto e giro una foto nella quale era raffigurato mentre abbracciava una bellissima ragazza bionda,Nico; poi con una sola mossa tirò il lenzuolo sopra le loro teste e dopo pochi secondi entrambi sembravano aver dimenticato il discorso fatto pochi minuti prima.
   Nico era alla guida di una macchina sportiva rosso fuoco, un regalo del padre per il diploma ottenuto a pieni voti un paio d'anni prima, portava dei grandi occhiali da sole neri, di Chanel, un po' retrò come il resto del suo abbigliamento che quella mattina era composto in gran parte da abiti vintage infatti sia la borsa di pelle nera a frange che i tronchetti con il plateau di vinile rosso, li aveva trovati in un piccolo negozietto a Malibu che vendeva soprattutto abiti usati nelle sfilate di moda più glamour anche di vent'anni prima. Guidava in cerca di un posto libero nell'affollato parcheggio dell'Università, non molto grande per la densità di macchine che lo occupavano ma allo stesso tempo molto ordinato con una serie di aiuole fiorite ai lati e una palma ogni tre o quattro metri.-Non troverò mai un posto libero a quest'ora... sono già in ritardo!! Qual'è la comodità di abitare nel campus, se poi quasi ogni mattina mia madre, mio padre e anche i miei fratelli mi costringono a passare per casa con una scusa sempre diversa?! Non ne posso più... non ho un briciolo di libertà...-ma i suoi pensieri vennero interrotti dall'avvistamento di un posto vuoto poco più avanti "eccolo... finalmente!" Esclamò e dopo pochi minuti stava già correndo verso l'entrata principale chiudendo la macchina con un sonoro beep-beep del telecomando, frutto dell'alta tecnologia tedesca . Attraversò un piccolo atrio ed entrò nella caffetteria, dopo essersi guardata un po' attorno si diresse verso una bella coppietta seduta a un tavolino un po' in disparte, lui alto, moro e dagli occhi verdi vestiva una camicia in stile hawaino sui colori del blu e dell'azzurro mentre lei aveva occhi celesti molto chiari incorniciati da lunghi capelli rosso ramato portati con la frangetta e indossava un abitino con le spalline , bianco con una fantasia floreale sull'arancio e sul verde, erano Matt e Claire.
"Ehi ciao ragazzi, non pensavo di trovarvi qui a quest'ora ?" esordì Nico, rubando un sorso di caffè appoggiato al loro tavolo "scusate ma avevo bisogno di un po' di caffeina... e non faccio in tempo a fare tutta questa fila!" Indicò il lungo serpentone di gente che si muoveva a passo di lumaca
i due ragazzi ricambiarono il saluto e la guardarono sorridendo, sapevano bene cosa significava
"i tuoi ti hanno di nuovo obbligato ad andare a far colazione a casa?" le domandò l'amica, facendo visibilmente la faccia disperata...
"veramente mi hanno gentilmente invitata... secondo loro! ma in realtà si..." rispose con un tono misto tra l'ironia e il sarcasmo "e se non fosse già abbastanza hanno anche vietato il caffè in casa… capisco che papà non lo può più bere da quando è stato male e non per essere cattiva ma bandirlo del tutto mi sembra veramente esagerato..." rubò un altro sorso "... ne voglio ancora" disse guardando bramosamente il bicchierone color nocciola contenente la bevanda proibita
"scusa se te lo dico" intervenne matt  "ma non potresti solamente rifiutare, gentilmente intendo!"
"Amore, la verrebbero a far prendere dall’f.b.i, dalla c.i.a non c'è scelta" disse Claire, sconsolata incrociando lo sguardo di Nico che la ringraziò per l'appoggio quantomeno morale
"ma cambiando discorso" esclamò "che ci fate qui tutti nascosti?"
"volevamo stare un po' tranquilli... se capisci cosa intendo "
"si ma per questo esistono le camere..."
"ah...ah... ma davvero? è che Mark sta studiando nella nostra mentre la tua amichetta si è scordata le chiavi della vostra un'altra volta!" rispose Matt lanciando un'occhiataccia verso Claire che in tutta risposta, con uno sguardo finto innocente ribatte’ "che ci posso fare se me le scordo sempre... mi ami lo stesso, vero?" e sbatté le sue lunghe e folte ciglia nere per impietosire il suo ragazzo . Ci riuscì, infatti la risposta che ottenne fu "certo amore, ti amerò per sempre!".
"Ho capito..." intervenne Nico dando ai due le sue chiavi "io raggiungo Mark e mi tolgo dai piedi però tra mezz'ora-quaranta minuti ritroviamoci qui che vi devo parlare di qualcosa d'importante,ok? A dopo piccioncini!"
"Grazie , a più tardi !!" risposero in coro i due che entusiasti all'idea di stare finalmente un po' da soli,si immaginavano già quello che sarebbe accaduto di lì a pochissimo.
   Nico si era allontanata dalla caffetteria, a passo spedito stava attraversando il giardino che collegava la biblioteca ai dormitori maschili, aveva percorso molte volte quella strada, fermandosi a chiacchierare con qualche compagno dei suoi corsi, sorseggiando un bel caffè o messaggiando con il cellulare, ma quella mattina ,no, aveva solo voglia di stare con Mark. Salì la scalinata di accesso, attraversò un lungo corridoio, stava proprio per entrare in camera quando una ragazza dall'aspetto un po' trasandato e con dei volantini in mano le si parò davanti, portava i capelli sciolti e li aveva tinti di tre colori diversi (blu, verdi e rossi) indossava un paio di jeans scoloriti e strappati con un top viola che lasciava intravedere un piercing sull'ombelico e aveva truccati di nero sia gli occhi che le labbra ,molto diversa dallo stile di Nico e delle sue amiche che invece optavano quasi sempre per un look più sofisticato,
"ciao, unisciti anche tu alla lotta contro la sperimentazione sugli animali!!" esclamo' porgendole un volantino color giallo evidenziatore
lei lo prese e dopo averlo letto la sua faccia si rabbuiò "davvero fanno queste cose, non ci posso credere è assurdo...".
   Intanto nella stanza, dove stava per entrare, Kendra e Mark erano ancora sotto le lenzuola quando lei si bloccò "Nico...?! fermati" sussurrò nell'orecchio del ragazzo che le stava sopra "non è possibile..." esclamò"qual è il problema ora ?! non puoi pensare a lei anche in questo momento"
"no... sento la sua voce!" continuò a bisbigliare Kendra
"Allora è proprio un'ossessione..." ribatté lui con aria sconsolata mentre cambiava posizione nel letto mettendosi su un fianco accanto a lei che lo stavo fissando con uno sguardo misto tra il preoccupato e l'arrabbiato "stupido, ascolta è qua fuori!"
"oh cavolo... hai ragione!! le avranno spostato la lezione, non so che dirti... che facciamo ora?! i due si guardarono un attimo e quasi contemporaneamente balzarono giù dal letto.
Fuori, nel corridoio,Nico stava ancora parlando con la ragazza animalista che ormai le aveva illustrato in ogni minimo dettaglio le atrocità commesse nei confronti di quei piccoli animaletti indifesi
"e questo è niente..." continuò l'animalista "vanno assolutamente fermati!"
" è si, vanno assolutamente fermati... poverini! " affermo’, dopo aver dato un altro sguardo a quei terribili depliant
"per saperne di più giovedì sera puoi venire a una riunione che organizzo per vedere cosa si può fare per contrastare questa barbarie..." le porse un bigliettino con un indirizzo e un numero di telefono "ti aspetto, e porta pure chi vuoi, più siamo meglio è!"
" vedrò cosa posso fare "fu la risposta di Nico che in realtà era molto preoccupata al pensiero che ci poteva essere qualcosa di peggio di quello che le era già stato illustrato da quella strana ragazza che non le aveva detto neanche detto come si chiamava ma non si era fatta scrupoli a mostrarle quell'immagini atroci
-finalmente-pensò Nico, la sconosciuta si allontanò urlando "salviamo gli animali!!" e lei fu libera di entrare nella stanza seguendo il suo programma iniziale.
  Quello che vide all'interno non era quello che si aspettava infatti invece di trovare Mark ancora mezzo addormentato, spaparanzato sul letto a giocare con la PlayStation o a leggere qualche rivista sportiva o alla sua scrivania a trafficare con il computer, come immaginava, credendo di conoscerlo bene, trovò Kendra che era lì seduta circondata da moltissimi libri alcuni aperti ed altri no mentre sembrava prendere appunti.
"Ciao Nico!" Esordì Kendra facendo finta di non notare lo sguardo interrogativo  dell'amica che era evidentemente stupita dal fatto di vederla lì a quell'ora insolita, Mark mi sta dando una mano con gli esami di matematica, lo sai che non ci ho capito mai niente" continuò facendo una piccola smorfia che doveva significare-lo so, sono fatta così e me ne vanto!-
Nico però sottovalutò la cosa e credendo che fosse normale che la sua migliore amica e il suo ragazzo potessero studiare insieme, d'altronde si conoscevano da quasi dieci anni, le rispose solamente "e da quando ti da una mano?! Non mi ha mai detto niente oltretutto non è che lui sia proprio un genio in matematica!" E si mise a ridere aspettandosi la complicità dell'amica che abbozzò solo un lieve sorriso di accondiscendenza, lei non se ne accorse perché proprio in quel momento Mark uscì dal bagno "guarda che ti ho sentito" le disse abbracciandola da dietro
"non sapevo fosse un segreto..." continuò ridacchiando mentre lui le lanciava una finta occhiataccia che si tramutò in un appassionato bacio di complicità che fece infastidire Kendra, più di quanto lei pensasse
"comunque sono contenta che riesci a farlo studiare" le disse Nico sfuggendo alla presenza del suo fidanzato
"è sorprendente quanto si impegna... "rispose lei guardandolo con aria maliziosa
" he si, questo esame è molto importante ma mi volevi parlare di qualcosa?!" Tagliò corto Mark cercando di celare il suo imbarazzo mentre scrutava il viso di Nico per capire se lei avesse captato strane vibrazioni nella stanza, ma pareva di no lei continuava ad avere uno splendido sorriso sulla faccia che si allargò ancora di più quando rispose
"veramente sì, ho avuto un'idea! Ma prima dobbiamo raggiungere Claire e Matt!".
 

  
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