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IL RIMPIANTO
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Capitolo:Il giratempo
Era una calda giornata di sole (cosa strana, visto
che era pieno inverno) e gli studenti avevano approfittato di quel bel tempo per
uscire nel parco. Solo una ragazza dai lunghi capelli rossi e dagli occhi verde
smeraldo camminava da sola. O almeno lei credeva di esserlo.
«Bene, qui non
c'è nessuno»disse prendendo dalla borsa un ciondolo a forma di
clessidra.
«Liliuccia!»
«Oh no, di nuovo»disse esasperata Lily, mettendosi
una mano sulla fronte.
«Ciao Liliuccia!»disse un ragazzo dai capelli neri
tutti disordinati e occhi grandi color nocciola. Il ragazzo che Lily Evans
avrebbe preferito dare in pasto ai leoni per quanto fosse insopportabile: James
Potter.
«Potter, quante volte te lo devo dire: non devi chiamarmi Lily ma
Evans!Anzi, non devi chiamarmi proprio!»
«D’accordo, Liliuccia!Cosa fai qui
tutta sola? Mi stavi aspettando,vero?»
«Certo, come no! Non vedevo l'ora di
vederti»rispose sarcastica Evans.
«Ma... cosa hai in mano?»chiese curioso
James avvicinandosi per prendere l'oggetto ma Lily lo strinse a se e disse:«Non
sono affari tuoi»
«Avanti, che sarà mai!»disse James cercando di prenderlo ma
Lily lo teneva stretto nelle sue mani fino a che non gli scivolò e cadde a
terra.
Ci fu un attimo di silenzio. Lily era imbarazzatissima. James prese da
terra il ciondolo e guardando Lily stupito disse:«Ma... questo... è una
giratempo! Come... come l'hai avuto? Lo sai che è illegale!»
Prendendo
velocemente il giratempo e mettendoselo in tasca, Lily disse:«Lo so che
illegale, che credi! Me l'hanno regalato!»e un velo di tristezza apparve sul
volto della ragazza.
«Chi te l'ha regalato?»chiese James con
gelosia.
«Jami»
E James capì. Jemi... Quella ragazza sempre gentile con
tutti che un giorno lo aiutò persino a cercare di convincere Lily ad uscire con
lui... Anche se senza successo. Jemi... La migliore amica di Lily.
Erano inseparabili, sempre insieme, fino
a che... Jemi morì.
Ricordava come se fosse ieri...
C'era un tempesta
terribile quel giorno e tutte le lezioni erano state sospese.
Tutti gli studenti erano in sala grande
con i professori a fare colazione.
Per la prima volta James vide Lily senza
la sua amica e le stava per chiedere come mai non erano insieme, quando, nella
Sala Grande, entrò una ragazzina del primo anno che urlò: «Una ragazza... Dei
Grifondoro... In biblioteca è... è MORTA!»
Avvenì tutto in un momento: Lily
si alzò e iniziò a correre, ignorando le urla degli studenti e dei professori,
finché, dopo alcuni istanti non si sentì un urlo disumano:«No...
JEMI!»
James, con tutti gli studenti e i professori, si catapultò in
biblioteca e vide uno spettacolo agghiacciante: Jemi distesa a terra con gli
occhi spalancati con in mano un libro e inginocchiata accanto a lei c'era Lily
che, piangendo, balbettava parole senza senso. Silente le si avvicinò e le disse
dolcemente:
«Avanti, vieni Evans»
«No»
«Evans, vieni dobbiamo esaminare
il corpo»
«No, non posso lasciarla»
«Su, Lily»Silente la prese dolcemente,
cercava di allontanala ma inutilmente.
«No, no, Jemi, Jemi!»
Silente la
spinse, questa volta con più forza, e l'allontanò dal corpo inerte.
L'aveva lasciata in custodia a Madama
Chips, la nuova infermiera della scuola, e diede ordine ai Prefetti e Capiscuola
di riportare gli studenti nelle proprie case mentre i professori controllavano
il luogo del delitto.
Era ormai passato un mese dopo la morte di Jemi e i
professori non avevano ancora trovato chi o cosa aveva ucciso la povera
ragazza.
Lily non era più la
stessa.
Sempre solare,
comprensiva, gentile e disponibile con tutti, ora non parlava più e non rideva
mai.
Rimaneva sola a studiare o
a osservare il lago nel parco. In molti avevano cercato di farla ridere,
parlare, anche i professori. Ma era tutto inutile.
James le stava per dire
qualcosa quando Lily lo spinse al muro, gli si avvicinò (tanto che i loro nasi
si potevano toccare) e con voce minacciosa disse:
«Prova a dire a qualcuno
che io ho una giratempo, e giuro che ti lancio una
Maledizione-senza-perdono»
Ci fu un attimo di silenzio, poi James non ce la
fece più: la prese tra le braccia e la baciò. Oh che errore!
Lily si ritrasse
immediatamente e, rossa in volto, gli urlò:«NON FARLO
Appena voltò l'angolo, James iniziò a cantare e gridare di
gioia:«Ho baciato
Poi all'improvviso si sentì
spingere all'indietro e si ritrovò per terra con la schiena dolorante. Da dietro
l'angolo, sbucò Lily che, con la bacchetta in mano, cantilenò:«Ho fatto cadere
Potter! Ho fatto cadere Potter!»e detto questo se ne andò.
James si rialzò da
terra indolenzito, ma felice come una pasqua. Finalmente il suo più grande
desiderio si era avverato:aveva baciato Lily Evans.
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Ok uccidetemi, se volete! Lo so faccio pena come scrittrice, ma questa storia è stata la prima che ho scritto quindi abbiate pietà^^ Volevo comunque ringraziare Stellina che "beta reader"!Grazie, tvtttttb! Spero comunque che mi recensite in tanti, un bacio la vostra milla92