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Autore: Little Black Dragon    26/09/2012    0 recensioni
Delirio durante l'ora di greco. Devo ancora comprendere il nesso coi limoni.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Greco, limoni e cucchiaini. La perfezione, insomma. Tu, però, sei ancora più perfetta. Ricordi, più di Dio...




Sogno te.
Sogno d’averti qui, con me, con i tuoi occhi fulgidi a riflettersi nei miei.
Sogno d’averti accanto a me, di stringerti la mano, di sorriderti e vederti sorridere, di poterti abbracciare e sentire il tuo abbraccio, di sussurrarti parole vecchie come il mondo.
Sogno di posare le mie labbra sulla tua fronte, accarezzarti i capelli, stringerti a me e sussurrarti Buonanotte; e poi svegliarmi con i tuoi capelli ancora fra le dita e il tuo respiro sul collo, mormorarti Buongiorno e darti un bacio.
Sogno di sfiorarti un giorno la guancia, i tratti del viso, la loro bellezza, e sogno che tu mi sfiori le labbra, quelle labbra che so piacerti così tanto.
Sogno di incontrarti un giorno per strada,  sogno di saltarti addosso - magari piangendo – e baciarti tutto il volto.
Sogno di mordicchiarti il naso, quel naso stupendo che ti ritrovi, e udire la tua tenera risata scaldarmi il cuore.
Sogno di fare la lotta sul letto, di ucciderci di solletico; sogno di vederti divorare popcorn al buio davanti ad una televisione accesa, mentre mi istruisci sulle nozioni base di The L Word; oppure la web con la tua amica di sempre, e fare a pallate di neve, o inondarci di cola, o tirarci – per un motivo che tutt’ora non comprendo – fichi maturi addosso.
Sogno di mangiare limoni – che buoni i limoni – fino ad avere la bocca insensibile, e poi baciarti per vedere che effetto fa.
Sogno di fare la cresta alla tua gatta, di sclerare davanti al computer perché Chrome va lento, di insultare Robert e sbavare dietro a Lana, di commentare le tue opere e passarti le fabercastle mentre colori (almeno così non dovrai tenerle in bocca!).
Sogno di aiutarti a fare la fottuta lavastoviglie, così da finire prima e non essere adorabili zombie vampiro il giorno dopo.
Sogno di guardarti estasiata mentre mangi lo yogurt e tieni stretto fra le dita il solito cucchiaino che invidio così tanto.
Sogno di leggere Full Metal Alchemist al tuo fianco, di imparare il giapponese al tuo fianco, di scrivere al tuo fianco, di tornare a casa da scuola al tuo fianco, di canticchiare al tuo fianco, di commuovermi al tuo fianco, di ridere al tuo fianco.
Sogni di baciarti, incurante degli altri, incurante del mondo, incurante del colore del cielo, incurante della data e del giorno, incurante del passato, e sogno di renderti felice, perché ne hai passate tante, ed essere felice è la cosa che più ti meriti ora.
Sogno d’amarti più di quanto t’ami ora, ma se ci penso è l’unica fra queste cose a sembrarmi veramente impossibile: perché già t’amo troppo, che ne potrei morire.
Sogno di guardarti e pensare “dio, ha scelto me”, ma questo già lo faccio e quindi non vale.
Sogno te.
Fra le mie braccia.
Sogno e sento un po’ male, ma poi ti vedo sorridere e il male se ne va…
Sogno e sento un po’ male, ma poi mi stringi e il male se ne va…
Sogno e sento un po’ male, ma poi penso che io ti amo e che tu mi ami. E il male se ne va.
E tutte quelle dannate dodicenni, che magari hanno già baciato, stretto, dimenticato; loro un ti amo del genere non l’hanno mai detto, mai sussurrato, mai mormorato con lo stomaco stretto e i polmoni senz’aria; loro non tremano quando lui sorride, a loro non viene da piangere quando lui dice “Sei bellissima”.
Io non t’ho mai baciato davvero, non t’ho mai stretto davvero, ma mi sembra che ce lo meriteremmo. Non credi? Questo è certo.

(Il bello è che ho scritto tutto questo nell’ora di greco. Ma evviva.)

E tu sei bellissima. Sei bellissima, sei bellissima, sei bellissima, infinitamente bellissima, te lo direi tutto il tempo. E’ il tuo sorriso che m’ha fatto diventare quello che sono. E’ il tuo sorriso che bacerei fino a farmi diventare viola le labbra.
E quindi, è te che sogno.
Sogno te, che sei il mio amore.
Sogno te.

(I nostri continenti sono appoggiati a delle zolle… ma quando siamo passati a geografia?)
  
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