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Autore: Cheche    29/09/2012    3 recensioni
Inverno. La neve copre ogni cosa e il sole sta tramontando. Un vecchio è sulla via del ritorno verso la propria confortevole casa, quando vede due bambini vagabondare e allontanarsi dal villaggio, trascinandosi in mezzo al ghiaccio con aria smarrita. Dedica a loro qualche distratto pensiero.
[ Vecchio anonimo; Blue; Silver. ] [Flashfic, 251 parole. ]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blue, Silver
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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Premessa fondamentale: Mi raccomando a voi di leggere questa premessa prima di iniziare la lettura. Non perchè sia una fanfiction difficile, ma perchè ci sono cose che bisognerebbe sapere, per comprenderne il significato. Il POV (Point of Vision) è del Vecchio anonimo, abitante del villaggio davanti al quale Silver e Blue passano, dopo essere scappati dalla prigione a cui Mask of Ice li ha costretti. Dunque, chi ne parla non sa affatto cosa i due abbiamo passato. Il vecchio è abituato ad un noioso villaggio dove non succede mai nulla, dove i bambini ridono tutto il giorno e la vita scorre serena. Ho scritto questa flash mentre ascoltavo "Lo Schiaccianoci" di Tchaikowski.




Neve alta metri
 

 
La neve cade su di voi che marciate in silenzio. Nella vostra immaginazione, lo strato che ricopre il terreno è alto tre metri. Siete due bambini ed esagerate tutto.
Ditemi: perché due piccoletti infreddoliti come voi devono trascinarsi nella neve? Non avete una mamma e un papà? Come sopravvivranno due pulcini sperduti che considerano metri i meri centimetri?
Perché pensate solo a camminare e non giocate a palle di neve? Perché non prendete quella colazione frugale che vi trascinate come una soma e non la usate per creare un pupazzo di ghiaccio, un Signor Gelo che possa diventare vostro amico?
Perché intorno a voi si sta facendo buio e non tornate ancora a casa? Laggiù si intravedono le luci di un paesello. Voi procedete in direzione opposta. Le voci dei vostri coetanei e dei loro piccoli Pokémon si spengono lentamente: tra poco sarà ora di cena e del coprifuoco; tutti stanno rientrando a frotte nelle loro calde abitazioni per consumare lauti pasti. Perché non sembrate aver mai riso come fanno loro?
Camminate senza un lamento. La vita è dall’altra parte, mentre voi vi trascinate stancamente verso una selva oscura che sembra essere senza fine.
Tornate dai vostri genitori prima di cena, bambini. Farete preoccupare le vostre mamme e i vostri papà.
Io vado, piccoli. I miei famigliari mi aspettano per mangiare tutti assieme, raccolti attorno ad un tavolo come ogni sera. Tornate nelle vostre tane prima che sia notte; fidatevi delle parole di questo vecchio.
La serenità spetta ad ogni bambino.
 



Note finali: Ero indecisa se pubblicarla o no. La considero strana, fin troppo naturale, semplice. Non so bene come definirla... pur essendo Fanwriter, non è raro che manchino le parole. Penso capiate. Poteva essere pubblicata forse tra le Originali, ma perderebbe di significato, essendo basata sulla storia di Silver e Blue. Pensando al loro smarrimento, le ultime frasi potrebbero strapparci un sorriso amaro. Sono parole ignare. Tornate a casa prima di cena, o farete preoccupare mamma e papà. Per loro, potrebbero volerci anni prima di tornare a casa. In generale, spero di essere riuscita di permeare le domande distratte ed incoerenti del vecchio di una certa indifferenza. Lui alla fine rientrerà nella sua casa, senza più preoccuparsi di quei due bambini.
E' un delirio, scritto in poco tempo e da leggere in altrettanto poco tempo. Però mi piace. Spero che vi abbia lasciato qualcosa. Se le ha fatto, mi piacerebbe saperlo. Significherebbe molto per me! Grazie per aver letto fin qui!
  
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