Una poesia sulla mia regione, la Sardegna.. ma con riflessi talvolta lontani, voi siete lo specchio del mondo come dell'anima gli occhi e il mare profondo distrugge i rintocchi blablabla
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Fili di legno nei prati, soffiano
le discese e le rivolte delle nubi,
si rotolano e stendono.
Dai colori opachi del mare,
e dei monti e gli occhi fini,
per guardare lontano, o vicino
nei buchi di grano e gli spini.
I vuoti dorati mi accarezzano
il corpo.
I suoni spezzati mi avvolgono,
tacito, osservo ancora le foglie;
Rotolano pigre di terra,
rossa e gialla e luci soffuse;
Come la campagna,
in Italia cinquanta
e le dolci melodie
della mia aspra casa.
Sardegna di monti e colline
e rovi e mattoni, aridi e sparsi.
Che io possa vedere le fiamme
nel mare e le piogge in terra
e nell'aria , acidula torna di sera,
La mia primavera.