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Autore: Akikako    10/04/2007    7 recensioni
No,non poteva essere:aveva occhi rossi,come Rei e Kaworu!
-C-come ti chiami?-le chiese in modo indeciso.
-A-Aliciel-gli rispose prima di singhiozzare per poi piangere.
Personaggi:Shinji Ikari,Nuovo personaggio,un po' tutti
Ambientata dopo l'uccisione di Kaworu,il diciassettesimo angelo.
Shinji,deciso di andarsene,si ritrova infine in una stanza di ospedale,ma non è quello della nerv.
Perché era lì?Cosa era successo?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Stava lentamente aprendo gli occhi.
Anche se con la vista offuscata,poteva intuire che stava in una stanza completamente bianca.
Sentiva i bip di una macchina che controllava i battiti del suo cuore.
Provò a girare la testa per guardarsi intorno,aveva una canna in gola.
Perché l'avevano intubato?
Aveva fatto un altro incidente con il suo eva?
Impossibile,Kaworu,anzi il diciassettesimo,era l'ultimo angelo,non aveva più senso salirci ancora.
Allora cosa era successo?
Provò a ricordare,un mal di testa lo colpì.
Era per la strada che conduceva alla stazione,quella volta era deciso ad andarsene per sempre,ormai lui non aveva nessun motivo per restare.
La strada era deserta,solitaria.
Improvvisamente un rombo di un motore,una macchina gli si sfrecciò di fianco,frenò sgommando.
Degli uomini in nero uscirono dall'auto e lo bloccarono.
Lui cercò di liberarsi dimenandosi,poi un dolore di una puntura lo prese al collo.
Da quel momento non si ricordava nient'altro.
Dannazione,era stato rapito e stava lì a pensare?
Si tolse con un sol colpo la canna,gli venne da vomitare ma si trattenne.
Si mise seduto,si accorse che aveva dei aghi collegati a delle esflebo in un braccio.
Con attenzione e un po' di dolore li sfilò uno alla volta.
Una volta libero da tutto quello che gli impediva il movimento,mise i piedi nudi a terra e si alzò,ma quasi perse l'equilibrio.
Doveva essere stato sdraiato su quel letto per molto tempo.
Fece qualche passo insicuro,poi,una volta riacquistato l'uso corretto delle gambe,si avviò alla porta.
La aprì,il corridoio era vuoto.
Quella doveva essere la sua giornata fortunata.
Uscì e cominciò a correre.
Correva e correva,ma non sapeva che strada prendere,non c'erano indicazioni.
Scorse una vetrata inclinata dal basso verso l'alto sulla parete destra,magari da lì si vedeva l'uscita.
Guardò attraverso questa,a tre metri di sotto c'era una specie di sala operatoria.
Su un lettino era distesa una ragazza,no era una bambina dai capelli biondi.
Questa si stava dimenando,era completamente nuda,e gli arti erano legati con delle cinghie.
Entrarono dei dottori,si scambiarono qualche parola e si misero uno da un fianco della fanciulla e uno dall'altro.
Uno prese da un vassoio un bisturi e l'altro con un gessetto nero fece segno dove doveva tagliare.
Shinji non sentiva niente di quello che succedeva,ma vedeva la bambina urlare.
La volevano aprire senza anestesia?.
Erano dei pazzi!.
Cominciò a battere rabbiosamente i pugni sulla vetrata.
I due si accorsero di lui,mentre un dottore usciva dalla sala l'altro continuava il suo lavoro,stava avvicinando sempre più lo strumento al corpo tremante della piccola.
Allora il ragazzo non ce la fece più,dette un colpo molto più forte degli altri e il vetro andò in frantumi.
Shinji allibito,come il dottore,perse l'equilibrio e cadde di sotto,invece di schiantarsi atterrò dolcemente,come se avesse levitato.
Dopo essersi ripreso dallo shock,si alzò e guardò il chirurgo.
-Non la toccare!-urlo il ragazzo mentre si avvicinava.
Il dottore si girò completamente verso il ragazzo e nascose l'arma dietro la sua schiena.
Appena il ragazzo gli fu abbastanza vicino rigirò il bisturi,ghermendola come un pugnale.
-Attento,Shinji!-gridò la bambina.
Appena questo fu pronunciato,il medico alzò l'arma verso Shinji.
Lui alzò l'avambraccio come per proteggersi e chiuse gli occhi,aspettando il colpo.
Ma questo non venne.
Aprì gli occhi e vide la lama ferma a dieci centimetri dal volto.
Eppure l'uomo stava facendo pressione,ma il coltello non si muoveva.
Un atfield,gli venne a pensare al ragazzo.
Improvvisamente la lama si ruppe ed andò a conficcarsi nell'occhio di quello che lo brandiva.
L'uomo urlò di dolore,tenendosi la zona lesa,ed uscì impacciato dalla stanza.
Il ragazzo lo guardò stupefatto,finché uscì dalla sua area visiva,poi andò dalla bambina.
-Tutto apposto?-le domando.
Lei mosse il capo in modo positivo.
Allora si concentrò sulle sue cinghie.
Dannazione erano chiuse a chiave.
Prese un bisturi dal vassoio e cominciò a tagliare la prima.
Per fortuna stava cedendo.
Una era andata,come la seconda.
Arrivata alla terza,a metà del lavoro,lo strumento gli sfuggì dalle mani,creando un brutto taglio sull'altra mano che teneva la cinghia,che sanguinava copiosamente e provocava dolore.
Ma nel giro di due secondi,il sangue cessò di cadere e il dolore scomparve.
Prima di indagare più accuratamente finì di liberare la bambina,poi andò ad un lavatoio e si lavò le mani.
Non c'era taglio,ne cicatrice,come se niente fosse accaduto.
Ancora guardando la mano si girò verso la bambina,quando alzò lo sguardo la vide seduta che lo guardava.
Osservandola meglio doveva avere cinque o sei anni,aveva carnagione molto chiara e occhi...
No,non poteva essere:aveva occhi rossi,come Rei e Kaworu!
-C-come ti chiami?-le chiese in modo indeciso.
-A-Aliciel-gli rispose prima di singhiozzare per poi piangere.
Si era portata i dorsi delle mani sui occhi.
Poteva essere questa un angelo?
Ma neanche Kaworu lo sembrava,poi si era rivelato l'ultimo.
E poi cosa era successo prima a lui?
Prima ha spaccato una vetrata spessa cinque centimetri,ha fatto un volo di tre metri ed è atterrato come una piuma,ha creato un atfield ed infine il taglio si era cicatrizzato all'istante.
Non ci capiva più niente.
Cominciò a fissare la bambina piangente.
Di sicuro ne lui,ne lei potevano rimanere in quel posto.
Si guardò intorno per cercare qualcosa per coprirla,vide un indumento da ospedale,del tutto simile a quello che aveva lui.
Lo prese,aprì la camicetta e coprì dolcemente le spalle della bimba.
Lei smise di singhiozzare e si girò verso di lui,vedendo una faccia che non traspariva ne odio,ne rabbia,ne fredda indifferenza.
-Vuoi andare fuori di qui?-le chiese lui.
Lei confermò con la testa.
-Bene-detto questo infilò le braccia sottili della bambina nelle maniche.
Finita di vestire la fece scendete dal lettino,poi si inginocchiò a terra.
-Salimi in spalle-le ordinò e lei ubbidì.
Una volta fatto,uscirono anche loro da quella maledetta sala.
Intanto delle persone sedute in circolo stavano fissando uno schermo con su le immagini di Shinji ed Aliciel.
-Allora l'esperimento è andato a buon fine-.
-Ma ha preso Aliciel-.
-Non ha più importanza ormai,da lei abbiamo preso già abbastanza informazioni,l'importante che sia andato come previsto-.
  
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