Anime & Manga > Emma
Ricorda la storia  |      
Autore: UiHamayu    27/09/2012    5 recensioni
Eravamo alla ricerca di un posto lontano da occhi indiscreti, oramai i nostri sentimenti erano chiari, ma la gente seguiva regole dettate dalla mente, non dal cuore
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ci stavamo dirigendo al palazzo di cristallo, ero così emozionata, certo, preoccupata di fare qualche brutta figura, ma tenere la sua mano mi trasmetteva una grade sicurezza, felicità, serenità, tranquillità, come se fossimo al di fuori di quel mondo pieno di limiti e convenzioni: correre tenendo la sua mano mi rendeva felice, stargli vicino, vedere il suo sorriso mi rende felice…
Finalmente arrivammo di fronte all’imponente palazzo di cristallo, ne rimasi stupefatta, era assolutamente grandioso, e il fatto che ci fossi venuta con lui incrementava la mia gioia e il mio stupore.

Entrammo nella imponente struttura: “è bellissima!” Esclamai guardando mi attorno, e poi ,guardandolo in faccia, notai un sorriso e un rossore, forse dato dall’affaticamento della corsa… entrambi avevamo il fiatone.

Lui mi chiese: “dove desiderate andare Emma?” I suoi occhi mi guardavano carichi di speranze ,aprimmo la cartina, e, dopo una breve riflessione, indicai sulla mappa il settore della struttura dedicato ai dinosauri, mi avevano sempre affascinata, io sorrisi guardandolo.
Arrivati al settore prescelto cominciò a raccontare: “quand’ero piccolo venivo qui coi miei genitori, ricordo in particolare una volta quando ero con mio padre e i miei fratelli e perdemmo di vista nostra madre, mio padre disse :delle volte mi sembra di avere 3 bambini!” ; lo disse imitando la voce del padre e io accennai ad una risata che trattenei a stento, ci incamminammo e lui continuò:” arrivati qui –eravamo nei pressi della fontana- vedemmo mia madre e ci ricongiungemmo, questo infatti è il luogo di ritrovo per eccellenza qui dentro “ ci guardammo per qualche secondo in silenzio sorridenti e leggermente imbarazzati poi continuammo il nostro giro “ non mi sarei mai aspettata che in un luogo del genere potessero essere racchiuse tante meraviglie dal mondo!” avevamo visitato quasi tutto e a quell’ora del pomeriggio c’è un flusso di gente molto consistente e giunti ad una entrata in un settore ci perdemmo di vista.
In quel momento ho avuto davvero paura che sarebbe tutto finito “Signor William! Sigor William !”non  sentii alcuna risposta, lo cercai e continuai a cercarlo, in quel momento capii ancora di più fino a che punto è importante per me averlo vicino, chi sa se lui provava la stessa ansia e preoccupazione che provavo io? “Signor William!” esclamai un’ultima volta, si era oramai fatto tardi, la struttura stava per chiudere, le guardie strillavano di dirigersi alle uscite, io però non volevo arrendermi!

Perciò, ripensando a ciò che aveva detto, mi diressi con l’ausilio della mappa , alla fontana e mi sedetti su una panca in marmo bianco.

Lo aspettai…

Il cielo diventò buio, non passava più nessuno, sconfortata stavo per andarmene quando sentii la sua mano sfiorarmi la spalla “Signor Jhones!” mi voltai di scatto e lo vidi sorridere “dato che mi avevate raccontato della fontana" lui accennò un delicato e imbarazzato sorriso" ho pensato fosse la cosa migliore dirigersi qui ed attendere dato che non vi trovavo e… e…”

Si avvicinò velocemente a me e mi baciò sulle labbra ,quel gesto valse più di mille parole, ero così imbarazzata… eppure non avevo la forza di respingerlo, di allontanarlo da me, anzi, lo strinsi in un abbraccio continuando a lungo a tenere le sue labbra sulle mie, in quel momento pensai davvero di non volerlo più lasciare, pensai davvero che avrei voluto passare il resto della mia vita con lui, eravamo sempre più pericolosamente vicini… lui stava per slacciarmi il vestito imbarazzato ,ma lo bloccai… abbiamo passato lì la notte, ma non abbiamo fatto nulla… è stato un errore?

Una serva come me gli avrebbe rovinato la vita sociale, la carriera, i rapporti perfino il lavoro se se ne fosse venuto a sapere in giro, e poi… e poi non avrei mai potuto, sarebbe stato un torto nei suoi confronti, non una dimostrazione d’affetto…

Le guardie aprirono le porte e si sorpresero nel vederci lì. Lui dormiva, lo svegliai delicatamente, mi guardò dolcemente col suo solito sorriso, poi ci alzammo espiegammo alle guardie cosa era successo, infine ce ne andammo, dopo eserci salutati tutto tornò alla quotiduaneità: io tornai a pulire e lui a lavorare a progetti…
Usciti da quella campana di vetro tutto venne resaettato, nessuno apparte noi due ,sapeva ciò che era sccesso in quella magnifica notte di luna piena...
perchè per me quel poco fu magnifico, un sogno...
Come avrei mai potuto fargli un torto simile?
Sarebbe stato egoistico voler essere felici per un attimo, un attimo che gli sarebbe potuto costare tutto.
Si, io lo amavo, io lo amo, ma è proprio per questo che non possiamo stare insieme, non in un mondo el quale i soldi, le proprietà, il ceto contano più del sentimento, dei valori… dell'amore...
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Emma / Vai alla pagina dell'autore: UiHamayu