Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: FrozenShiver    30/09/2012    1 recensioni
I loro cuori presero a battere all’unisono, i loro respiri, appena percettibili, erano quasi uno solo, le loro menti erano in quell’istante nello stesso posto felice. E ci sarebbero rimaste ancora a lungo.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ATTENZIONE: Questa Storia è scritta dal punto di vista di due personaggi.

-POV SIRIUS-
Anche quell’estate stava finalmente per terminare.
Sirius ascoltava distrattamente ciò che i membri dell’Ordine riferivano in una di quelle infinite riunioni che, da qualche mese, si facevano sempre più lunghe e stancanti.
Ma quel giorno era diverso, perché di lì a pochi minuti avrebbe rivisto finalmente il suo adorato figlioccio Harry!
Mentre Snape straparlava di qualcosa riguardo Lord Voldemort, la porta dell’appartamento si aprì e la voce di Molly fece fermare il cuore di Sirius per lunghi istanti.

-POV HARRY-
La casa in cui Harry era stato praticamente costretto ad entrare, era buia e terribilmente sporca.
Il ragazzo camminò piano, cercando di raggiungere l'unica porta che i suoi occhi riuscivano a distinguere,stava per  toccarla quando essa si aprì e ne uscì una donna graziosa e possente, dagli splendidi capelli rossastri.
- Harry! caro!- il ragazzo non ebbe neanche il tempo di rispondere che si ritrovò stritolato tra le braccia di Molly.
-si .. signora ..We..asley ... - riuscì a dire, tra un respiro affannato e l'altro - cosa ci fa lei qua? - aggiunse, infine, quando riuscì a liberarsi da quella stretta mortale.

-POV SIRIUS-
Non appena la riunione terminò, Sirius si precipitò fuori dalla stanza, per svelare l’identità dell’ospite sconosciuto, sperando con il cuore in gola, che fosse il tanto atteso Harry.
Si fece largo tra le smancerie di Molly e tra i suoi compagni, fino a trovarsi di fronte ad un giovane confuso ma sorridente.
.Harry Potter!- esclamò, radioso, allargando le braccia in segno di invito.
Aveva aspettato quel momento per tanto tempo e ,finalmente, poteva goderselo a pieno: nessuno li avrebbe separati fino alla fine dell’estate.

-POV HARRY-
Quando la voce del Black arrivò alle orecchie di Harry, il ragazzo non poté fare a meno di aprirsi in un sorriso di pura gioia.
- Sirius! - esclamò ad alta voce gettandosi al collo del padrino  per stringersi contro di lui.
Avrebbe voluto dire tantissime cose, ma era davvero troppo emozionato per parlare.
Si ritrovò a sorridere come un deficiente, con le lacrime agli occhi e l'odore dell'altro nei polmoni.
In quel momento tutta la stanchezza e la preoccupazione erano sparite, lasciando libero il posto alla felicità di quegli istanti.

-POV SIRIUS-
Sirius ridacchiò, stringendo il ragazzo a sé .
– mi sei mancato,figliolo-  esclamò, sorridendo ed accarezzando la testa del giovane –vieni – aggiunse poi – è quasi ora di cena, devi raccontarmi tutto quello che è successo fino ad ora- terminò, spostandosi verso la cucina e lasciando intendere agli altri che non voleva essere disturbato mentre chiacchierava con il suo Harry.
Una volta arrivato nella cucina (buia e sporca come il resto della casa) prese una sedie e vi si accomodò, invitando l’altro ad imitarlo.

-POV HARRY-
Harry gettò una lieve occhiata alle sue spalle, per poi dirigersi al grande tavolo di mogano nero, chiudendosi la porta alle spalle.
-mi sei mancato- disse , sorridendo timidamente, quando fu seduto di fronte al vecchio uomo.
Il ragazzo era così eccitato e contento che non poté fare a meno di sparare domande a raffica, senza quasi prendere fiato:
-cosa hai fatto tutto questo tempo? Sei stato qui? Chi sono tutte quelle persone? Perché sono qui? Perché non mi hanno espulso?-
aveva il fiatone, la testa gli stava scoppiando e lo sguardo penetrava negli occhi dell’altro con la decisione di chi voleva delle risposte serie.

-POV SIRIUS-
-Hey! Hey! Hey! -Disse alzando le mani per calmare il ragazzo, prese fiato e poi scoppiò in una risata simile ad un latrato.
-Dammi almeno il tempo di rispondere!- Si sedette e il sorriso gli si cancellò dal volto pensando alle risposte che avrebbe dovuto dare…
- Harry, questo è il numero 12 di Grimmauld Place: la vecchia casa dei miei genitori, quest'estate non ho potuto fare molto se non stare chiuso qui dentro e prendermi cura di Fiero... Alisecco. Quelle persone, Harrry, sono membri dell'Ordine della Fenice, come me e come lo erano tuo padre e tua madre. Questo posto è il quartier generale dell'Ordine. Ancora non sappiamo perchè Silente non ti abbia espulso … -sospirò tristemente - per ora aspettiamo.- Finì la frase in tono grave, carico d’ansia.

-POV HARRY-
il ragazzo sospirò,spostando lo sguardo dal volto del padrino alle sue mani.
Si sentì infinitamente piccolo, colpevole, infantile, stanco.
Sospirò nuovamente, appiattendosi leggermente verso il tavolo – Sirius … - sussurrò a bassa voce, quasi temendo che qualcuno potesse strapparli da quel momento così speciale – tu.. tu mi credi? – chiese, senza staccare lo sguardo dalle sue mani .

-POV SIRIUS-
Sirius rimase sconcertato e leggermente irritato dalla domanda del ragazzo: come poteva avere dubbi su di lui?
- Harry … - disse, cercando di restare calmo –  ti rendi conto di quel che mi hai chiesto? Come fai ad avere dei dubbi? -
l’uomo si rabbuiò – e comunque si, ti credo-  aggiunse, sospirando e squotendo la testa lievemente.

-POV HARRY-
Harry si irrigidì, abbassando nuovamente lo sguardo.
si sentì ancora più  stupido: come aveva potuto anche lontanamente pensare di non avere il suo padrino a coprirgli le spalle?
- sc..scusa ... - biascicò, alzandosi per andare a mettersi davanti la finestra, fissando il nulla.
si accorse solo in quel momento di quanto profondamente lo stesse devastando quella guerra: in circostanze diverse, non avrebbe mai dubitato di Sirius.
Sospirò, poggiando la tesa contro il vetro coperto da polvere e ricordi abbandonati negli anni.
La sua mente si allontanò, non sapeva dove fosse andata a finire, forse era al processo che avrebbe dovuto affrontare di li a poco, o forse era ad Hogwarts.
- non possono espellermi Sirius!- sussurrò – quella è la mia casa …. - continuò, terrorizzato all’idea di non poter più tornare.


-POV SIRIUS-
vide il figlioccio così rattristato che si risentì subito di quel che aveva detto e gli si avvicinò piano, posandogli una mano sulla spalla.
Sospirò.
- Harry … - disse, con voce dolce e ferma – vedi di far entrare in quella tua testa dura che io sarà sempre dalla tua parte, anche se dovessi avere torto.-
sorrise lievemente, come per incoraggiarlo, poi continuò - inoltre, hai usato la magia solo per autodifesa, non possono espellerti per questo, il Ministero fa sempre delle eccezioni in questi casi, Harry, non preoccuparti-  continuò, costringendo il ragazzo a voltarsi.
- Hey! – esclamò sorridendo dolcemente – vieni qui – disse, stringendo nuovamente a se il figlioccio –vedrai che Silente sistemerà tutto-

-POV HARRY-
sospirò affranto, trovandosi tra le braccia del padrino, incapace di trattenere tutta la rabbia che aveva in corpo.
Rabbia che, non appena il nome di Silente arrivò alle orecchie del giovane, esplose con forza, facendolo staccare da quell’abbraccio così consolante.
-Silente?! – sbottò, rompendo il silenzio irreale che aleggiava nella stanza fino a pochi istanti prima – Silente è sparito! – urlò, furioso.
-E’ sparito! – ripeté, scandendo bene l’ultima parola – come tutti all’inizio dell’estate!-
Harry era fuori di se.
come avevano potuto lasciarlo da solo dai suoi zii infernali?!
come avevano potuto che i dissennatori lo inseguissero fin nel mondo babbano?
come avevano potuto non curarsi di lui con Voldemort a piede libero?!?!
-neanche una lettera!-disse ancora, abbassando la voce - non una... - le sue parole erano gelide e taglienti, quasi sussurrate - nessuno.- terminò, in un sospiro.

-POV SIRIUS-
Notando tale rabbia nello sguardo del figlioccio si sentì terribilmente male ripensando agli ordini di Silente.
- Harry.. avrei voluto.. te lo giuro.. -Disse quasi in un sussurro.  -Ma Silente ci ha proibito di scriverti o di avere contatti con te. - Si scusò. -Mi dispiace, Harry. Avrei voluto, davvero...
-
Sentiva un peso enorme sul cuore, sentiva l’aria che diventava pesante, sentiva gli occhi inumidirsi, mentre Harry si voltava per rispondergli.
Sirius non voleva litigare, era così stanco di lottare con tutto e tutti, che avrebbe voluto dormire per anni.
Ma aveva dei doveri.
- Harry, ti prego … - provò a dire, ma il ragazzo lo interruppe.

-POV HARRY-
-non dire... - iniziò in ragazzo immobile, fissando il vuoto -che.. ti.. dispiace - disse, sibilando.
in quel momento, aveva solo voglia di sfogarsi.
non sapeva con chi ce l'avesse in realtà.
voleva solo urlare e ferire qualcuno.

distruggere qualcuno. annientarlo psicologicamente.
si sarebbe odiato, una volta finita la rabbia, ma in quel momento non gli interessava.
- mi hai sempre scritto - ricominciò, puntando il suo sguardo glaciale negli occhi del padrino-  anche quando ti volevano morto... hai sempre trovato un modo - senti un fremito lungo la schiena - e adesso nulla... sai quante notti insonni ho passato, aspettando un qualsiasi segno da qualcuno di voi?! sai quanto ci ho sperato e quanto sono stato male per questo?! riesci ad immaginarlo anche minimamente?!- urlò, con i lcorpo in fiamme.

-POV SIRIUS-
A Black sembrò di cadere nel vuoto, entrando a contatto con lo sguardo tagliente di Harry.

Colpito nel profondo ridusse gli occhi a due fessure -E tu sai quante notti ho cercato di svignarmela sotto gli occhi di Kingsley, di Remus e di Silente soprattutto? – Sentiva la rabbia salire di pari passo ai “toni soavi” del figlioccio.
-Ti sembra che abbia sofferto solo tu? Beh allora ti sbagli, Harry!- Marcò il nome con profondo disprezzo e sarcasmo. Non avrebbe mai pensato di doversi rivolgere in quel modo al figlioccio, ma era pur sempre il suo tutore ed Harry doveva imparare a stare al suo posto qualche volta.

-POV HARRY-
Harry rimase leggermente stranito dalla risposta di Sirius: non gli aveva mai urlato contro.
ma si riprese subito, aveva bisogno di litigare per una volta! voleva qualcuno che nonlo trattasse come se fosse  fatto di porcellana.
-beh! –urlò - forse non ci hai provato abbastanza! –sibilò- forse eri troppo impegnato a bere per scrivermi! -l'ultima frase uscì dalla sua bocca con più cattiveria di quanto avrebbe voluto.
"Harry dove sei finito?" pensò, prima di scuotersi e tornare alla discussione col padrino.

-POV SIRIUS-
- Bere?!? -  urlò Sirius sconcertato.
il suo labbro superiore si sollevò leggermente, quasi in un ringhio.
 Stanco ormai della discussione e di come stava andando, si sedette e si mise le mani tra i capelli.
-Lascia sta
re, Harry. Non so più come spiegartelo. Dopo tutto questo tempo il quale ho cercato di fare di tutto per te, non credo che infine ti importi più di tanto.- disse, abbandonando il tono severo e tornando calmo – mi chiedo solo dov’è che ho sbagliato … credevo fosse palese quanto io tenga a te, ma evidentemente mi sbagliavo. – terminò, in un sospiro.

-POV HARRY-
Finalmente il ragazzo comprese la gravità di ciò che aveva fatto.

come aveva anche potuto lontanamente pensare che la colpa fosse di Sirius? lui che, con i dissennatori alle calca
gna lo aveva aiutato a superare il torneo tre maghi? lui che non lo aveva MAI abbandonato, lui che ... lui che ora sedeva triste e docile poco più avanti.
-Si... Sirius... - disse Harry in un sussurro …  io ... -si avvicinò, non sapendo con esattezza cosa fare.
-mi .. dispiace ... -continuò cauto, senza levare gli occhi di dosso da quell'uomo, che in quel momento portava visibilmente addosso il peso di tutto ciò che aveva dovuto passare.

-POV SIRIUS-
Si alzò di scatto e strinse il figlioccio in un abbraccio magico che lasciò anche lui col respiro mozzo.
-Lo sapevo che non pensavi davvero quelle cose- disse, in tono serio e commosso.
Afferrò Harry per le braccia e lo allontanò di poco, per guardarlo negli occhi - puoi star certo ragazzo, che neanche da morto ti libererai di me! Chiaro? -  disse, fissando con sguardo penetrante il giovane Grifondoro negli occhi.

-POV HARRY-
Harry sussultò leggermente sorpreso dal gesto brusco di Sirius.

- Sirius ... - disse, con un leggero gemito. Si sentiva uno schifo.

avrebbe voluto dire così tante cose.

avrebbe voluto chiedere, spiegare, ricordare...

eppure non lo face, non ci riuscì.
- Sirius... - sussurrò ancora, sentendo gli occhi inumidirsi.

Rimase una frazione di secondo immobile, guardando il padrino senza sapere cosa fare.

Poi, all'improvviso, si avvinghiò a lui, affondando il viso nel suo petto coperto da un maglione caldo e morbido.
Lo strinse più forte che poté, fino a sentire le braccia dolere.
Cominciò a singhiozzare freneticamente: era così tanto che non piangeva...

-POV SIRIUS-
Strinse a sé il figlioccio con ancora più energia e gli accarezzò gli scompigliati capelli neri.
Sentì Harry piangere e sorrise intenerito: in fondo non era altro che un ragazzo bisognoso d’affetto, di un punto stabile su cui poggiare.
Non avrebbe lasciato quel ragazzo per nulla al mondo. E non perché lo avessero chiesto Lily o James, ma semplicemente perché lo sentiva suo.
-andrà tutto bene Harry – gli sussurrò, per calmarlo mentre prese a dondolare leggermente come per cullarlo – te lo prometto.-


I loro cuori presero a battere all’unisono, i loro respiri, appena percettibili, erano  quasi uno solo, le loro menti erano in quell’istante nello stesso posto felice. E ci sarebbero rimaste ancora a lungo.
Niente li avrebbe potuti separare in quel momento e nulla li separò negli anni a venire, neanche la morte di Sirius.

                                                                       


  \\\\\Spazio Autrice//////////////
Ok, non è una meraviglia.
E’ nata da una Role con una delle migliori Roler che io conosca che, tra l’altro, colgo l’occasione per salutare e ringraziare.
E’ la prima volta che scrivo in POV, siate clementi  ç-ç
Grazie a tutti per aver letto c:
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: FrozenShiver