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Autore: chia_nita    28/09/2012    2 recensioni
quando tutto gira dal verso sbagliato è difficile riuscire a intravedere le piccole cose buone che ti stanno accanto....
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I make me wanna die…...

Mi rimbombava nella testa il ritornello di quello canzone che avevo sentito nel bar da dove poco prima ero uscita con il mio cappuccino bollente.
I make me wanna die, era vero lui quello stupido ragazzo che prima mi aveva abbindolata con i suoi giochetti il suo sorriso e i suoi meravigliosi occhi profondi ed inesplorati… ora mi aveva lasciata sola e con la convinzione di essere inutile al mondo, di non sapere fare niente, di non servire a nessuno! Prima mi aveva permesso il lusso del  suo amore ma dopo aver guadagnato quello per cui mi usava mi aveva lasciata lì agonizzante con il mio dolore che ogni giorno mi sopprimeva di più.
Seduta sulla panchina di quel parco che tanto mi aveva ispirato lì potevo ritrovare la pace e la tranquillità di cui avevo bisogno, era così strano ma bastavano una piccola isola verde e la mia Canon e dimenticavo tutto, il traffico di quella città che amavo quanto temevo, il ricordo di lui che ritrovavo in ogni piccolo particolare e soprattutto lei quella ragazza fantastica con cui avevo trascorso i cinque anni più belli della mia vita che mi mancava più di ogni altra cosa, se ne era andata e anche se sapevo che presto ci saremmo riviste e abbracciate la sua assenza mi faceva sentire vuota come se una parte di me era rimasta con lei..
 
Guardai l’orologio e mi accorsi che era tardi, troppo tardi, misi la macchina fotografica a tracolla e la spostai dietro, finii velocemente il cappuccino ustionandomi la lingua per poi buttarlo nel primo cestino che mi capitò sotto, inizia a correre come una dannata ero sicura che quella era la volta buona che sarei morta il mio cure batteva sapevo che non c’è l’avrei fatta era troppo debole,  iniziò a battere come non mai sapevo che non potevo, non dovevo correre ma era tardi e quella sarebbe stata la volta buona che mi avrebbero licenziata dato che lei la mia compagna di avventure ora non era più lì a pararmi il culo!
Sentii girarmi la testa ma non potevo mollare ero quasi arrivata agli uffici quando all’improvviso qualcuno mi prese per un braccio tirandomi verso  una panchina, la riconobbi era la nostra panchina, la panchina dove io e lui ci eravamo incontrati per la prima volta la panchina da dove era iniziato tutto, la nostra amicizia, quella tra un ragazzo ed una ragazza una di quelle che non ti scordi facilmente.
Mi guardò a lungo negli occhi tenendomi stretto il braccio mentre io ancora scioccata cercavo di riprendere fiato che per colpa della corsa avevo esaurito, lui sapeva che non potevo, sapeva che il mio cuore si sarebbe fermato e da lì non sarebbe più ripartito e solo per un ritardo, uno stupido ritardo…mi lasciò il braccio e si mise a sedere affianco a me aspettando che io gli dessi una spiegazione, del perché avevo fatto una cosa così stupida che mi sarebbe costata cara ma l’unica cosa che mi uscì fu un semplice e sfiatato :scusa..
X:sai che non devi, non puoi! Urlò sgridandomi,ma sapevo che lo faceva solo per il mio bene, evitai il suo sguardo e fissai la panchina
X:che volevi fare ucciderti?Dimmi che volevi fare?! Urlò ancora più forte, non riuscivo a guardarlo aveva ragione ero stata una sciocca e solo perché quell’altro scemo mi aveva fatto credere di non essere niente quella non era stata una semplice corsa per paura di perdere il lavoro ma per dimenticare, per troncare quella storia che andava avanti da troppo tempo, quella vita la mia vita..
C:perdonami…respirai profondamente, Mi aveva convinta, mi aveva fatto credere che io non ero niente, che il mondo senza di me sarebbe stato solo un posto migliore! Dissi tutto d’un fiato come se lui non lo sapeva, ma la verità era che lui sapeva tutto, era stato il suo migliore amico, lui sapeva, sapeva che  aveva spezzato un cuore, quello della sua migliore amica!
C:Liam senti mi dispiace ma io dovrei andare…magari ne parliamo un'altra volta OK?   Dissi sperando che mi avrebbe lasciata andare, mi alzai ma lui silenziosamente (non troppo da non farsi sentire) mi seguì.
Mi ero detta di non volerlo, ma la verità era che non mi dispiaceva la sua presenza che lì affianco mi faceva sentire forte e sicura come nessuno sapeva fare, lui c’era sempre stato e sapevo che lui a differenza di tutti non mi avrebbe mai lasciata sola nella mia infinita e orribile INSICUREZZA.
Mi girai di scatto guardandolo negli occhi, non mi importava più niente del lavoro o di quello stupido ragazzo in quei pochi secondi mi ero resa conto che l’unica persona che dall’inizio mi era sempre stata accanto preoccupandosi per me era lui quel ragazzo di cui fin da ragazzina ero innamorata anche se lui non mi conosceva ma che con il tempo dopo esserci incontrati come estranei avevo preferito come amico.
Gli presi un braccio e mi accorsi che stava stringendo i pugni come fosse pronto a difendermi, mi avvicinai a lui, mi guardava come se non aspettava altro da tutta la vita, un semplice bacio e appena le sue labbra sfiorarono le mie iniziai ad accorgermi che non avevo mai provato una cosa dolce come quella!!
Il suo profumo si impossessò di me come fecero le sue grandi e possenti braccia con il mio corpo, istintivamente presa dall’amore che provavo misi le mie mani tra i suoi capelli che iniziarono a bagnarsi sotto le gocce di pioggia che all’improvviso si unirono a noi, come due bambini ci staccammo ridendo di gusto… iniziai a correre ma non una corsa pericolosa una corsa felice lui come in un vecchio film corse verso il palo della luce e ci girò in torno e porgendomi la mano mi disse :Mi dica dove la porto signorina?
Lo guardai ridendo e dopo avergli stampato un bacio sulla guancia gli sussurrai un semplice  ed innocuo :Dove il mio amore pensa sia più appropriato? Sorridendo
L:a quindi ora la mattiamo così io sarei il tuo “amore”? Disse inarcando le sopracciglia dubbioso
C: Senti hai intenzione di lasciarmi ancora per molto sotto la pioggia oppure ti decidi a salvarmi da questo mondo malefico? Dissi più seria che potevo, ridendo mi prese per un braccio è chiamò un taxi, ci catapultammo dentro e ordinò :Ci porti sulla luna dove tutto è permesso e l’amore non può essere negato a nessuno!! Iniziammo a ridere e in quel momento mi resi conto che ora qualcuno mi amava veramente per quello che ero io e non per chi era la mia famiglia o i miei amici mi amava per chi io ero Chiara o come diceva Liam …Ciara ancora mi chiedo perché mi chiama così ma forse è perché lui ama quella ragazza che tutti chiamano e vedono allo stesso modo ma che lui vede diversamente!!!
 




SPAZIO NARRATRICE:
Prima di tutto vorrei ringraziare  chiunque abbia letto la storia
e se vi va lasciate pure una recensione oppure aggiungete ai preferiti come volete..
Premettendo che questa è la prima storia che pubblico non ci capisco ancora molto
quindi se ho fatto degli errori vi chiedo un immenso SCUSA!!
PS.dedico questa storia alla mia "condivitrice" di Nick Chiara che mi sopporta
ogni giiorno senza mai stancarsi della mia anormalità!!! =D
PPS .forse ne scriverò altre (probabilmente di diverso genere) quindi se avete dei consigli io sono qua!!
  
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