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Autore: AllyJacksonBeLIEver    30/09/2012    2 recensioni
Ciao a tutti! Eccovi una delle mie solite chicche che vi farà andare il cibo di traverso. Siamo a Lecce. Una vacanza di due giorni coi miei genitori ed i miei zii...
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutto EFP, vogliamo cominciare? Benissimo, diamoci una mossa senza dilungarci troppo... VIA!
Allora, proprio oggi sono tornata dalla famosa vacanza di due giorni a Lecce, graziosa città pugliese. Quando sono tornata non riuscivo a credere di esserlo tutta intera e con ancora tutte le rotelle quasi a posto. Tutto è iniziato Venerdì; ero a scuola e ho mandato un messaggio a mia madre dicendole di venirmi a a prendere (i piani erano che all' uscita da scuola mi sarei messa direttamente in macchina e sarei partita) ma ho deciso di alzare le chiappette dalla sedia in anticipo, precisamente alle 11. Entra la bidella in classe e dice: "Scendi". Io recepisco il messaggio e me ne esco dall'aula come una pezza da piedi (avevo addosso un' influenza così orrbile da non augurare al peggiore dei nemici). Scendo a piedi i 2 piani che sembrano 3 (un fottutissimo ascensore no!?) e mi spezzo le gambe e la schiena come una bestia da soma, poi arrivo nel corridoio, mio padre firma il permesso e finalmente posso considerarmi fuori pericolo. Nelle successive 2 ore non è successo niente di sconcertante, eccetto qualche urlo che buttava mia madre dal piano di sopra. Finalmente ci mettiamo in macchina e partiamo. Sembra che le cose stiano procedendo per il verso giusto, quand'ecco che mia madre si ricorda di aver lasciato a casa qualcosa di estremamente importante. Subito. Inversione di marcia e ciao ciao partenza.( volevo precisare che, oltre a questa volta, mio padre aveva fatto avanti e dietro da casa altre 50 volte per vari motivi) detto questo, vi lascio immaginare la faccia del portiere che lo vedeva entrare ed uscire come un pazzo imbestialito continuamente... E ci mettiamo in viaggio. Io dormo per quasi tutto il tragitto, ma, mentre sognavo di andare in America, ecco che mia madre starnutisce come un essere indefinibile ed io mi sveglio di soprassalto. Grazie mamma.  Comunque ottimo tempismo, perchè eravamo arrivati. Entriamo nel nostro albergo e ci danno la chiave. Stanza 415. Vabbene. Saliamo al quarto piano ed entriamo in una stanza che era poco più grande di un armadio per le scope. Essendo abituata alle lande desolate delle camere di casa mia, non potevano assoulutamente pretendere che io dormissi in 5 metri quadri. Così mi sono categoricamente rifiutata di dormire in quella caverna da yeti. Ci danno un altra chiave ed una stanza quadrupla, finalmente all' altezza delle mie esigenze. Disfiamo le valigie e ci riposiamo un pò. I miei devono andare a fare un servizio da un legale, e mi lasciano nell'albergo come un pacco postale. Poco male, io me ne sto sul letto a guardare RTL 102.5. Verso le sette, scendo nella hall, tutta vestita elegante. C'era un gruppo di 4 idioti matricolati che non facevano altro che guardarmi. Mentre stavo per sbattere una mazza in testa a ciascuno, arrivano i miei e io monto in macchina. Dopo una bella cena, ci andiamo a fare un giro e prendiamo un gelato. Ci sediamo su delle panchine e cominciamo ad osservare il passeggio: sembrava il fiume Lete che traghettava le anime dannate dall' altro lato della sponda. Ce ne fosse stato uno che si poteva guardare! Finchè non passa una signora che ha catturato particolarmente la nostra attenzione: Faccia da chiavica, grossa come  Obelix, tutta vestita di nero con la gonna brillantinata e le scarpe rosse lucide da tennis. Porta una borsettina dal colore incerto e cammina gongolando. "Che fauna che c'è oggi" dico io. Mentre io e mia madre, seguite da mio padre, camminiamo in un vicolo, vediamo passare questo personaggio: Un vecchio pazzo che scappa per la strada con la faccia dipinta da clown e con in testa un cappello fatto di palloncini. ... ... ... !?! ... No vabbè... Non sta succedento veramente... non ci credo ... Bhè, scoppiamo a ridere che non avete idea. Io sono rimasta scioccata, potevano essere le 10 di sera e questo spostato scappava con un cappello fatto di palloncini... Mah...
Comunque poi ce ne torniamo in hotel e andiamo a dormire. Quel cacchio di letto del cavolo era così duro che si poteva usare come un tagliere e facevo prima a mettermi sotto la testa due lastre di marmo come cuscini. Ma poi non so grazie a quale miracolo di San Gennaro sono riuscita a prender sonno. Ma per poco. Dovete sapere che a mio padre, quando va a dormire fuori, la notte vengono strani attacchi di nervosismo e di panico: ovvero, si alza, cammina per la stanza, mangia, beve, suda si lamenta, si rannicchia su mia madre e non fa dormire. Tanto che mia madre per farlo smettere minaccia di mandarlo a fare lì e cacciarlo fuori dalla stanza, perchè è davvero insopportabile. Poi la mattina seguente, tutto a posto, come se niente fosse, sorridente e allegro ha anche il coraggio caprino di chiedere "Avete dormito bene?" Mamma mia... Farebbe imbestialire anche il più tranquillo dei vescovi del papato. Comunque c'è un altro dettaglio che dovreste sapere sul suo conto...
  
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