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Autore: Bluemask    28/09/2012    5 recensioni
L’amante di scorta.
No, nemmeno quello.
Sono un errore. Uno sbaglio. Una cosa che non doveva essere creata.
Una cosa che non doveva esistere.
Non mi merito la vita.
Forse è per questo che sono caduto.
Non merito di essere salvato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                                    «Gin a body meet a body
                                                                                                                                                                                                       Coming through the rye;
                                                                                                                                                                                                           Gin a body kiss a body
                                                                                                                                                                                                               Need a body cry? »
 
 
 
- Gin a body kiss a body, need a body cry?- mormoro, camminando lungo il marciapiede bagnato dalla pioggia di questa mattina, le mani infilate nelle tasche dei jeans neri e stretto nel cappotto.
- Se una persona bacia una persona, deve una persona piangere?- ripeto, con l’ombra di un sorriso amaro sul volto.
Ho letto da poco la poesia di Robert Burns, quel tipo scozzese. Sì, ha un senso tutto suo ed è molto interessante. Ma, se prendiamo quei due versi, il significato prende una strana piega.
Se una persona bacia una persona, deve una persona piangere?
Deve una persona soffrire, dopo un bacio?
Faccio una smorfia dolorosa, tremando leggermente per il freddo di una notte d’ottobre.
 
- Harry?-
Sento la sua voce chiamarmi, così mi giro ignorando il programma in televisione.
Preferisco far finta di non essere molto interessato a quello che vuole dirmi, anche se lo sono. Pendo terribilmente dalle sue labbra, in una maniera assurda.
- Che c’è, Lou?- rispondo, dopo averlo visto comparire dalla cucina.
- Ieri sera non hai fatto partire la lavastoviglie, io in cosa lo bevo ora il caffè?- sospira.
Scoppio a ridere, divertito dalla sua espressione.
- Lo sai che sei tu la donna di casa, non io. – gli ricordo ammiccando.
- Intendi forse dire che sarei tua moglie?- esclama ironico, incrociando le braccia al petto.
So benissimo che sta scherzando, ma non posso fare a meno di sorridere.
- Smettila di fare l’idiota.- roteo gli occhi, sbuffando, ma lui non da segni di cedimento.
- Quindi saresti mio marito? Ci siamo sposati davvero?- mi butta le braccia al collo, stringendosi a me.
Rido di nuovo, accarezzandogli i capelli.
- Certo, Boo. Non te lo ricordi?-
Lo sento ridere contro la mia felpa, il mio cuore perde qualche battito.
- E non mi lascerai mai?- chiede, alzando la testa. Incrocio i suoi occhi azzurri amati da milioni di persone. E anche da me, probabilmente.
- Mai. Te l’ho sempre detto, no?- mi mordo l’interno della guancia, sperando che non si fosse accorto del mio imbarazzo.
 
E invece mi hai lasciato tu, Louis.
Sono caduto nel burrone, senza che la tua mano mi abbia afferrato.
L’ultima mia salvezza eri tu.
Ma hai preferito vedermi cadere.
 
- Dove vai?- gli chiedo, osservandolo mentre si pettina i capelli allo specchio.
Non è vestito in una maniera particolarmente elegante, ma è sicuramente perfetto.
Lui guarda da diversi punti di vista la sua immagine riflessa.
- Sei bellissimo Lou, smettila di fissare il vetro e rispondimi. – sbuffo, sinceramente seccato.
- Sul serio?- domanda lui, mentre le sue labbra si distendono in un sorriso.
- Sul serio che?- inarco un sopracciglio.
- Sul serio pensi che sia bellissimo?-
Boccheggio a vuoto un paio di volte, prima di trovare la voce per rispondergli.
Sembra divertito.
- Certo che lo sei.- alzo le spalle, con fare distaccato. Spero di essergli sembrato abbastanza freddo.
- Grazie, comunque esco con El. - mi sorpassa, scendendo le scale, come se quello che avesse detto fosse normale.
Beh, ovvio che lo è. Lui non può sapere quanto stia in realtà soffrendo.
- Con... Eleanor?- mi mordicchio nervosamente  un labbro.
- Sì, andiamo a fare shopping o simili. Non ho voglia, ma è la mia ragazza e la amo, devo farlo per lei! Giusto?-
“Ma è la mia ragazza e la amo.”
Sento il cuore spezzarsi un’altra volta.
Si è rotto così tante volte che ormai ho perso il conto.
 
Oh, sicuramente non ti ama quanto io amo te, Tomlinson.
Non puoi capire neanche lontanamente i miei sentimenti.
Non li potrai mai capire.
Sospiro, quando sento una lacrima solitaria solcarmi la guancia.
 
- Tutto bene?-
Stiamo cenando; noi due, soli, nella nostra casa a Londra.
- Certo.- mento, continuando a mangiare.
- Ultimamente sei strano, Harry, che succede?- insiste lui.
Che succede?
Succede che sono un errore.
Un grandissimo errore.
- Niente Louis, davvero.- replico, sperando che smettesse.
Perché dovevo soffrire per un amore non corrisposto?
Migliaia di ragazze, lì fuori, farebbero la fila per stare con me. Con Harry Edward Styles.
Ma io voglio lui. Il mio migliore amico, il mio coinquilino e il mio compagno preferito della band.
Senza offesa, ragazzi.
- Sai che posso capire che ti succede solo guardandoti.- mi minaccia puntandomi la forchetta in faccia.
Quasi scoppio a ridere per l’assurdità di quelle parole.
Si sbaglia, si sbaglia di grosso.
Vorrei che capisse cosa mi succede, visto che non lo so nemmeno io.
O forse lo so?
- Vado a dormire,‘notte.- lo ignoro, alzandomi.
Mi segue, bloccandomi sulla porta della cucina. Mi prende le spalle, spingendomi verso il muro.
- Sul serio, Hazza. Che hai?-
È preoccupato, si vede benissimo.
Vorrei far sparire quel velo di tristezza dai suoi occhi. Lo vorrei davvero.
- Ti ho detto che non ho niente, lasciami in pace. – ringhio.
Lui si arrabbia ancora di più, costringendomi ad arretrare.
Ho la schiena appoggiata al muro bianco, il suo volto vicino pochi centimetri al mio, il suo respiro ansioso sulle mie labbra.
Sento il mio cuore battere all’impazzata quando lui si avvicina a me ancora di più.
Però, pochi attimi dopo, mi accorgo che non è il mio cuore.
È il suo.
 
Mi hai baciato per la prima volta in quella stanza, Louis.
Sono rimasto sorpreso da quel gesto folle, però ero anche incredibilmente felice.
Forse perché quello era tutto quello che volevo.
Tutto quello che voglio ancora adesso.
 
- Sono a casa, amore.- urla dal piano di sotto.
Incominciava a chiamarmi così da pochi mesi, ovviamente quando nessun altro poteva sentirci. Esclusi i ragazzi.
Non che il soprannome mi dia fastidio, tutt’altro.
Scendo di corsa le scale, con un sorriso pazzo stampato in volto.
Quando lo vedo scopro che anche lui ha il mio stesso sorriso.
Mi prende per i fianchi, assaggiando delicatamente la mia bocca, come io faccio con la sua; poi gli lascio dei piccoli baci sul collo, annusando il suo profumo.
Sa di cioccolata.
In tutto questo c’è una nota stonata, una fastidiosa nota stonata.
- Profumi anche di rose. – lo allontano da me, improvvisamente serio.
- E’ il profumo nuovo di Eleanor.- ammette, abbassando il capo.
Eleanor. Eleanor. Eleanor.
Non la sopporto più.
Non sopporto più la loro relazione.
Louis ama me, accidenti!
- Lo immaginavo.- sospiro, passandomi una mano tra i ricci.
Fa incredibilmente male sapere che, subito prima di venire a baciare me, fa la stessa cosa con lei.
Con la sua ragazza.
E io chi sono?
L’amante di scorta?
 
L’amante di scorta.
No, nemmeno quello.
Sono un errore. Uno sbaglio. Una cosa che non doveva essere creata.
Una cosa che non doveva esistere.
Non mi merito la vita.
Forse è per questo che sono caduto.
Non merito di essere salvato.
 
- Dove vai?- grida, dopo la nostra ennesima lite.
Continuavamo a litigare da quando aveva scritto quel maledetto tweet.
- E che ti importa? Faccio parte di una cazzata!- urlo di rimando, fuori di me.
- Se non avessi scritto quello la copertura sarebbe saltata, capisci? Avrebbero capito la nostra storia....-
E che capissero!
Che capissero, una buona volta, che stiamo realmente insieme.
Che siamo realmente innamorati.
- Ti prego, perdonami. Lo sai che lo faccio per noi, per la band. - continua.
- Ho bisogno di fare due passi.- mi limito a dire.
- Fa freddo fuori, Harry. È notte.-
- Non mi interessa. Ho bisogno d’aria. Vai dalla tua ragazza, se vuoi diverti.-
- Che cosa...?-
- Buona notte, Louis.- taglio corto, sbattendogli la porta in faccia, prima di correre sul marciapiede e piangere in silenzio.
Non ho voglia di prendere la mia macchina.
Voglio soltanto camminare.
 
Voglio soltanto camminare.
E infatti è quello che sto facendo.
Dopo aver ricevuto cinque chiamate da Louis spengo il cellulare.
Mi asciugo le ultime lacrime rimaste, appoggiandomi a un muro.
Piego la testa all’indietro, guardando la luna che silenziosa splende nel cielo nero.
- Gin a body kiss a body, need a body cry?- grido, a nessuno in particolare.
Mi lascio cadere per terra.
Non c’è Louis a tirarmi fuori da questo burrone.
Non c’è.
Altre lacrime scivolano fuori dalle mie palpebre chiuse.
Ho bisogno di piangere.
- Ehm, si sente? Mi vedete?-
Sorrido amaramente. Che succede ora? Sento anche la sua voce?
- Tieni dritta quella telecamera, accidenti Nialler, è una cosa seria!-
Alzo leggermente la testa.
Non me lo sto immaginando.
Sgrano gli occhi, quando vedo tutte le televisioni del negozio di fronte a me connettersi sullo stesso canale.
C’è lo stesso volto su tutti gli schermi.
Il suo volto.
- Louis!- esclamo, alzandomi di scatto e correndo dalla parte opposta della strada.
Mi spiaccico praticamente contro la vetrina, ricevendo occhiate dubbiose da parte dei rari passanti.
- Sei in onda, Tomlinson!- conferma qualcuno da fuori campo, sembra la voce di Zayn.
Il castano si illumina, respira profondamente e inizia a parlare.
- Okay, d’accordo. Ha-Harry? Harry, mi senti? Mi stai guardando? Spero di sì... sto facendo tutto questo per te. Non so dove sei, né come trovarti. E allora... allora, io...- balbetta qualcosa senza senso.
Sorrido dolcemente, allungando una mano come per volergli accarezzare una guancia.
- Oh mio dio, ma quello è Louis Tomlinson!- urla una ragazza, strattonandone un’altra.
Mi tiro il cappuccio sui ricci. E’ così buio che non mi hanno nemmeno riconosciuto.
- Per l’amor di Nando’s, Louis, fai questa cavolo di dichiarazione e andiamocene!- sbotta Niall, da dietro la telecamera, nervoso.
Dichiarazione?
Louis annuisce, rosso in viso.
- Larry esiste! Che ti dicevo io? - esulta la bionda accanto a me.
- Harry, è davvero difficile per me dirlo. E, credimi, preferirei confessartelo in un posto più... intimo... e non davanti a milioni di persone come adesso. Ma ho paura che tu posso commettere una qualunque stupidaggine che ti porti lontano da me, e io... Io, Harry, non posso perderti. Non voglio perderti.- i suoi occhi azzurri diventano lucidi, i miei verdi si riempiono di lacrime.
- Ho bisogno di te. Ti amo, okay? Ti amo. Lo deve sapere tutto il mondo, perché non c’è motivo di nasconderlo.- sorride, respirando profondamente per riuscire a continuare.
La sua voce trema, mi accorgo che la ragazza di prima si è commossa.
- Questi discorsi non sono da me, quindi... quindi, niente. Torna a casa, Styles. – conclude, sorridendo.
Il biondo sposta l’inquadratura e non mi meraviglio più di tanto quando vedo Eleanor battere le mani. Le abbiamo detto che noi due ci amavamo, ma avevamo bisogno di una copertura. Lei ha accettato per vedere felice Louis.
- Certo che torno a casa, Boo.- sussurro, piangendo di nuovo.
Solo che, questa volta, sono lacrime di gioia.
- Oddio ragazzi, via, in fretta!- ordina Liam, mentre un manager dietro di lui grida qualcosa.
Niall incomincia a correre, riprendendo se stesso.
- Il video finisce qui, siamo inseguiti da tutti i pezzi grossi perché quello che abbiamo fatto non lo avremmo dovuto fare ma era la cosa giusta. Larry esiste, non ho mai visto due ragazzi amarsi così tanto. Ve lo giuro!- sorride, spegnendo tutto.
“Quello che abbiamo fatto non lo avremmo dovuto fare” ?
Mi metto a ridere, buttando la testa all’indietro.
E’ ovvio che non potevano farlo, lo avevano vietato i manager.
Ma l’avevano fatto lo stesso. Louis lo aveva fatto lo stesso.
Per me.
Cammino velocemente verso ‘casa Stylinson’. Okay, in realtà sto correndo più veloce che posso.
Entro nell’appartamento, chiudendo piano la porta dietro di me.
Louis sta passeggiando nervosamente avanti e indietro nel soggiorno, con un’espressione seria in volto.
- Ehi. – lo saluto, imbarazzato, facendolo sobbalzare.
- Harry, stai bene.- mi abbraccia, io appoggio la testa sulla sua spalla.
- Certo che sto bene. Non ho fatto nessuna stupidaggine che mi ha portato lontano da te o simili.- sorrido. Lui ride, staccandosi da me e accarezzandomi i ricci.
- Hai visto il video? Dicono che la televisione fa sembrare più grasso, è vero?- fa una smorfia.
Questa volta rido io. Possibile che non riesca a rimanere serio?
Soffoca la mia risata con le proprie labbra, e io mi lascio guidare da quel bacio.
- Grazie per avermi aiutato ad alzarmi, a non cadere nel burrone.- sorrido, con la fronte appoggiata alla sua.
Mi guarda per pochi secondi interdetto, poi sorride anche lui.
- Uhm, credo che tu sia pazzo, Harry.- afferma subito dopo, divertito.
- Oh, è ovvio che lo sia. Di te, si intende. –
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 










 
 
Abbbbbbbbeelli c’:
Che ne pensate di questa nuova Larry?
Vi dico fin da subito una cosa:
L’inizio e lo svolgimento (?) della os *fino a dove Harry cade a terra, stanco della sua vita (?)* l’ho scritto in dieci minuti, la fine in due ore.
NON SAPEVO PIU’ CHE SCRIVERE, OKAY?
Okay.
Mi dispiaceva farla finire male (infatti all’inizio doveva finire in quel punto di Harry che cadeva e pensavo che non si sarebbe rialzato mai più *che tragico*) e quindi ci ho messo il lieto fine.
Contente? Io sì :3
Sinceramente la fine non mi convince molto (maaaaaa davvero? Che strano, eh!) però volevo farli finire in modo diabetico e mieloso (?) AHAH
Scusate, è la febbre che parla, non io.
E che dire altro, spero solo che vorrete recensire anche questa Larry c:
GRAAZIE a tutte le ragazze fantastiche che hanno recensito/messo tra le preferite/cose simili la mia prima Larry dell’altra volta.
Asdfghjknh che dolciose.
(?)
Il mio delirio è finito, e pensare che non mi sono nemmeno fumata le erbe che mi da ogni sera l’extracomunitario figo *anche chiamato Zayn*.
Bah, la vita.
Ho voluto iniziare con la poesia di Robert nonmiricordoilcognome perché mi piace. E’ affascinate, dico davvero.
- Gin a body kiss a body, need a body cry?-
Non so perché ve l’ho ditto, non vi interessa.
Ciusto? Ciusto.
Grazie a tutti, siete un pubblico magnifico v.v
 
  
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