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Autore: ellemalfoy    30/09/2012    2 recensioni
Electra è la figlia di Blaise Zabini, ed ha perso sua madre...non parla molto, decisamente no, ma di sicuro ha i suoi pensieri, anche se nessuno se ne accorge...fino al momento in cui suo padre non le fa "un piccolo discorsetto", tutti pensano perfino che non sappia nemmeno sorridere.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ero una ragazza decisamente anormale.

Avevo la pelle mulatta, i capelli nerissimi, la statura era normale, il fisico snello e perfetto...gli occhi facevano paura a tutti, erano di un grigio chiarissimo.

Mio padre era Blaise Zabini, mia madre...bè, mia madre, Pansy Parkinson, è morta quando avevo sei anni, da allora io e mio padre ce ne siamo andati in America.

Adesso eravamo tornati in Inghilterra perché lui si era risposato con Daphne Greengrass, una sua vecchia compagna di scuola...

Quella là aveva tre figli. Vincenzo doveva frequentare il settimo anno, Dylan e Andros invece dovevano fare il sesto, erano tutti più grandi di me, io avrei dovuto fare il quinto.

Non parlavo mai, mangiavo poco, ero telepatica, usavo la telecinesi, sentivo meglio degli altri, vedevo meglio degli altri e nessuno, o quasi ne sapeva il perché.

Vampiro? No, semplicemente invece di saper utilizzare il 10 % del mio cervello ne utilizzavo il 15%, incredibile come quella piccola percentuale sconvolgesse la mia vita, solo io e papà sapevamo di tutto ciò, altrimenti sarei stata una specie di esperimento per i dottori di tutto il mondo.

Stavo origliando quello che si dicevano mio padre e Daphne...non avrei dovuto, però lo facevo lo stesso.

-Blaise, ascoltami...tua figlia ha bisogno di stimoli...non parla, non mangia, non comunica in alcun modo.-

-Daphne, lo so benissimo che ti sembrerà strana, ma lei è molto provata dalla morte di Pansy e non riesce ad assimilare che bisogna andare avanti.-

Stavo origliando talmente bene che non sentii nemmeno quando Vincenzo mi si avvicinò.

-Ehi, ciao piccola spiona.-

Sobbalzai e mi voltai arrabbiata, ma non dissi nulla, gli lanciai solo un'occhiataccia.

-Cosa dicono?-

Alzai le spalle indifferente.

-Dove andrai a scuola quest'anno, sempre in America?-

Scossi la testa e dissi piano -Hogwarts.-

-Sei triste? Insomma, non rivedrai più i tuoi amici.-

Scossi la testa, però non dissi nulla, non volevo parlare con nessuno, mi piaceva il silenzio.

Mi alzai e mi diressi in camera mia, fui raggiunta poco dopo da mio padre.

-Tesoro...dobbiamo parlare.-

Annuii e lui si sedette su una delle poltrone presenti, in quel modo decisamente ribelle che adoravo, mi ricordava quando scherzava con la mamma, alcuni dei pochi ricordi che avevo di quando la mamma gli era in braccio e io ero in braccio a lei papà era in quella stessa posizione.

-Tesoro...tu vuoi bene a papà, lo so...e so quanto volessi bene alla mamma, però devi capire che lei adesso se ne è andata, ma continua a sorvegliarci. Se ti vede sempre così triste, isolata si sente di sicuro in colpa, se fosse qua ti avrebbe giù costretta a fare una vita normale...capisci?-

Io annuii, sempre in silenzio.

A quel punto lui fece un respiro profondo, si vedeva quanto fosse frustrato.

-Electra...ti prego...-

Mi sporsi un po' verso di lui e annuii piano.

A quel punto papà scoppiò.

Si alzò velocemente dalla poltrona con la faccia trasfigurata dalla rabbia, la poltrona ricadde all'indietro, lui tirò un cuscino lontano per l'ira.

-Cazzo, dimmi qualche cosa! È da mesi che non mi parli! E sai cosa penso! Penso che tu sia diventata muta, nessuno ti sente parlare...cazzo, lo capisco che ti senti tradita e tutte quelle cose lì, ma smettila di fare questo, perché mi stai distruggendo...se ci tieni davvero a me, se mi vuoi bene, dimmi qualche cosa!-

Io abbassai il volto.

-Scusa papà...sei arrabbiato con me?-

Lui restò fermo per un attimo, poi di scatto mi abbracciò, sentivo le sue lacrime che mi bagnavano il viso unendosi alle mie.

-No...no, come ti verrebbe in mente principessa mia? Io non potrei mai essere arrabbiato con te.-

-Allora...allora non capisco, perché mi hai urlato tutte quelle cose?-

Lui scosse la testa e mi abbracciò ancora più forte, quasi non riuscivo a respirare.

-Perché mi manca dannatamente tanto tua madre...mi mancherà per sempre, non solo era mia moglie, ma anche la mia migliore amica...e tu le sei così simile che...non riesco a vederti così, mi sembra di avervi perso tutte e due in una sola volta.-

Quella sera a cena io non dissi nulla, come al solito, ma una differenza c'era...sorridevo, semplicemente sorridevo, e mio padre era felice così.


Ed eccomi con questa piccola ficci...non so se andrò avanti, per ora ho messo che è una One-Shot, ma poi si vedrà, tutto può cambiare nel tempo.
Elle Malfoy

   
 
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