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Autore: Dian87    14/06/2004    6 recensioni
Ancha a distanza di millenni non si possono capire i sentimenti
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Atemu, Seto Kaiba
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1- IL RITROVO

Scesi al tempio, mentre la mia veste sembrava facesse di tutto per non farmi correre. Incrociai la mia nutrice, che mi chiese dove stessi andando.

- Sento che il faraone è in pericolo, Widad, devo subito avvisarlo.- risposi, preoccupata di non arrivare in tempo.- è al tempio, vero?-

- Sì, mia regina, lui si trova al tempio, ma è stato sfidato, le porte saranno aperte solo quando lo scontro sarà finito. Lo sai che è vietato anche a te essere spettatrice allo scontro.-

- Widad, te ne prego, non chiamarmi "regina", sono ancora la ragazza che hai cresciuto e nulla potrà mai eliminarti dalla mia memoria e dal mio cuore e nulla potrà mai toglierti il mio affetto, sei stata come una madre per me da quando i vecchi faraoni sono morti lasciandomi sola a pochi giorni di vita. Ora scusami, ma temo di arrivare troppo tardi.-

- Che Iside sia con te, Nofertiri.- fu l’ultima cosa che mi disse, lasciandomi dopo passare.

- Anche con te.- le risposi e corsi di nuovo via.

Raggiunsi il tempio e vidi i due soldati di Yami davanti alle porte: quella era la volta decisiva in cui il faraone avrebbe sconfitto il mago ribelle. Come arrivai alla cima della scalinata le porte si aprirono e vidi il faraone, sebbene barcollante, uscire vivo.

- MIO FARAONE!- esclamai, raggiungendolo e sorreggendolo prima che cadesse al suolo.

- Nofertiri, mia regina,- mormorò.- abbiamo vinto lo scontro, ma mi sento così debole che dubito che il mio corpo sopravviverà oltre. Elimina questo gioco dal regno, mia regina, fallo in mio nome, questi due uomini ti sono testimoni.-

- Riposati, mio faraone, così recupererai le forze e potrai farlo tu.- ma, intanto, già le lacrime rigavano il mio viso.

- Non piangere, Nofertiri, il mio spirito ti seguirà sempre e sarà custodito nel Puzzle finché non ci rincontreremo.-

Il faraone Yami chiuse gli occhi e quel giorno piansi tutte le mie lacrime, promettendogli solennemente che avrei fatto ciò che mi aveva chiesto, ma un giorno nemmeno io riaprii gli occhi dopo un lungo sonno, ma non lo raggiunsi né il mio corpo fu portato nella Valle dei Re, dove giaceva quello del faraone.

 

Riaprii gli occhi e tossii a causa della polvere che mi era caduta addosso. Mi misi a sedere e mi guardai intorno, vedendo che ero in una vecchia cantina. Il Diadema che Yami mi aveva regalato tempo addietro mi mise a conoscenza di tutto ciò che dovevo sapere per sopravvivere in quel mondo nuovo. Uscii dalla cantina e mi ritrovai in una strada molto trafficata, ma sapevo tutto grazie a una simulazione del Diadema che avevo fatto poco prima di uscire, come quando ero la consorte del faraone. Raggiunsi un parco e vidi delle persone in maschera camminare lungo il sentiero, ma non era freddo sebbene fosse febbraio, quello era un anno davvero particolare, in quanto a temperature. Raggiunsi un belvedere e osservai l’orizzonte, come un tempo avevo fatto dal palazzo per salutare la gente che passava in strada prima di mescolarmi tra di loro per prendere il posto di una delle serve meritevoli che prendeva il mio posto, ingannando perfino il faraone, e un tempo egli mi avrebbe circondato le spalle con un braccio, stringendomi a sé, ma quel tempo era passato, ormai, e non poteva più tornare indietro, non l’avrei più rivisto vivo e me ne rammaricavo. Il paesaggio sul mare era molto bello e in un certo senso mi ricordava il sacro Nilo, il fiume che aveva sostenuto per tanto tempo il mondo in cui ero vissuta e su cui avevo regnato facendo del mio meglio e non potendo più assentarmi. Raggiunsi una vecchia altalena e cominciai a ondeggiarmi lentamente, ma sentii qualcuno che, con le mani più in alto delle mie, bloccava la catena e sentii le stesse mani lasciare la catena e stringermi le spalle, stringendomi contro di lui. Voltai la testa e lo vidi: il faraone era lì. Arrossii leggermente e mi alzai. Vedevo nei suoi occhi tutto ciò che aveva tenuto dentro di sé nei millenni senza potersi mai avvicinare a me nemmeno quando il suo spirito era entrato nel Puzzle.

- Mio faraone…- mormorai, con un filo di voce.

- Mia regina…- rispose lui, stringendomi contro di sé.- non sai quanto a lungo ti ho cercata.-

- E tu non sai quanto ho cercato di fare per mantenere vivo il tuo ricordo, non mi sono mai più risposata, per quello che vissi ancora nel nostro regno, per circa tre mesi ancora.-

- Mi ero sempre chiesto dov’eri finita, in tutti questi millenni.-

- E noi ci chiedevamo dov’eri finito tu, Yugi, se non mi sbaglio ci siamo dati appuntamento all’ingresso del parco. Ti ricordo che tra due ore hai una sfida.- disse una voce alle spalle del faraone.- E chi è questa bella ragazza?-

- Ciao, Jono-uchi, no, non mi sono dimenticato della sfida. Nofertiri, ti presento Jono-uchi, Honda e Anzu, sono gli amici di colui che ricostruito il Puzzle dopo tanto tempo, Yugi.-

- E anche i tuoi.- aggiunse il biondino, Jono-uchi.

- Chi sfida il faraone dopo che egli ha sconfitto lo stregone ribelle a costo della vita sua e del Regno d’Egitto?- chiese un’altra voce e mi voltai da un’altra parte.- Toh, allora è vero che sei tornata in vita, Nofertiri, dopo che ti ho così a lungo cercato, la mia cara sorellina minore.-

- Duathor, tu… non eri morta in quell’incendio? Non eri stata eliminata?- chiesi, sorpresa, vedendo come una versione di me stessa come sarei stata dopo cinque anni.

- Tsk, non sapevi che era solo una mossa per raggirare tutti? Mentre tu governavi il regno quando il tuo faraone è morto io ho cercato di scoprire il vero motivo per cui i maghi avevano perso il controllo dei mostri, ho avuto la risposta alla mia ricerca, la mia fatica è stata ripagata e ora posso controllarli perfettamente.-

Mia sorella materializzò un mostro, che era uno dei più potenti, e mi preparai a combattere, anch’io avevo con me dei mostri, quelli che aveva usato il faraone nel suo ultimo scontro e che ero riuscita a trasformare in carte per avere un ricordo del sovrano sempre con me.

- Non ti sfiderò ora, sorellina, ma vedremo come sarà lo scontro, se lui morirà di nuovo.-

Mia sorella richiamò il mostro e se ne allontanò.

- Avevi questo vestito lo stesso giorno dello scontro contro lo stregone malvagio.- ricordò Yami.- Ma questa volta non sarai costretta a correre per raggiungermi.- dopo si rivolse agli altri.- Andiamo, abbiamo una sfida che ci aspetta.-

 

N.d.Aki: per favore COMMENTATE!
N.d.Aki2: tra un po' aiuterì AlyDebby a inserire le loro fanfic, date almeno un'occhiata
  
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