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Autore: etoshina99    29/09/2012    1 recensioni
Sono passati giorni, settimane, mesi, anni da quando l'ho rivisto per l'ultima volta; ora è famoso, io sono una semplice studentessa; eravamo inseparabili, ma la fama ci ha diviso...
mi manchi, hai lasciato un vuoto dentro me, un niente incolmabile...
Genere: Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono ormai passati giorni, settimane, mesi, anni, dall’ultima volta che l’ho visto; eravamo inseparabili, ma la fama ci ha diviso.
 Ti sei lasciato cullare dal profumo dei fans, e mi hai scaricata, come un container ormai vuoto; mi hai abbandonata, lasciando la tua città, la tua famiglia, per dedicarti a una vita migliore, piena di privilegi. Da questo punto di vista sei stato fortunato, ma forse hai dimenticato qualcosa, che quattro anni fa valevo molto di più della tua voce, : la NOSTRA amicizia.
Mi chiamo Clelia Trocks, per gli amici Cley, ormai ho 19 anni e devo dare la maturità alla scuola alberghiera, che mi ritrovo a 20 km da casa; sono alta sul metro e sessantasette, ho i capelli cioccolato, gli occhi color nocciola e pratico equitazione da quando avevo 5 anni; amo i cavalli, sono tutta la mia vita, soprattutto da quando il mio migliore amico se né andato dall’Irlanda; già, Niall Horan ERA il mio migliore amico.
Praticamente siamo cresciuti insieme, stesso paese, stesso quartiere, stessa via, stessa bifamiliare… eravamo appiccicato 24 h su 24 per giocare spensierati, per iniziare a studiare le basi, per sostenerci a vicenda, per dare degli esami, per passare dei pomeriggi divertenti. D’estate, andavo con la sua famiglia, nella loro casa sulla costa; ci divertivamo come matti: ci rincorrevamo sulla spiaggia, costruivamo castelli di sabbia, ci bagnavamo  a vicenda,  CI DIVERTIVAMO INSIEME.
Trovavamo sempre un passatempo, non abbiamo passato un singolo secondo ad annoiarci, mai. Con lui la parola “ tranquillità” non esisteva, solo agitazione, scatenarsi e fare baldoria; i suoi si separarono, allora divenni la sua spalla, il suo muro del pianto. Lo consolavo come potevo, gli cucinavo sempre delle torte alla panna montata, le sue preferite, che lo facevano sempre sorridere da un orecchio all’altro.
Passai gli anni più belli della mia vita con lui, anni di spensieratezza, felicità assoluta, fino alla prima superiore. Poi tutto cambiò.
Un giorno decise di andarsene, lasciandomi senza neanche salutarmi, senza neanche un biglietto, una lettera dove diceva della sua partenza…
Rimasi tre settimane, con l’ansia nel petto, che invadeva il mio cuore ancora in vita… ma niente, né telefonate, né messaggi, niente di niente.
Dopo due mesi, smisi di preoccuparmi, per modo di dire, ripresi gli studi, e tra tre settimane darò la maturità.
Mi lasciò, sola, come una bambola di porcellana, fragile, debole, e ormai senza più un cuore, per sorridere, per amare.
 
I raggi del sole filtrano dalla finestra della mia camera, ampia e luminosa; mi alzo dal letto, sono circa le 10, oggi è domenica, quindi penso che andrò a fare un giro al parco con Silvy, la mia migliore amica…
- ciao mamma, ciao papà!- li salutai, fredda, impassibile come sempre
- ciao tesoro! Hai visto che bella giornata?-
- sì, vado a correre con Silvia, se non vi dispiace…-
- certo che non ci dispiace, è una brava ragazza proprio come te…-
- se, dalla a bere a nonno Pino questa!-
Adoravo nonno Pino, ma anche lui mi ha lasciato, circa quattro mesi fa…
- buona colazione tesoro, ni andiamo al lavoro- mi scocca un bacio sulla fronte- a dopo- un altro
- ciao a dopo, buona giornata tesoro- mi dice euforico papà
- ciao a stasera- rispondo, con il mio tono abituale
Adoro i miei, lavorano anche la domenica,  e questo lo detesto, soprattutto perché li ho costretti, visto che le rette scolastiche non sono economiche, mi sento un po’ in colpa, ma un filo di colpa non mi cambia la vita..
Mi infilo i jeans, la felpa di ciniglia verde, come la speranza che mi ha abbandonato, e calzo le mie nike bianche e verdi…
Esco, da sola, visto Silvy ha un battesimo, quindi arrivo al parco “dei cigni” lo chiamano, per il lago abitato da quei volatili, sul quale regna una leggenda:
“ Se un ragazzo si dichiara alla ragazza che ama più di sé stesso davanti a due cigni che, con i loro colli ,formano un cuore, sarà per sempre amore, sincero ed eterno
Balle, l’amore non esiste, e soprattutto non è eterno, né sincero.
Corro orai da un quarto d’ora, ma sono abituata a farmi cinque giri di sto parco, quindi continuo; mi ricordo di quando la scuola aveva organizzato la prima maratona cittadina: io e Niall ci allenavamo qui tutti i pomeriggi, fino allo stremo, fino a quando le nostre gambe diventavano deboli, così ci reggevamo a vicenda. La corsa la vinse lui, solo perché gli avevo concesso di vincere, cadendo apposta…
Lui era strafelice, io sulla luna per vederlo così felice; ora sarei felice solo a vederlo soffrire, come io ho sofferto dopo l’abbandono; lo so sono bastarda dentro e vendicativa, ma questa volta l’ha fatta grossa…
Corro, corro, ormai con i ricordi che riaffiorano, le lacrime che mi rigano il viso… me le asciugo subito e continuo a galoppare contro il venticello primaverile, che mi scompiglia i capelli, legati da una coda ormai disfatta…
Mi metto le cuffiette dell’ i-pod e continuo a correre, ma… sbam!
Dopo cinque millesimi di secondo mi ritrovo a terra, distesa come una fetta di pancetta appena tagliata…
Alzo il capo e noto che davanti a me ho un ragazzo, incappucciato, con i rayban sugli occhi, che mi porge una mano
- scusami, non guardavo dove mettevo i piedi… vieni-
Mi alzo con il suo aiuto
- no è colpa mia, non ti ho sentito arrivare, stavo ascoltando la musica ad un volume altissimo, scusami ancora-
Sto per partire, ma il ragazzo mi ferma per un braccio
- qual è il tuo nome?-
- piacere, Clelia- sorrido, e gli porgo una mano, che mi strige in un modo familiare… bah…
- e tu? Come ti chiami- domando incuriosita, inclinando un po’ la testa, come fa un cane quando sente un rumore a lui sconosciuto
- potresti saperlo-
- mi dispiace… io… noi non ci conosciamo-
- io penso di si- dice, anzi mugugna, sembra, triste… sorpreso
Si leva gli occhiali, e si abbassa il cappuccio
Il sangue mi si gela, il cuore perde infiniti battiti, alcune lacrime rigano la mia guancia destra, un’enorme amarezza riempie il mio cervello.
No, non poteva essere… NON LUI!!!!!!!
- ciao Cley- dice, quasi sussurrando, con voce tremante, come se ha paura, paura delle mie reazioni
- ciao- dico impassibile, quasi con l’intento di ignorarlo; ecco ancora! Mi sono ancora persa nell’oceano, nel mare caraibico che si ritrova come occhi e nel cespuglietto d’orato che si ritrova …
- sei cambiato vedo- sorrido, sono felice infondo del suo ritorno, gli scompiglio i capelli, ma lui non sembra condividere la felicità
- senti… ecco… io… a me… dispiace essermene andato così- singhiozza, piange, un pianto sincero, pieno di rimorsi…
- lo so, non ho mai smesso di credere in te, e hai realizzato il tuo sogno, sono felice per te… come va con la band??-
- abbiamo fatto un mese di pausa, dove ognuno tornava a casa propria, ne avevo bisogno, volevo vederti, ma avevo paura, paura che potessi essere arrabbiata con me, scusami, ti prego!- ormai non contiene più le sue lacrime, lo abbraccio, finalmente, abbraccio il mio migliore amico dopo mesi, anni…
- ti voglio bene, ti ho sempre voluto bene, molto più di un normale migliore amico, io ti ho sempre amata Cley, e mi sa che lo hai pure intutito- ridacchia… - già, l’ho sempre sperato…- mi tappo subito la bocca, ma che cazzo ho detto!!!!!!!!!! Ok sono rovinata!!!!!!
- cosa??!??! O__o”-
- ops! Scoperta… anche io, negli antri più profondi del mio cuore ti ho sempre amato, come un bimbo ama il suo pupazzo-
Ci stacchiamo, fisso il cielo: è il tramonto… stupendo, proprio com
- tramonto stupendo, proprio come te- sussurra; le sue parole sono sempre dolci, come quattro anni fa; non è cambiato dentro, è sempre rimasto Niall, il MIO Niall…
-posso fare una cosa? Una cosa che avrei dovuto fare moolto tempo fa…- abbassa il capo, come un alunno rassegnato davanti alla predica dell’insegnate
- fai quello che devi fare, mi fido ancora di te…-
Mi prende delicatamente il viso tra le mani, e un attimo prima che lo spazio tra noi sparisse, due cigni fecero un cuore; allora è destino che io trovi l’amore che mi serve per andare avanti, per combattere, in Niall.
SARÀ PER SEMPRE AMORE SINCERO, ETERNO…
Sorrido, e mi lascio cullare dalle sue forti braccia, protettive nei mie confronti come mai…
 
SPAZIO AUTRICE
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Ditemelo, vi supplico! * fa faccia da cane bastonato* :3
Alla prossima bellezze!
ETO99

  
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