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Stramba.
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Stramba. Lunatica. Svitata.
Ogni volta che mi vedono, ogni
volta che mi sentono.
Io sono la stramba.
Ma non vi siete visti, voi? Voi, che continuate a fare scherzi
cretini, voi, che con la vostra
“normalità” non inseguite i vostri sogni, non avete fiducia nelle vostre
fantasie. Voi, che prendete in giro chi invece cerca di guardare le cose in
modo diverso! Ma dobbiamo essere tutti fissati solo col Quidditch, in questa
scuola?!
E non appena qualcuno cambia,
non appena qualcuno esce da questi stupidi schemi… non appena qualcuno sogna… è
strambo. Bollato per sempre.
Lunatica. Si, così mi
chiamano. Luna, è il mio nome. Non
Lunatica! Lo volete capire che siete voi gli strambi?! Eh?! Voi siete gli sciocchi che continuate a prendere in giro
chi vuole vivere in mondo più interessante e vario! Voi!
Piango. Una volta tanto, piango,
davanti allo specchio di questo stupido bagno. Sembra che anche lui mi guardi e
dica “sei stramba”.
Oggi hanno preso in giro i miei
orecchini a forma di ravanello. Quelli che mi li regalò la mamma prima di
morire. Mi piacciono tanto, quegli orecchini… e poi me la fanno ricordare. Mi
sembra che una parte di lei mi sia ancora vicina.
Invece no, siccome sono strambi,
io sono stramba. Adesso è stramba una ragazza che vuole ricordare sua madre!? Eh?! Ditemelo, voi che siete “normali” !
Ditemelo, avanti!
Quando mi vedono tutti ridono o s’allontanano. Nessuno sa cosa provo io, quando non riesco a parlare con nessuno, quando devo fingere di fregarmene mentre mi sento esplodere dalla rabbia e dalla tristezza.
Già, perché nessuno vuole avere
a che fare con la “stramba”.
Lunatica è troppo svitata…
E’ tocca…
E’ rimbecillita…
Ogni mattina queste parole mi
arrivano come pugnalate nel petto. Come dei pezzi di ghiaccio. Ma io che ho
fatto di male? Io, che ho fatto a loro di male? Perché, perché devo stare male
se non ho nessuna colpa, a parte quella di nascere “stramba”.
Ma non mi capiscono.
E arriverà il momento, arriverà
il momento in cui chi mi ha saputo capire starà meglio di chi mi ha sempre
fatto soffrire. Capiranno che la vita non è solo essere dei perfetti “normali”
agli occhi degli altri. La vita è inseguire le proprie passioni, i propri
sogni, scoprire sempre di più.
Ora che ci penso mi fanno quasi
pena.
Chissà come deve essere
terribile vivere una vita fatta di schemi, di apparenze, di mode e di
“normalità”. Mettendo quel che pensano gli altri de noi prima dei nostri sogni.
Essere solo una squallida proiezione delle persone che gli altri vogliono che
siamo.
Sennò si è “strambi”.
Ma allora, chi è veramente
“strambo”? Loro o me?
Loro.
Perché vivere la vita nel modo
che più ci piace rappresenta la normalità, per me.
Ed il voler apparire più del
voler essere è essere “strambi”.
Ma loro non lo capiscono.
Ma un giorno, loro malgrado, lo
capiranno, e per loro sarà troppo tardi.
E fino a quel giorno, Luna
“Lunatica” Lovegood continuerà a vivere nel suo essere “stramba”, ignorando le
vostre perfide prese in giro.
Perché così non state prendendo
in giro me.
Così prendete in giro voi
stessi.
Ma, per voi, io resterò sempre e
solo la povera “stramba”.
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Ehm…. È stata scritta in un momento di depressione serale post-esami scritti, quindi non so se vi piacerà… spero di si!^^ Mi raccomando commentate anche per criticare! Ma recensite!^^