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Autore: indiceindaco    27/09/2012    4 recensioni
"Se solo fossero visibili, tutte le cicatrici che ci portiamo dentro.
Niente potrebbe più far male.
Il ragazzo che soffiava nuvole lo sapeva bene.
Ed Il ragazzo che ingoiava terra lo aveva imparato da lui."
Ennesima MxM.
Dedicata ad una M speciale, MadLucy, da una M ordinaria. Per dirle grazie.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"And in the winter night sky ships are sailing, 

[…]

And they won't wait, and they won't wait, and they won't wait. 

We're here to stay, we're here to stay, we're here to stay. 

[…]

But you're a king and I'm a lionheart. 

A lionheart."

 

***

 

 

"Anyway, it's too boring to keep watching something that has no movement."

M.

 

 

Un rumore secco, si direbbe quasi il frinire ubriaco di una cicala.

Il silenzio squarcia i tremuli fanali di un'auto. 

Chevrolet Chevelle SS 454, del 1970. 

Ha più anni di quelli che dimostra.

Ed è rossa, di quel genere di vernice che non viene intaccata dal tempo.

Rosso sangue.

L'odore della polvere da sparo, incrostata ai lati delle labbra delle pistole irrequiete.

Un respiro, orfano di fratelli. 

Tabacco che sfuma, crolla ormai in cenere, bruciato troppo presto.

 

Lontano un bambino piange. Lontano...

Sarebbe perfetto se piovesse, sarebbe giusto.

 

 

***

 

Le immagini sono confuse, movimentate, hanno il fiato corto, ma continuano ad inseguirsi.

Stralci di frasi, tremanti, di mani sulla bocca, e di scuotere di teste.

Poi un fotogramma, uno solo.

Stringilo a te, Mello.

Quell'unico frammento, conficcalo nel cuore.

Poi solo amaro cioccolato, sul fondo del palato.

Il ragazzo che ingoiava terra e lacrime, tra le mani il fango della disfatta.

Ha un vuoto, nero, sul petto.

 

***

 

Le righe si sovrappongono, si confondono, creano smorfie incomprensibili.

Il rosso sfuma in nero, o è forse il contrario?

Pieghe di un'animo che si placa.

Le lenti aranciate sono cieche, sul suo volto.

Dorme, adesso, quel ragazzo dalla guida veloce.

L'espressione placida, la bocca semiaperta. 

Tutto è bagnato dalle pozzanghere di gennaio, 26.

La pelliccia -umida- del suo gilet cambia colore, si scurisce.

Sogna col viso sull'asfalto.

Il suo respiro è inconsistente, è in apnea, il ragazzo che soffiava nuvole.

Ha un buco, rosso, sul petto.

 

 

"Non pensavo che ti avrebbero ucciso, scusami Matt."

M.

 

***

 

Il cancello nero proietta un'ombra fatta di contrasti, piena e vuota, sul prato rigoglioso.

Una mattina di aprile, 15.

Le nuvole giocano ad oscurare il sole, per nulla intimorite e grigie, quasi imbronciate, cariche d'acqua.

La terra si scalda ai primi timidi raggi di una primavera che entra senza bussare.

Un bimbo si accovaccia per terra, accanto ad un altro.

Il biondino ha gli occhi inondati di lacrime, ma le caccia via con gesto imperioso, non adatto alla sua tenera età.

L'altro guarda al suo ginocchio sbucciato.

-Ti sei fatto male?

Gli occhi color ghiaccio lo fissano sbigottiti.

-Io sono Matt…- continua il bambino, ignorando il broncio dell'altro.

-Mello…- poco più di un sussurro, quasi distratto.

Il bimbo di nome Matt prende un fazzoletto candido dalla taschina della salopette.

La avvicina al ginocchio di quel bambino dal nome strano, troppo dolce per l'esserino che lo porta.

-Che credi di fare?- strilla l'altro, portando il ginocchio al petto.

-Pulisco il ginocchio! Sennò poi ti fa infezione e resta il segno!

Poi comincia a piovere, sulla superficiale ferita, sulle guance lisce e bambine.

 

Lontano il frinire delle cicale. Lontano...

Sarebbe perfetto se non ci si facesse del male, sarebbe giusto.

 

 

Se solo fossero visibili, tutte le cicatrici che ci portiamo dentro.

Niente potrebbe più far male.

Il ragazzo che soffiava nuvole lo sapeva bene.

Ed il ragazzo che ingoiava terra lo aveva imparato da lui.

 

 

 

Note:

Sì, lo so, sono ridondante.

Non dico nulla, solo che:

La prima citazione è di Matt, dal manga.

La seconda di Mello, dall'anime.

L'auto citata? Sì, è proprio quella.

Questo? Prendetelo come un esperimento, nient'altro.

La colonna sonora? Ah già, King and Lionheart, dei Of Monsters and Men.
Ps: Se stai leggendo, se per caso sei qui. Bhé è tua. Lo sai già. ;)

  
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