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Autore: willow11    27/09/2012    4 recensioni
Santana è in trasferta con le cheerleader a NewYork.
Santana lo guardò per un attimo e si lasciò scivolare sul pilastro portante del loft.
-Ti manca vero?-
L’ispanica sospirò per poi riguardare il ragazzo.
-I miei orari cambiano in continuazione, ogni giorno affronto situazioni nuove… Ho perfino imparato a usare l’aspirapolvere… Ti rendi conto?-
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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ny/lima ar
NewYork/Lima AR


It’s time to try
Defying gravity
I think I’ll try
Defying gravity

-STOP!-

La classe di danza si mobilizzò all’istante.

L’insegnate furiosa girò lo sguardo verso le borse dei suoi allievi cercando di captare da dove provenisse quel suono.

Kiss me goodbye
I am defying gravity
And you wont bring me down

-Miss Schwimmer perchè non rispondi…- disse calma la donna girandosi verso la moretta rimasta in disparate.

-Ma… ma…- balbettò Rachel.

-Rispondi Schwimmer, sei l’unica qui dentro che potrebbe avere una suoneria del genere…- tuonò Cassandra rimanendo ferma sul posto.

Rachel arrossì e si avvicinò alle borse, eppure aveva avvertito tutti che dalle 9.00 alle 19.00 aveva lezione ed era proibito chiamarla, non poteva mica staccare il telefono, c’era sempre l’opzione che la chiamassero da Broadway per scritturarla.

Sotto gli occhi scocciati di tutti, la diva prese il suo I-phone.

-Miss. Schwimmer il vivavoce prego… Mi hai fatto interrompere la lezione abbiamo il diritto di sapere il perchè- si affrettò a dire l’insegnante con voce sadica guardandola negli occhi.

La cantante deglutì vistosamente e rispose mettendo in vivavoce.

-Pronto…-

-Finalmente Berry, mi stavo preoccupando che fossi in balia di qualche cacciatore di Hobbit…-

-Santana?-

-Ovvio Frodo, non duettiamo da un paio di mesi e hai già dimenticato la mia calda e suadente voce?-

Sentendo quelle parole un paio di ragazze, indignate, si sbrigarono a coprirsi le cosce scoperte.


-Indovina dove sono?- Continuò l’ispanica.

-New York?-

-Che perspicacia… La lontananza da Mr.non controllo la mia erezione ti sta facendo bene…-

Cassandra alzò un sopracciglio interdetta.

-Santana potresti richiamarmi dopo… Sono a lezione…-

-Oh…-

-Puoi sentire Kurt, dovrebbe essere libero!- Si affrettò a dire la cantante

-Quel finocchio è in città?-

Due ragazzi effemminati si girarono verso Rachel parecchio ingrugniti.

La moretta cominciò a scuotere la testa verso i due per giustificarsi delle parole dell’amica.

-Devo proprio chiudere… Santana, Santana?- disse poi, accorgendosi solo dopo che la latina aveva già staccato la telefonata.

Rachel riposò l’I-phone nella borsa e guardò Cassandra seriamente preoccupata.



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-Volevo andare a Lima questo weekend, domani è il compleanno di Britt, ma c’era la prima di campionato proprio contro la columbia…-

-E chi ha vinto?-

-La partita è domani pomeriggio…- Sbuffò la latina, sorseggiando il proprio caffè.

Kurt posò il bicchiere a terra e la scrutò incuriosito –perché non sei con le tue colleghe in giro per New York?-

-Ma vuoi mettere? Torturare la Berry per una serata intera mi sembra di gran lunga meglio, no?-


Kurt la guardò dritta negli occhi.


-Che c’è?-Chiese trovandolo irritante.

-Ok, non mi trovo molto bene con le ragazze del corso…-

Kurt continuò ad osservarla divertito.

-E forse mi mancavi…- disse sincera, ma il ragazzo non mollava la presa -e si mi manca anche la nana…- aggiunse alzando gli occhi al cielo –dio voi froci come siete curiosi… mi raccomando diglielo sai?- Lo intimò la latina.

-Oddio mi mancava tutto questo- rise il ragazzo per niente preoccupato –sei sempre la solita- aggiunse sorridente.

Santana lo guardò per un attimo e si lasciò scivolare sul pilastro portante del loft.

-Ti manca vero?-

L’ispanica sospirò per poi riguardare il ragazzo.

-I miei orari cambiano in continuazione, ogni giorno affronto situazioni nuove… Ho perfino imparato a usare l’aspirapolvere… Ti rendi conto?-

-Pensa qui neanche ce l’abbiamo…- disse facendola sorridere per un attimo

-Si ma non è questo il punto… Sento che sto cambiando Kurt… Davvero…-

La latina si fermò di nuovo, come se non fosse sicura di quello che voleva dire.

Kurt inclinò un poco la testa per poterla guardare meglio.

-Vorrei solo che lei fosse qui, vorrei che cambiasse con me…-

-Hai paura di svegliarti una mattina e non conoscere più la sua lingua?-

Santana annuì bevendo un altro po’ di caffè.


-Sai cosa faccio quando penso che Blaine e io ci stiamo perdendo?-

La mora lo guardò poco convinta –canti una canzone?-

-Penso a noi, alle cose che abbiamo condiviso insieme, ai duetti cantati, alla nostra prima volta- spiegò sognante

L’ispanica alzò gli occhi al cielo –ti prego… Non è tra le mie priorità conoscere le tecniche di accoppiamento dei piccioni…-

-Dai San guarda che funziona… Anche tu avrai dei ricordi che…-

-Mi bagno solo al pensiero porcellana- lo interruppe la latina.


Il ragazzo arrossì per un attimo facendo sogghignare l’ispanica.


-Si ok, vanno bene pure quelli- disse  ricomponendosi –però ci sarà pure dell’altro, voglio dire… Il vostro primo bacio o come ti sei sentita quando l’hai vista per la prima volta-

-Frena frena frena fringuello, stai andando troppo nel personale…-

-Ma dai San.. Sono gaisamente curioso…-

L’ispanica spalancò gli occhi e aprì la bocca per controbattere ma Kurt fu più veloce.

-Come hai capito di essere…-

-Lesbica?-

Il ragazzo annuì sorridendo e si sistemò in posizione d’ascolto.

Santana lo scrutò per bene.

Poi sbuffò estenuata.




-Sannieee vieni subitissimo al nostro posto… Veloce!!-*



L’ispanica arrivò correndo in quello che ormai da mesi era il “loro”posto.
 
Brittany stava seduta sulla riva del laghetto dandole le spalle.

Santana alzò gli occhi al cielo, come al solito la sua biondina era stata allarmista per nulla.

Fece un respiro profondo e, cercando di non spaventarla, si avvicinò a lei.

-Britt- disse piano, dopo aver fatto un po’ di rumore calpestando volutamente dei rami secchi.

La bionda sembrò non sentirla.

L’ispanica allora si avvicinò di più sedendosi di fianco a lei.

-Ehy BrittBritt che succe…-
 
S’interruppe nel vedere cosa la bionda stringeva delicatamente tra le mani.

Brittany si girò e le sorrise dolcemente.

-Penso sia nato mentre facevo lezione di danza quattro giorni fa-

Santana, per niente stupita da quell’affermazione, allungò la mano e con l’indice accarezzò il musetto della paperella appena nata.

-E’bellissimo-

-Ed è tutto morbido lo senti?-

Santana annuì sentendosi avvampare, quella ragazzina le faceva una tenerezza che neanche lei riusciva a spiegarsi.

-Gli hai già dato un nome?-

Brittany annuì e lasciò andare la piccola che, piano piano, raggiunse le papere più grandi.

-Si chiama Brittana-

La latina aggrottò la fronte mentre l’amica le sorrideva felice.

-Brittana?-

-Siiii- rispose eccitata la ragazzina.

-Abbiamo visto quando hanno deposto le uova e poi gli abbiamo portato sempre da mangiare… E’ un po’ come se fosse nostra figlia no?-

-Spero di avere una figlia con un colorito più roseo- scherzò la latina.

-Bhe… penso che se lo chiedi alla cicogna in anticipo…-Brittany sembrò pensarci su -ma poi scusa… non ti piacerebbe avere un figlio asiatico?-

Santana al suono di quelle parole sbadigliò e si distese sull’erba poggiando la testa all’ombra della grande quercia vicino a loro.

-Asiatico? Poi mi viene fuori come quel giocare di football… Com’è che si chiama?-

Brittany si distese accanto a lei ma a pancia in giù.

-Non lo so credo una cosa tipo quel cantante che canta con la vocina da femmina-

Santana alzò un sopracciglio cercando di ricordare.

-Ma non mi avevi detto che c’eri uscita l’altra sera- chiese poi Brittany mentre si attorcigliava nell’indice un filo d’erba.

-E vabbe… Dovevo usare la lingua per pomiciarci mica per chiamarlo per nome…-

-Giusto!- Sorrise la ballerina –e come bacia?-

Santana provò uno strano senso di inadeguatezza.

-Bhu, come gli altri… Niente di che- rispose senza guardarla.

-Anche Matt non era un granché ma è stato dolce-

Alla mora le si strinse lo stomaco  e si girò a guardarla–dolce?- Chiese acida.

-Si- rispose esaltata la ballerina continuando a giocare col suo filo d’erba.

-Cioè?-

-Di solito i ragazzi con cui esco mi portano a prendere il gelato e poi mi chiedono sempre di andare un posto “appartato”… Ora dico io… se non vuoi farti vedere che senso ha che tutti cercano questo posto “appartato”… Tutti vanno li-

Santana seguì con difficoltà il ragionamento della bionda senza staccarle mai gli occhi di dosso.


Dalle labbra.


Era la prima volta che notava quel piccolo neo sopra il labbro superiore.


-… E quindi Matt mi ha comprato il gelato pure dopo…-

-Come?- Chiese, come se si fosse svegliata da un sogno bellissimo.

-Sannie non mi stavi ascoltando?- Domando la bionda mettendo un adorabile broncio.

-No… Cioè si si ti ascoltavo-

-Non è vero…-

-Ma si- replicò la latina

-No non è vero- decretò la ballerina dandole le spalle.

L’ispanica alzò gli occhi al cielo per niente seccata e si avvicinò piano a lei avvolgendola da dietro.

-Fai l’offesa?- le sussurrò all’orecchio.


Adorava stringerla.


 -Guarda che chiamo Mr.Solletico- continuò con voce roca.

La bionda si girò di scatto verso di lei scuotendo più volte la testa.

-Si si- replicò la latina cominciando a solleticarla sullo stomaco.

La ballerina cominciò a ridere come una matta e a dimenarsi –Mr solletico la prego… ahahah… si fermi…ahahah… Si fermi…-

Le due cominciarono a rotolarsi sull’erba fino a quando Brittany, ancora col fiatone, non si trovò sopra di lei riuscendole a bloccare i polsi.


Santana cercò di regolarizzare il battito, anche se in quel momento era tutto confuso, forse troppo.

I suoi occhi inseguivano ritmicamente le labbra della bionda.

Brittany sembrò accorgersene, così prima le sorrise facendola avvampare, e poi annullò le distanze poggiando delicatamente le labbra su quelle di Santana.

La latina sbarrò gli occhi per poi richiuderli e approfondire il bacio.

Non riusciva a pensare che quelle erano le labbra di Britt, della sua amicA Britt, in verità non riusciva a pensare a niente, quel sapore era così afrodisiaco che le annebbiava la mente.

Solo quando Brittany si staccò per riprendere fiato realizzò quello che era appena successo.

La bionda la guardò sorridente.

E fu li che Santana realizzò.

Per la prima volta le sarebbe piaciuto leggere nel pensiero della sua amica.

Desiderava quelle labbra, ancora, adesso, tutte per se, ma non riusciva a capire se per Britt era lo stesso.

Deglutì vistosamente spaventata da quel pensiero.


-Mi sono ricordata che devo uscire con Noah stasera…- disse ancora sotto di lei.

La bionda annuì tranquilla e si spostò facendola alzare.

-Ti chiamo più tardi- disse la bionda risedendosi vicina alle papere.

-Penso che ci passerò la notte- si giustificò la latina ancora imbarazzata.

-Oh… Bhe allora ci vediamo domani a scuola-

Santana annuì e s’incamminò via da li, dal “loro”posto.

-Sannie…- La richiamò la ballerina.

L’ispanica si girò appena.

-Baci benissimo-

La mora sorrise imbarazzata per poi andarsene.




-E te ne sei andata così?- Chiese deluso il ragazzo.

-Ovvio!-

-Sai che penso?- Chiese il ragazzo senza aspettare la risposta dell’amica –che tu ti nascondi dietro al fatto che stai cambiando-

La mora lo guardò senza capire.

-Voglio dire, è vero che stai cambiando ma… Gli impegni, le cheerleader, sono tutti modi per non fermarti a pensare…-

Santana continuava a non rispondere.

-Se ti manca puoi dirlo…- disse poi afferrandole la mano.

-Brittany... Hai presente? Non posso dirle che mi manca… Le si spezzerebbe il cuore io… Mi manca da morire, ma non voglio farle vedere che soffro pure io…- rispose con gli occhi lucidi.


L’ex usignolo si alzò aiutando l’ispanica a fare lo stesso.


-Va da lei- disse fermo il ragazzo.

L’ispanica scoppiò a ridere.

-Sono serio, hai vinto una borsa di studio no? Duecento dollari in meno non ti cambieranno la vita…-

-Mi stai facendo i conti in tasca Hummel?-

-Va da lei, dille che ti manca e poi rivola a New York per la tua stupida performance da cheerleader-

-Kurt…-

-Sarà il miglior compleanno di sempre- gli sorrise il ragazzo facendole l’occhiolino.

Santana sembrò pensarci su un attimo e guardò l’orologio.

Era una pazzia.





-Stammi bene frodo- salutò velocemente l’ispanica mentre saliva su un taxy.

Rachel guardò il taxy allontanarsi e infilò la chiave nel portone.

Quella era Santana?


 
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Brittany stava seduta sul letto fissando skype ma Santana continuava a risultare offline.

Era triste.

In una settimana era riuscita; ad essere cacciata dalle cheerio e a ritornarci; a cantare una canzone in playback facendo arrabbiare Schuester; a tentare di sabotare la sua chioma senza grossi risultati e infine a picchiare Ben Istrael con un ombrello.

Tutto questo senza Santana.

Le mancava da morire.

Guardò l’orologio.

Chissà se Santana si sarebbe ricordata.



-San, ti aspettavo su skype- disse euforica la bionda rispondendo al cellulare.

-Ho avuto un contrattempo- rispose la latina dall’altra parte del telefono.

Brittany s’incupì improvvisamente.

-Britt piccola…-

-Sono sempre qui San- disse con voce spenta.


-Mi manchi…-

Alla bionda sembrò illuminarsi il viso –davvero ti manco?-

-Si…-

-Che strano San sembrava di sentirti dal vivo… Come se tu fossi qui- disse al telefono senza accorgersi della sua presenza nella stanza.
(Avere il numero della madre di Brittany si era rivelato più utile del previsto)

-Ti piacerebbe?- Chiese la latina, vedendo che l'altra era ancora al telefono.

Non si era accorta di niente.
Per fortuna.

-Non sai quanto…- rispose la ballerina.


-Chiudi gli occhi allora-

Brittany un pò confusa chiuse gli occhi.

Santana allora le si avvicinò piano e con dolcezza le posò un leggero bacio sulle labbra.

-Buon compleanno Britt, mi sei mancata-







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una nota.
il corsivo lo uso per i flashback e per le chiamate telefoniche,
alla fine la chiamata è sia in corsivo che non perchè ad un certo punto si scopre Santana nella camera :)

Allora, questa ff non era in programma, e sinceramente poteva essere fatta meglio...
però...

A. è smielata
B. è brittana
C. umilia la Berry
D. c'è il KURTANA..

Quindi visto che fai il compleanno una volta l'anno si può anche fare.
Auguri Marghe

Spero che comunque, vi sia piaciuta, io mi sono impegnata, anche se la fine è un pò surreale, ma conosco più di una persona che hanno fatto pazzie del genere, quindi si, credo che forse non è così surreale la fine.

A presto
C
  
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