Emma e Regina corrono. Entrmbe hanno ricevuto una terribile chiamata dall'ospedale.
Devono fare in fretta, prima che sia troppo tardi.

Il dottor Whale crede che io sia morto.
Non ha capito che invece la mia è solo una morte apparente. La mela avvelenata sta facendo effetto. Il mio corpo sembra senza vita mentre la mia mente è ancora intatta..
Semplicemente adesso sono intrappolato dentro me stesso senza alcuna via di fuga.
Esattamente come Biancaneve ventotto anni fa. Ma come lei venne salvata da James anche io verrò salvato da qualcuno.
Emma, la mia mamma. Lei è l'unica in grado di farlo, come è l'unica che può rompere la maledizione ridando a tutti la memoria e il lieto fine.
Ce la farà, so che è così.
Io credo in lei, anche se lei non ha fiducia in ciò che le dico.
Del resto l'eroe non crede mai alla storia all'inizio, altrimenti che storia sarebbe?
Una storia noiosa, che non andrebbe nemmeno raccontata in nessun libro di fiabe perchè annoierebbe i bambini. L'eroe deve sempre affrontare delle difficoltà lungo il suo percorso.
Emma voleva andarsene perchè credeva fosse il meglio per me.
Aveva torto.
A quanto pare non ha ancora capito che da quando lei è qui la mia vita è migliorata, adesso sono felice. So che c'è qualcuno che mi vuole bene per davvero.
E la cosa più bella è che quel qualcuno è la mia mamma.

Due donne corrono su per le scale. Emma e Regina.
Ad accoglierle ci sono la Madre Superiora e il Dottor Whale. Dicono che sono arrivate in ritardo. Che il ragazzino non ce l'ha fatta.
Regina piange e soffoca i suoi "no" nei singhiozzi.
Emma reprime il suo dolore in sospiri e lacrime.
Henry lo sa, ha sentito tutto, ma non può fare nulla per consolarle.

No! Il dottore si sbaglia! ...Non dovete crederci... Non sono morto! ...La maledizione può ancora essere rotta!... No, non piangete... Vi prego... Mi dispiace... Io... Io non volevo farvi soffrire... Volevo solo che Emma mi credese... Volevo riunire la mia famiglia...Smettetela con questi singhiozzi...

Sente dei passi silenziosi che si avvicinano.
Un singhiozzo di dolore.
Una mano delicata gli scosta la frangetta dalla fronte, come fosse una carezza.
La persona si china su di lui e le sue lacrime gli finiscono sul suo viso, adesso è come se entrambi avessero pianto.
Un sussurro.
- Ti voglio bene Henry -

Anche io, mamma.

Emma si chinò sul ragazzino per dargli un ultimo bacio d'addio.

SPAZIO DELL' AUTRICE

Volevo scrivere qualcosa per festeggiare l'arrivo della seconda stagione ^^
Che bello, sono mesi che aspetto questo momento!
Comunque, tornando alla fic., spero vi sia piaciuta.
Regina diceva che mangiando la mela il tuo corpo diventava una prigione per la tua mente per l' eternità così mi sono lasciata ispirare....
Ringrazio tutti i miei lettori silenziosi e quelli che mi lasceranno una recensione.
A presto

Laura