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Autore: marcella92    29/09/2012    2 recensioni
Matrimonio tra Harry e Ginny in una one shot. l ore precedenti, come le hanno vissute i due ragazzi e i loro amici, i loro stati d'animo e le loro paure.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Salve! E' la prima volta che mi cimento con una One shot, quindi non siate troppo crudeli con me. Sinceramente non so neanche come sia uscita questa storia, ero al computer e mi è venuto una specie di lampo, pensando a come sarebbe stato il matrimonio tra Harry e Ginny, quindi, ecco il risultato. spero che vi piaccia, recensite, mi raccomando!

17 maggio 2002, ore 01.30: casa di Ron e Hermione
“Ginny, vuoi andare a dormire, si o no?”
Hermione non si smentiva mai, sempre energica fino alla fine.  Però ha ragione, Ginny avrebbe giàdovuto essere a dormire, ma non ci riusciva. Domani finalmente avrebbe passeggiato verso l’altare, verso Harry, verso la sua nuova vita, verso il suo futuro.
“Ti vuoi muovere? Domani sono io che ti devo truccare!” Insistette Hermione dall’alto delle scale di casa sua.
 In quel momento Ginny quasi invidiava la cognata che, finalmente, dopo tanto tempo, era riuscita a convolare con Ron, e che si stava godendo la meritata pace.  La ragazza ricordava ancora con un sorriso quel matrimonio, la buffa espressione di Ron al momento del si, le gote rosse di Hermione al momento del bacio…
Anche lei aveva sognato per molto tempo il suo matrimonio, fin da quando aveva dieci anni, da quel primo giorno al binario, quando aveva visto quel ragazzino magro, con una camicia di tre taglie più grandi, che chiedeva informazioni a sua madre. L’ultimo anno a Hogwarts era forse stato il peggiore però: il non avere notizie di lui, di Ron e di Hermione la uccideva, ogni giorno si svegliava pregando che fosse solo un brutto sogno, che Voldemort fosse morto, e che Harry fosse in sala comune ad aspettarla per scendere a colazione. Quando poi lo aveva visto tra le braccia di Hagrid, immobile, credeva che ogni frammento di anima se ne fosse andato. Tornando con la mente a quei ricordi, le scese una lacrima, che però andò via subito: doveva lasciare andare quei tremendi ricordi, e pensare solo al futuro radioso che la aspettava, al fianco dell’uomo che amava.
“Giuro che vengo a prenderti a forza!”
 
17 maggio 2002, ore 05.00: Grimmauld Place
“Harry, sei già sveglio amico?”
Un uomo alto e con una massa di capelli corvini accennò un movimento, stringendo tra le mani una tazza di caffè molto forte.
“Ehi, non è che hai cambiato idea, vero? Ricordati che Ginny è mia sorella!” disse Ron, con un tono tra il divertito e il minaccioso.
“No, no, non farmi parlare, potrei vomitare da un momento all’altro.” Replicò l’altro.
Ron guardò l’amico con un misto di divertimento e affetto: non lo aveva visto così spaventato neanche quando era andato a combattere contro Voldemort, un po’ di anni prima.
“Avanti, sono quasi le ei, mia madre sarà qui a momenti, poi deve tornare alla Tana. Ti consiglio di darti una mossa…fortuna che Ginny è l’ultima Weasley che si sposa, altrimenti a mia mamma verrebbe un infarto ad organizzare un altro matrimonio.”
Harry finalmente sorrise, lasciando andare un po’ della tensione, pensando che di lì a poche ore avrebbe finalmente coronato il suo sogno, sposare Ginny, che lo aveva accompagnato, con il suo calore, durante i tragici mesi della seconda ascesa di Voldemort. Era la speranza di rivedere la ragazza e di poter creare qualcosa insieme che gli aveva dato la forza di andare avanti, il pensiero di quei capelli rossi che guizzavano come le fiamme a riscaldarlo durante le notti in tenda…
“Ehi, Harry, credo di aver sentito un rumore, non vorrei che fosse già qui mia madre…”
“Oh miseriaccia!”
 
17 maggio 2002, ore 10.45: casa di Ron e Hermione
“Ginny, dai, esci di li, dobbiamo prepararci anche noi!” disse una sempre più infuriata Angelina, camminando avanti e indietro.
 “Si, Angelina ha ragione Jinnì, devi ancora preparati.” Aggiunse Fleur, cullando Dominique.
“Va bene, va bene, arrivo! Vi ricordo che il matrimonio è alle tre e mezzo, quindi fra quasi cinque ore: quanto credete ci metta  a infilarmi un vestito e un paio di scarpe?” chiese Ginny, uscendo di corsa dal bagno, dove invece si fiondò Angelina.
“Ricordati che devo anche truccarti, e poi…RON! Che diavolo ci fai qui?” chiese stupita Hermione, salendo le scale.
“Scusa amore, ho dimenticato i gemelli, giuro che non sbircio! Buongiorno signore!” disse entrando nella sua camera da letto, diventata una specie di atelier.
“Sorellina, sei ancora in pigiama?” chiese divertito, frugando in un cassetto.
“Ron, se non sparisci subito, ti affatturo! Vedete voi di essere puntuali, invece!” disse, crollando su una poltrona “Giuro che è l’ultima volta che mi sposo!”
 
17 maggio 2002, ore 13.00: Grimmauld Place
“Bene cari, siete pronti.” Disse la signora Weasley, con un ultimo colpo di bacchetta. “Adesso devo tornare alla Tana, raggiungetemi prima possibile c’è ancora qualche cosa da sistemare, e poi ci sono ancora degli ospiti da accogliere!”
“Mamma, calmati, abbiamo tutto sotto controllo, adesso mangiamo qualcosa e poi vi raggiungiamo, ok?” disse Ron, mentre Harry annuiva.
“Oh, d’accordo, ma muovetevi.” Detto questo, la donna sparì tra le fiamme verdi del caminetto.
I due ragazzi si accasciarono sul divano.
“Adesso capisco perché hai aspettato così tanto a sposare Ginny! Avevi paura di mia madre, ammettilo!” disse Ron.
“Ma neanche per sogno! Tua madre mi sta simpatica, molto, e le voglio bene, è che ogni tanto è un po’…”
“Nevrotica? Pazza? Furiosa? Scegli tu!” concluse l’amico ridendo.
Harry rispose al sorriso dell’amico “Giuro che questa è l’ultima volta che mi sposo!”
Ridendo, i due si alzarono.
“Allora, che vuoi mangiare?”
“Beh, non saprei…che ne dci di qualche salsiccia?”
“Perfetto…Kreacher!”
“Si padrone?”
“Puoi preparare qualche salsiccia per favore? Accompagnale con quello che vuoi tu!” disse Harry all’elfo.
“Come il padrone desidera signore.”
 
17 maggio 2002, ore 14.50: la Tana.

CUCINA
“Mi ero raccomandata che arrivassero in anticipo, Arthur, chissà cosa stanno combinando quei due scavezzacollo.”
“Molly, cara, non preoccuparti, vedrai, arriveranno presto!”

CAMERA DI GINNY
“Ecco, perfetto! Ora ti manca solo il velo! Sei bellissima Ginny.” Disse Hermione commossa.
“Sbagliato, mancano il velo e lo sposo!” disse Bill entrando, per controllare a che punto fossero.
“COSA??? Harry non è ancora arrivato? Fammi andare a controllare!” disse Ginny alzandosi, traballando sui tacchi.
“Ma che dici, li ho appena visti in, ehm, cucina con mamma!” disse George, spingendo da parte Bill.
“E’ la verità vero? Non mi stai prendendo in giro?”
“Non potrei mai sorellina, mai!”
La ragazza si risedette, più tranquilla, mentre i fratelli uscivano di corsa, sotto le minacce di Hermione.
“Uomini! Non sanno quanto è pericoloso parlare così ad una donna che sta per sposarsi!” disse la ragazza rientrando.
“Già…proprio vero.” Disse Ginny, guardandosi allo specchio.

17 maggio 2002, ore 15.25: la Tana
Le note della marcia nuziale si sparsero nell’aria, e Harry si voltò a guardare la porta da dove sarebbe uscita Ginny. La ragazza apparve, bellissima, nel suo abito bianco, preceduta da Hermione, che andò a mettersi accanto a Ron. Appena arrivò accanto a lui, Harry non resistette, e baciò la mano a Ginny, che gli sorrise.
Il prete cominciò a parlare ai  due giovani visibilmente emozionati.
“Siamo qui riuniti oggi per celebrare il matrimonio tra Harry James Potter e Ginevra Molly Weasley. Questi due giovani…” ma Harry si era già perso negli occhi di Ginny, color del cioccolato, e già stava sognando la loro vita, quando Ron gli diede una piccola gomitata, facendolo rinsavire.
“…e dunque, vuoi tu Harry prendere Ginny come tua legittima sposa, per amarla ed onorarla tutti i giorni della tua vita?” Harry prese la fede, la baciò, e la infilò alla mano tremante di Ginny “Si, lo voglio”
“E vuoi tu Ginny prendere Harry come tuo legittimo sposo, per amarlo ed onorarlo tutti i giorni della tua vita?” Anche Ginny baciò la fede e, con mano tremante per l’emozione, la infilò alla mano di Harry “Si, lo voglio.”
“Molto bene. Io vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.”
I due si sporsero, baciandosi dolcemente, mentre attorno a loro esplodevano gli applausi.
“Non sai da quanto tempo aspettavo questo momento!” sussurrò Ginny a Harry.
“Anche io lo aspettavo da molto tempo…non vedevo l’ora di infilarti quell’anello, rendendoti a tutti gli effetti mia per sempre.” Gli rispose Harry, baciandola con amore.
I due ragazzi poi si girarono, per andare ad accogliere i complimenti e le felicitazioni dei parenti, guardando ad una nuova vita, finalmente in pace, finalmente insieme.
  
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