" ... Alessandro sarà clemente". Finì così il mio discorso uscendo dalla tenda con lo sguardo dei miei compagni lasciato ormai alle spalle. Dopo essere salito su Bucefalo mi diressi nella foresta dove io ed Efe ci allenavamo con una specie di spaventa passeri o l'uno contro l'altro. Iniziai a sferrare colpi a caso senza pensare, finchè non lo colpì alla spalle che si giró di scatto dandomi una forte botta al collo che mi fece cadere a terra dolorante. Nel pieno del dolore sentì una risata limpida invadere l'aria. "Certo che come guerriero fai proprio pena ahahahaha" mi giunse subito all'orecchio la sensibilità di Efestione. " Che gentilezza Efe, ho sempre saputo che eri dotato di una gentilezza sovrumana"dissi con sarcasmo tagliente. Mi rialzai dolorante massaggiandomi il sedere che era messo peggio del collo. "Se vuoi ti aiuto io" disse con uno strano tono nella voce. Non feci in tempo a chiedere cosa intendesse che velocemente spostó le mie mani che furono sostituite dalle sue sul mio sedere. "Che dia-volo sti fa-cendo" dissi balbettando imbarazzato, tutto rosso in viso. "Io volevo solo continuare il discorso di ieri, avevi detto che mi amavi. Ripetilo" disse mettendosi davanti a me contendono il bacino con le braccia e avvicinandomi sempre di più a lui Ero girato e non ho sentito la sua ultima esalazione del mio nome. Mi metto a piangere la tua morte e mentre mi trascinano via dal tuo corpo esanime riesco solo a pensare che il discorso rimarà per sempre chiudo nel mio cuore che solo lui poteva aprire.