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Autore: Nitrogooch    13/04/2007    1 recensioni
L'Oscurità sarà sempre presente in ognuno di noi. Ma con la forza di volontà possiamo sconfiggerla, sempre.
Genere: Drammatico, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti!

Pubblico il capitolo in ritardo purtroppo, ma non è colpa mia se mi sono ricoverato :(

Non vi affliggete, nulla di grave! Ora sono pronto per stupirvi!

Questo è l’penultimo capitolo, perciò non piangete se finirà presto XD Buona lettura ^^

Capitolo 6 - Xemnas, la pagherai!

Il Re era tornato.

Quando la situazione sembrava mettersi per il meglio, un’altra oscura figura fece la sua comparsa nella scena per rovinare tutto.

Malefica.

“Caro giovane” disse la vecchia strega riferita a Riku “sono venuta a prendere il riscatto”

Riku stava combattendo contro Phrixstoc, e si voltò. Il suo viso era terrorizzato, ma si riprese subito e si lanciò verso la strega.

“Non mi priverai dei miei amici un’altra volta!” urlò il giovane infuriato.

Nonostante fosse vecchia, Malefica evitava agilmente tutti i colpi di Riku.

Sora era confuso. Riku non poteva tradirlo di nuovo. Non era possibile ripetere un evento del genere.

Phrixstoc era riuscito a sconfiggere Pippo, che non poteva più contare sull’aiuto di Riku.

Sora si girò, e alla vista dell’amico a terra non comprese più nulla. Non ce la faceva più a combattere, a vedere i suoi amici morire. Basta, questa storia doveva finire.

Scaricò tutta la sua rabbia nel Keyblade, e colpendo varie volte il Nobody di Cristopher, lo mise al tappeto in pochi secondi.

Ma c’era ancora Larxene che comandava la scena. Nascosta e silenziosa, si recò dietro Axel, e lo bloccò.

“Lasciami, brutta arpia” esclamò il rosso.

“Neanche per sogno” affermò la giovane maligna.

Sora già stava per lanciarsi sulla donna, quando lei lo fermò.

“Sai che succederà se fai un altro passo” disse Larxen con perfidia.

“Non succederà nulla” dichiarò Axel. Aveva preso una decisione.

Un’aura strepitosa lo avvolse, e tutto intorno ai due diventava bollente. La ragazza non poteva più sostenerlo, ma oramai era troppo tardi. Tutta la sua furia la colpì, e lei non riuscì nemmeno a pronunciare un’esclamazione di dolore che venne disintegrata. Axel cadde a terra, sfinito.

“Non puoi abbandonarmi nuovamente” sussurrò Sora.

Si avvicinò al corpo dell’amico che non traspariva più nulla: delle lacrime solcavano il pulito viso di Sora. Tutto ad un tratto il compagno cominciò a pronunciare queste parole:

“Forse non sai quel che darei

perché tu sia felice

piangi lacrime di aria

lacrime invisibili

che solamente gli angeli

san portar via”

“Non dire questo, amico” disse Sora “tu non te ne andrai”

“Vorrei rinascere per te
e ricominciare insieme”

“Starai con me, tutto il tempo che vorrai” confermò Sora “ma non lasciarmi”

“Devo, Sora. Io già sono morto. Mi hanno risuscitato, e il mio compito è terminato”

Con un ultimo sforzo, con l’ultima scintilla di forza rimasta, guardò Sora, e portò la mano destra alla fronte.

“Addio, unico mio amico Roxas”

Detto ciò, il Nobody scomparve pian piano.

“Addio, Axel”

Una risata mascalzona risuonò nella stanza. Malefica era riuscita a conquistare il cuore di Riku.

“Ah ah ah! Ho nuovamente in pugno il vostro ‘amico’, se così lo vogliamo ancora definire” esclamò la strega.

“Ora chi vi salverà più?” aggiunse.

Era vero. Pippo era stato messo al tappeto, e Paperino aveva esaurito le forze.

Riku alzò lentamente il capo, evocò il suo Keyblade e si lanciò su Sora. Gareggiavano da anni insieme, per gioco, ma quella volta a Sora parve terribile come la prima, quando Malefica si era impossessata già una volta del suo corpo.

Lo bloccava, lo assediava, non gli lasciava un respiro.

Il Re Topolino, che era sempre stato dietro alle quinte, si diresse verso la maga.

“Finiscila subito con questa farsa” disse il Re “sappiamo entrambi che posso annientarti da un momento all’altro”

“Annientarmi? Un tappo come te? Vediamo!” disse Malefica, cominciando a lanciare una magia. Non ebbe il tempo di completarla che si trovò trafitta da un Keyblade nero, dall’impungatura larga.

Riku non li aveva traditi.

“C’era bisogno di farci fare tutta questa scena?” disse Sora sollevato.

“Era necessario” disse Riku leggermente impacciato “ora pensiamo al capo”

Sora, Riku e il Re andarono verso la grande porta che era chiusa da un lucchetto. Sora aveva tentato di aprirlo, ma era solo leggermente scosso”

“Tre Keyblade sono meglio di uno” disse Sora.

“Proviamoci!” affermò Riku.

Tutti e tre, i migliori combattenti con la chiave, alzarono la loro arma puntandola verso il catenaccio. Tre luci si diressero verso il lucchetto, che avvolto da tutta quell’energia, cadde in meno di un secondo.

  
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