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Autore: Melabanana_    27/09/2012    7 recensioni
{ BanGaze | Het/GenderBender | Fluff/Slice of Life }
In questa fic Burn e Gazelle hanno una figlia ♥
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[Ti accorgi che vorresti sorridere, poi ci provi e non ci riesci. Però questo non vuol dire che tu non possa farlo in seguito.]
[...]
Haruya si fermò qualche secondo vicino alla parete.
Sorridere. Gazelle sorrideva davvero poco ultimamente, non che prima lo facesse spesso..
Però sembrava che la stanchezza le portasse anche tantissimo malumore.
Haruya decise che quel giorno l’avrebbe fatta sorridere in un qualche modo.
Entrò lentamente nella camera, sul letto dalla coperta azzurro cielo giaceva la ragazza. Anche lei era distrutta.
[...]
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Ragazze, leggete e sorridete ;')
by Camy
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Gender Bender
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[Ti accorgi che vorresti sorridere, poi ci provi e non ci riesci. Però questo non vuol dire che tu non possa farlo in seguito.]
 
 
Smile

 
C’era davvero troppo silenzio.
In quei giorni era difficile che in casa non si sentissero rumori, che non si sentissero voci o pianti.
Gazelle si lasciò scivolare sul divano color pesca che avevano comprato da poco, quello vecchio era stato completamente smembrato dalla piccola Haine. Le aveva detto milioni di volte di non tirare i vari fili di tessuto, alla fine la vecchiaia aveva avuto il sopravvento su quel povero immobile.
Lei aveva avuto l’ennesima conferma di quanto fosse testarda sua figlia,  proprio come suo padre.
Gazelle sentì la porta del soggiorno aprirsi lentamente, sull’uscio della porta spuntò Haruya. Aveva un aspetto stanco essendo appena tornato dal lavoro.
A dirla tutta sembrava stesse dormendo in piedi. Aveva gli occhi socchiusi e i capelli rossi tutti arruffati. Se l’avesse visto una qualsiasi altra persona sicuramente sarebbe scoppiata a ridere.
- Buonanotte. – mormorò Haruya.
- Sono le quattro del pomeriggio. – ribatté Gazel seccamente.
- Ma io ho sonno. – si lamentò l’altro facendo una smorfia contrariata.
- Abbassa la voce, Haine dorme.
Haruya sorrise leggermente. Ogni volta che sentiva il nome di sua figlia si sentiva felice, anche se solo per un po’.
- Vieni a dormire con me? – chiese malizioso Haruya, dopo qualche secondo di silenzio.
Gazelle sembrò non essere molto convinta, però era stanca anche lei. Badare un’intera mattinata a sua figlia era un compito davvero arduo.
Haruya si chinò leggermente su di lei per schioccarle un leggero bacio sulla fronte.
- Hai paura che ti faccia male? – la prese in giro avviandosi verso camera da letto. La ragazza borbottò qualcosa, chiuse per un attimo i suoi occhi azzurri.
Quando le palpebre erano chiuse intorno a lei c’era solo un colore, una sola cosa. Il vuoto forse. Si sentiva tranquilla e turbata alla stesso tempo.
Aveva paura di dormire a volte.
Però quando Haruya era al suo fianco si sentiva protetta. Quando sentiva le sue dita giocherellare con i suoi capelli lunghi e azzurri, quando sentiva il suo respiro sul collo. Lei non aveva paura quando sentiva di non essere sola.
 
Si alzò lentamente dal divano per seguire il ragazzo dai capelli rossi. Camminava in punta di piedi per non fare troppo rumore.
Se si fosse svegliata Haine avrebbe dovuto occuparsi di tutt’altro e non di suo marito.
Le sembrava ancora strana quella parola. Le veniva da  sorridere se pensava a quanto si odiassero prima. Ora erano addirittura sposati.
- Ti sei addormentata sul divano? – la canzonò Haruya andandole incontro.
Lei scosse la testa e gli mollò un pugno nel fianco – Non rompere. Non ho fretta.
Haruya fece una smorfia e si  trattenne dall’urlare.
- Fai male. – biascicò massaggiandosi il punto colpito con la mano.
Gazelle lo fissò qualche secondo, poi lo superò.
Haruya scosse la testa sconsolato: sapere cosa pensasse quella ragazza era davvero un’impresa impossibile. Per quanto bene la conoscesse c’era qualcosa che ancora gli sfuggiva.
 
Ma in fondo noi non conosciamo completamente nemmeno noi stessi, come pretendiamo di sapere tutto degli altri?
 
Haruya si fermò qualche secondo vicino alla parete.
Sorridere.Gazelle sorrideva davvero poco ultimamente, non che prima lo facesse spesso..
Però sembrava che la stanchezza le portasse anche tantissimo malumore.
Haruya decise che quel giorno l’avrebbe fatta sorridere in un qualche modo.
Entrò lentamente nella camera, sul letto dalla coperta azzurro cielo giaceva la ragazza. Anche lei era distrutta.
Ed erano solo le quattro del pomeriggio!
Haruya le si avvicinò e le carezzò i capelli.
- Se vuoi vado e non ti disturbo. – mormorò, deluso perché lui aveva pensato di fare altro.
Gazelle scosse la testa. Senza di lui non sarebbe riuscita a dormire, ma Burn ovviamente non lo sapeva e non doveva saperlo.
Era una stupida debolezza.
Il ragazzo rimase interdetto dalla risposta e si stese vicino a lei.
- Gazelle?
L’azzurra mugugnò qualcosa.
- Me lo fai un sorriso?
Gazelle spalancò gli occhi e lo fissò qualche secondo. Haruya aspettava una sua risposta.
- Ultimamente sorridi poco, e solo ad Haine.
- Sei geloso?
Haruya arrossì leggermente – Non sono geloso di mia figlia.
- Allora non ti serve che ti sorrida. E tra le altre cose non ho motivo di farlo.
Il rosso non ribatté nulla. Si sarebbe tradito in un qualche modo.
Odiava quando i ragionamenti di Gazelle erano così accurati da non fare una minima piega.
L’azzurra rimase immobile a tracciare contorni invisibili lungo le spalle del ragazzo. A quella domanda avrebbe voluto sorridere, non rispondere.
Non c’era riuscita e non trovava un motivo.
Avrebbe voluto chiedergli scusa, poi le venne in mente che lei non era tipo da preoccuparsi di quelle cose.
Nella sua vita c’era stato davvero un radicale cambiamento.
Lei si era accorta di non essere più la stessa.
 
Si era svegliata alle sette per colpa del pianto di Haine.
Si era alzata lentamente per poi appurare che la bambina era finita tra le braccia del padre.
L’azzurra si poggiò alla parete.
La scena che le si parò davanti quando fu sull’uscio della camera della bambina fu davvero dolce e stupida.
Haruya continuava a fare facce strane a sua figlia, che  rideva a crepapelle.
La fase del pianto era conclusa.
Gazelle in quel momento sorrise. I suoi occhi s’incrociarono con quelli color miele di Burn. Il ragazzo guardando le labbra della ragazza incurvarsi provò un leggero stupore.
Era davvero riuscito nella sua impresa.
- Gazelle?
- Si?
- Sorridi. – mormorò Haruya accarezzando la testolina di sua figlia.
- Papà ha ragione. – farfugliò contenta la bambina, per poi tornare a concentrarsi sulle smorfie del giovane papà.
 

[Ho bisogno di sorridere. Quando c’è la mia famiglia è più facile. Se ci sono loro non sembra un’impresa impossibile.]
 

FINE

  
 
*Angolo dell’autrice*
 
GiornoH gente C:
Stavolta sono tornata con una Fluffosissima BanGaze. Di solito questa coppia mi piace di più Shonen Ai, ma volevo presentarvi la loro figlioletta.
Sarà presente anche in una minilong che appena concluderò vedrà la luce.
Ora chiudo –Fare Suzuno su Ask è divertente LOL ahahahaha -.
Grazie alla mia Ohana, che è speciale e c’è sempre. A Maki che mi sopporta sempre e a tutte le fantastiche persone di questo fandom che leggeranno, recensiranno e,soprattutto, sorrideranno.
Camy

   
 
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