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Autore: Escapist77    27/09/2012    3 recensioni
Un viaggio per cambiare la mia vita, un viaggio per crescere, improvvisamente diventa un viaggio esaltante, entusiasmate nella musica..ed in te che mi hai spinta oltre i miei limiti, che mi hai insegnato ad amare davvero..nonostante tutto!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

Alle quattro del mattino ero sveglia come non mai, mi ero già vestita, preso il mio immancabile caffè macchiato e preparato le mie valigie stracolme vicino alla porta.
Il mio aereo sarebbe partito solo alle 8 ma ero così eccitata dalla nuova vita che mi aspettava da non riuscire a rimanere a letto un minuto di più. Andavo in Finlandia!
E non per una vacanza, mi trasferivo lì! Sarei andata a vivere con la mia amica Marie che già da due anni era ad Helsinki per lavoro, ed ora toccava a me.
Avevo sempre amato quel paese, così quando la mia amica mi propose di seguirla accettai senza remore. In fondo non lasciavo molto in Italia...non avevo un lavoro fisso, non avevo un fidanzato, la mia laurea presa con tanta fatica si era rivelata inutile. Insomma, questa era l'occasione per dare una svolta alla mia vita. Non sapevo ancora che la svolta sarebbe stata davvero epocale per me.
Per una volta la partenza era stata in orario e alle 12 l'aereo della Finnair atterrò dolcemente all'aereoporto Helsinki-Vantaa. All'uscita del terminal 2 trovai Marie che mi aspettava con un sorriso stampato in faccia. Era la mia migliore amica, lo era sempre stata.
Dall'aereoporto il centro di Helsinki dista circa 20 km, durante il viaggio Marie parlà incessantemente ma io ascoltai ben poco, ero stordita dal fatto di essere "veramente" lì. Mi guardavo intorno imbambolata, cogliendo però ogni minimo particolare del paesaggio, quello che avevo tanto sognato di vedere e che ora forse sarebbe diventato davvero un pò anche mio.
L'appartamento di Marie era piccolo ma luminosissimo, curato ed accogliente e la mia camera era pronta fin da quando avevo detto di si al suo invito a trasferirmi. I primi giorni della mia "nuova vita" li trascorsi girando per la città, volevo ambientarmi al più presto.
Il lavoro per fortuna non fu' un problema, Marie mi indirizzò verso uno studio legale che cercava una segretaria tuttofare. Avrei iniziato il lunedì successivo.
I primi due mesi passarono in un attimo, eravamo in maggio  e non me ne ero neanche accorta. Ormai potevo dire di conoscere abbastanza bene la città e soprattutto di essermi fatta, grazie a Marie, una discreta cerchia di amicizie. E fu proprio un'uscita tra amici a segnare il mio destino!
Quella sera di metà maggio si era deciso per il Barikarpan pub, un posticino niente male vicino alla stazione. Me ne avevano parlato tanto, ma era la prima volta che ci andavo. La serata passò tranquilla tra bevute e risate, con me e Marie c'erano i nostri compagni di scorribande, Mika e Kimmo, oltre alle nostre fantastiche vicine di casa, Ainikki ed Helena.
"Ragazze su, buttiamoci nel karaoke!", Mika arrivò con gli ennesimi drink in mano.
"Mika no ti prego, il karaoke proprio no stasera. Abbiamo bevuto troppo, romperemo i timpani a tutti" rispose Marie.
Ma Mika era già vicino alla consolle del dj per essere il primo a scegliere e prenotare i brani migliori.
"Marie, credo che non avremo molta scelta. Mika e Kimmo sono già partiti!" dissi ridendo. Poco dopo i ragazzi tornarono al tavolo ed iniziò l'opera di reclutamento di noi ragazze per le varie canzoni. Io era la loro vittima preferita visto che erano tutti convinti del fatto che avessi il "dono" del canto. Cosa sulla quale non ero perfettamente d'accordo. Si, non ero sicuramente stonata ed alcune canzoni mi riuscivano proprio bene, ma insomma non ero certo una cantante, non avevo mai preso una lezione di canto in vita mia. 
Avevo orecchio musicale, questo si. In fondo suonavo discretamente il pianoforte, anche se ormai erano anni che non ne sfioravo uno.
Alla fine a me vennero assegnate ben tre canzoni, comunque il locale non era pienissimo e mi dissi che me la sarei cavata davanti a così poca gente. La maggior parte della quale poi abbastanza brilla.
Kimmo fu il primo a salire sul palco, spavaldo e sicuro di se come al solito. Del resto era proprio un bel ragazzo con il suo metro ed ottantacinque, i suoi occhi azzurri ed i capelli di un biondo luminoso. Davvero un discendente della stirpe vichinga, non c'era nulla da dire!
Mentre Kimmo cantava notai un movimento nell'angolo più lontano del locale, era arrivato un bel gruppetto di persone. Proprio ora. Concentrai la mia attenzione di nuovo su Kimmo, poi sarebbe toccato a me. La prima canzone per me era Ever Dream dei Nightwish, la mia band preferita, Kimmo l'aveva scelta apposta!
Cantai e non andò tanto male, anche se i tre drink che avevo bevuto stavano facendo un certo effetto. 
Il resto della serata passò tranquillo, cantai ancora insieme a Kimmo e alle due del mattino finalmente ci preparammo per tornare a casa.
Fuori  dal locale ci accolse un freddo glaciale, non mi ero ancora abituata a quelle temperature così basse, ma in fondo amavo anche quello di quel paese. Amavo la sua gente, la sua natura, ogni cosa. Respirai quell'aria fresca e pulita e mi avviai verso la macchina dei miei amici.


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