3:00 A.M
Jordan stava camminando sopra un muro.  Parigi Lo rilassava. Lo rilassava anche stare li a bighellonare quando intorno a se il mondo si faceva vecchio. Gli piaceva non invecchiare troppo. Ma non voleva essere considerato giovane
Jordan un tempo aveva avuto un sogno. Credeva in ciò che voleva, e voleva credere per davvero.
Sotto il muro solo una massa di vuoto immenso
Jordan aveva rotto il suo sogno
Jordan non aveva più niente a cui pensare. Non voleva continuare …
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1:00 A.M
Una manciata di terra fetida si impolpò sulla mano di Jesuè.
Jesuè adorava giocare col sole, ma non gli piaceva la luna
Jesuè era sempre stato solo, ma mai si era trovato disorientato
Guardò verso l’orizzonte
Era scuro
Quell’orizzonte sudafricano reggeva la luna in una mano
Quella pelle era così chiara che mai sarebbe sembrato un vero africano
Era troppo liscia, mai in nessun punto impura
Jesuè non aveva mai imparato a nuotare, ma adorava l’acqua
Fece un passo in avanti, tirò un calcio, Era pronto …?
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18:00 P.M.
Cinque petali bianchi e solitari svolazzarono infelici.  Gregg strinse quello che restava della margherita
Gregg non aveva voglia … non aveva motivo … per continuare a pensare alla vita come uno stupido gioco
Strappò furioso l’erba.
Si accorse d’essere rinchiuso nel suo giardino
Un rumore assordante giunse alle sue orecchie
Quel rumore era il mondo che si muoveva , che lo abbandonava forse, che lo lasciava a se stesso
Capì che qualsiasi fosse stata la sua scelta, il mondo non si sarebbe mai mosso
Gregg sospirò
Gregg si tirò in piedi e duramente scalciò
Gregg fissò la statua della libertà dritta in tutta la sua fierezza.
Gregg si era sempre divertito, quel momento però, non lo avrebbe fatto
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2:00 A.M
Il paesaggio verdastro irlandese, illuminò gli occhi celesti di Jane
Jane, voleva continuare
Ma se solo avesse fatto un passo più avanti, avrebbe di certo cambiato idea
Jane strinse i pugni
 Jane gridò all’orizzonte quasi nero
Rosso per tutto il sangue che aveva dovuto versare
Cosa doveva fare …?
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3:00 A.M
Lidia scivolò da sotto le sue coperte
Le tre del mattino in Italia erano bestiali
Si fermò a pensare
Quanto aveva perso?
Quanto aveva ancora intenzione di perdere?
Era davvero intenzionata a lasciar perdere?
Quante domande
Forse troppe?
Erano davvero troppe o troppo era il sangue che i suoi cari avevano versato per lei?
Chiuse gli occhi …
Era capace di continuare?
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Passarono pochi minuti, forse solo qualche secondo. Bastò poco. Un lampo illuminò i pensieri dei ragazzi.
In quel momento Jordan, Jesuè, Gregg, Lidia, Jane capirono tutto. Non è mai troppo tardi. A volte è troppo presto per pensare a come sarebbe un’altra vita. La loro vita, si allargò di poco, ma un subito notarono la differenza. Oramai anche se ancora notte il sole brillava e cuoceva ardente dentro di loro. Fecero tutti un passo indietro … perché capirono che ancora la vita doveva insegnarli qualcosa, e quello era solo l’inizio …
 
 
ALLORAAAA !!!! vi ho sorpreso con questa ONE SHOT? Devo dire che mi è uscita così. Mentre scrivevo un altro capitolo di ‘’ YOU’RE MY SWEET POISON , HONEY’’ mi è scattata la lampadina. Diciamo che avrò molte di queste ispirazioni, e questa è davvero MATTA, ma MATTA MATTA, lo giuro non so come mi è venuta, sono nata con l’impulsività. Ditemi che ne pensate ( come sempre) e come sempre un  bacione, bacissimo
Piumetta xdxdxdxdxdxd