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Autore: Sasamelove    29/09/2012    1 recensioni
Non avrei mai pensato che in un giorno di Settembre, un giorno come tanti altri avrei incontrato una persona che mi ha cambiato la vita...
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
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Una mattina di Settembre mi svegliai di colpo per colpa di un incubo. Quell' incubo mi aveva scosso, mi era sembrato fin troppo reale: i dettagli, i rumori, le sensazioni, ricordavo tutto. Così decisi di alzarmi per farmi una doccia per togliermi tutti i pensieri che in quel momento mi affollavano la mente. Dopo una bella doccia, mi asciugai e andai come sempre in camera mia e qui come ogni mattina, iniziò il mio dilemma del "cosa mi metto oggi per la scuola?" Dopo dieci minuti di riflessione scelsi gli abiti adatti e andai in cucina dove mangiai la mia solita barretta ai cereali con il mio buon succo d'arancia a parte.


"Dai che se no fai tardi a scuola!" urlò mia madre dalla cucina.
"Mi trucco e arrivo"
andai verso il bagno, presi il correttore e cercai di nascondere quelle tremende occhiaie sul mio viso; poi disegnai una sottile linea sulla palpebra superiore dell'occhio con la matita nera, e completai il tutto con una passata di mascara. Poi presi la cartella, gli occhiali da sole e uscii di casa.
Salii sul motorino e mi avvia verso scuola. Ormai arrivata a destinazione, mi fermai ad un semaforo rosso, attendendo che tornasse verde. Ad un tratto una moto mi piombò addosso facendomi cadere dal motorino. Mi alzai di scatto: sentii qualcuno mormorare qualcosa, ma ero piuttosto infuriata per sforzarmi di capire.  
"Ma sei idiota!?" - urlai verso la figura mascherata dal casco che mi era piombata contro. "Non ti hanno insegnato che la strada bisogna guardarla? Guarda che hai fatto! Il motorino è distrutto!"
"Tutto bene lì? Vuole che chiami un'ambulanza?" - mi chiese la figura ancora a me sconosciuta. Poi con un movimento fluido si tolse il casco.
"Sicura di non esserti fatta male? Dai ti porto in ospedale, per un controllo" mi disse.
 Restai a fissarlo a bocca aperta senza rispondere o cercare di capire quello che aveva detto. Tutte le mie attenzioni erano concentrate su quegli occhi profondi color cielo che mi avevano mandato la mia testa in tilt a tal punto di non capire nulla.
"Hei, tutto okay? Mi senti? "chiese lui preoccupato.
"Ehm, si, si scusa. Stavo solo pensando che (che sei incredibilmente bello) che arriverò tardi a scuola."mi resi conto che le mie parole uscivano tremendamente impacciate.
"Dove vai a scuola? Ti ci accompagno io!" disse.
L'offerta era talmente allettante e convincente che accettai. Non sapevo nulla di lui, ma aveva suscitato in me un qualcosa di misterioso e terribilmente affascinante.
"Vado al liceo che c'è più avanti sulla strada" dissi rispondendo alla domanda di prima " E comunque scusa del disturbo!" esclamai.
"Ma che disturbo e disturbo, dai non fare la preziosa con me" e mi mostrò un sorriso che mi fece accelerare il battito.
Salii sulla sua moto e parti veloce, mi sembrava quasi di volare via da questa realtà. Senza rendermene conto mi ritrovai aggrappata a lui. E mi chiedevo a cosa pensasse lui in questo preciso momento.
Dopo pochi minuti arrivammo a destinazione e scesi subito dalla moto. Vedendo la mia espressione "terrorizzata" si mise a ridere, una risata contaggiosa e alquanto carina che dentro di me ridevo, ma in quel momento volevo fare la seria.
"Cosa ridi? Io non ci trovo niente di divertente!" urlai.
"Ahahah ma dai un po' lo era!" mi risposte sorridendo. "Sono perdonato?" mi chiese.
"Mmm, ci penserò" risposi. "Beh, io ora devo entrare se no faccio tardi. Grazie del passaggio."  gli dissi facendo un leggero sorriso, prima sul mio viso e poi sul suo.
Mi voltai verso l' ingresso della scuola quando...
"Non ti dimentichi niente?" mi disse sorridendo.
"Cosa?" gli domandai.
"Sai com'è, abbiamo appena fatto un incidente, non credi che dovresti chiedermi i dati? Sai com'è, l'assicurazione, il rimborso, bla bla bla" mi risposte, grattandosi la nuca.
"Ahahah già che sbadata è vero!" esclamai facendo un sorriso. "Hai ragione, mi era proprio passato di mente", ormai la mia testa non ragionava più. Lo salutai con la mano, mi preso il braccio e mi domandò.
"A che ora finisci oggi? "
"Alle 13:00, ma cosa centra ora? gli risposi e in contemporanea gli domandai.
"Perfetto, allora alle 13:49 sarò qui davanti" mi rispose poi si avvicinò, mi baciò sulla guancia, e ripartì. Non avevo mai visto un ragazzo così bello


Questo è solo l'inzio, alla prossima
  
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