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Autore: Heart to heart    01/10/2012    2 recensioni
Dal prologo
Merda.Che fai, piangi adesso, piccola sciocca di una Lopez?
Cerco di darmi un po’ di contegno ma è inutile; le lacrime continuano a fluire.
Come ho fatto a ridurmi così?
*Dal terzo capitolo*
Quando riesco a sentire il suo respiro contro la mia pelle mi blocco.
“Baciami.” Sembra un ordine, chi sono io per non ubbidirgli?
Ci voglio provare. Voglio sfidare la sorte, prendermi gioco di lei come lei ha già fatto troppe volte con me.
Lo bacio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Mike Chang, Noah Puckerman/Puck, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Tina Cohen-Chang | Coppie: Blaine/Kurt, Santana/Sebastian
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il risveglio dopo una festa a casa Puckerman non è mai un momento felice, ma ora si esagera.
Ho un mal di testa feroce, come se mille piccole Rachel Berry stessero tenendo un concerto privato per i miei poveri neuroni sfiniti dall’alcol.
Mi sforzo di alzarmi: è l’ultimo giorno di vacanza prima che cominci il secondo trimestre, non ho intenzione di trascorrerlo a letto. Barcollo un po’ nel mettermi in piedi, ma riesco a raggiungere il bagno senza svegliare Quinn che dorme, con ancora addosso gli abiti di ieri sera e non sembra aver voglia di smettere presto. Faccio una doccia veloce, mi vesto e ed esco dalla camera, in cerca di qualche amico che si sia già ripreso dalla festa. Andando verso il dormitorio maschile scorgo una fitta calca nella sala grande. Mi inserisco nella folla e , tra calci e spintoni, mi ritrovo davanti alla bacheca: Che ci sarà mai scritto di tanto interessante?
“Silenzioooooo!”, Jesse StJames, il nostro rappresentante d’istituto si è fatto largo nella folla e, dopo l’urlo alla Albus Silente, è ora in piedi su una delle poltrone che occupano la sala.
“Abbiamo appena deciso di limitare la partecipazione al musical ai soli studenti dell’ultimo e del penultimo anno”,  urla di dissenso si sollevano tra la folla. Blaine, seduto alla scrivania dei membri onorari dei Wablers, sbatte il martello sul tavolo, così da richiamare tutti all’ordine.
“Ragazzi per favore non è nulla di personale” riprende Jesse “Quest’anno ci sono state troppe richieste ed è giusto che i membri più anziani abbiano la possibilità di esibirsi prima di lasciare definitivamente l’accademia. Le audizioni si terranno questo stesso pomeriggio, così che già dalla prossima settimana sia tutto pronto per iniziare a provare”.

Faccio mente locale tra i miei amici più stretti…
 
Mike Chang: penultimo anno
Blaine Anderson: ultimo anno
Kurt Hummel: secondo anno
Tina Cohen-Chang: secondo anno
Quinn Fabray: penultimo anno
Nick Duval: ultimo anno
 
Peccato.. Tina non potrà partecipare e neanche Kurt… ma scommetto che si batteranno per avere almeno il ruolo di costumista.
So che, per quanto breve, l’elenco è terminato… eppure c’è un dato che continua a tornarmi in mente:
 
Sebastian Smythe: ultimo anno.
 
 
 
Devo iscrivermi! Alla Dalton partecipare al musical vuol dire fama e rispetto. Non che mi interessino particolarmente ma io e Mike ce lo siamo promessi, all’inizio di quest’anno: volevamo a tutti i costi partecipare a un corso insieme, ma lui ha scelto, ovviamente, quello di danza e io quello di canto. Avevamo bisogno di un compromesso e così ora sto segnando i nostri nominativi, sotto lo sguardo attento di Tina.
Appena finisco, lei mi attacca con tono stranamente freddo, io rispondo di conseguenza.
“Hai inserito due nomi: il tuo e quello di Mike.”
“Grazie Sherlock. Ho altri dati interessanti per la tua ricerca così approfondita : il cielo è blu e l’acqua bagnata.”
Stronza. Sono una stronza. So che posso tranquillamente parlare così a Mike, Puck o Quinn che sono ormai abituati al mio tono ironico e tagliente, ma non con Tina… Lei è sempre così fragile
“Scusami io…” odio scusarmi, lo odio profondamente.
“No! Scusa me! Non ho il diritto di contestare ciò che fate. D'altronde lui è il tuo ragazzo e io…”
Non credo alle mie orecchie MIKE….. il  mio…. Mike il mio ragazzo?
Scoppio a ridere in maniera convulsa.
“Tu…tu davvero credi che io… che noi..” non riesco a continuare, ho le lacrime agli occhi e mi fa male la pancia.
“Quindi voi.. non state insieme?” chiede molto più allegra di prima
“No! Claro que no!”
Sul finire della frase vengo colta da un altro attacco di ridarella, Tina mi guarda con un’espressione confusa e si allontana.
Che strana conversazione.
 
 
Sto ancora cercando di riprendermi quando vado a sbattere contro Mike, che dopo l’impatto s’irrigidisce.
“Hola chico!” lo abbraccio e piano piano si scioglie
“Ciao Sanny” non faccio caso alla sua espressione, sto fremendo per comunicargli la grande notizia!
“Indovina?! Ho appena aggiunto i nostri nomi alla lista per le audizioni del musical! Non è fantastico? Passeremo tutti i pomeriggi assieme e magari, anzi sicuramente, saremo i protagonisti!”
Mi sento Kurt Hummel il giorno dell’inizio dei saldi, ma Mike sembra sovrappensiero… nonostante sia nota a tutti la sua timidezza, io so che è strano non abbia ancora detto nulla.
Agito le mie mani d’avanti al suo volto “Despertarse dormido!” *
“Scusa, stavo pensando ad altro. Comunque è fantastico! Ora devo andare..”
Lo fisso negli occhi e vi riconosco un’ombra nuova, un’ombra triste.
Che è successo Mike?
Lo guardo mentre si allontana e penso a ciò che è appena successo.
Conversazioni strane di oggi: due. Ed è appena ora di pranzo.
 
 
Aaaaah, la sala mensa della Dalton. Teatro da sempre delle migliori esibizioni degli usignoli, dei discorsi pre-elettorali degli studenti e di quelli motivazionali della preside. Ma soprattutto, luogo preferito dagli studenti più romantici e smielati per cantare una serenata al proprio amore.
Cosa che ha giustappunto finito di fare Blaine, come al solito. Da quanto ho capito oggi lui e Kurt festeggiano il loro mesiversario  , quindi ha deciso di deliziarci con la performance di “Somewhere only we know”. L’esibizione è stata fantastica, ovviamente, ma ormai anche quelli del primo anno si sono abituai al loro continuo scambio di serenate!
Esauriti gli ultimi applausi, Blaine torna a sedersi al nostro tavolo dove, ai soliti posti, siamo seduti io, Quinn, Kurt, Wes, Nick, Jeff e .. aspetta un attimo..
“Dov’è Mike?” lo stavo solo pensando eppure è uscito dalla mia bocca senza che lo volessi.
“Non ne ho idea! Eravamo in fila ai vassoi insieme poi l’ho perso di vista!” dice Nick con tono distratto.
“Non lo vedi, Miranda Priestly*, è proprio dietro di te, al tavolo con Tina, Matt e gli altri del corso di danza..” dice invece Kurt.
Alle sue parole mi volto, Mike è proprio lì : seduto accanto a Tina.. dalla sua gestualità capisco che è in imbarazzo, sei il solito timidone Mike! Eppure ora sorride a Matt che gli ha detto qualcosa a me incomprensibile.Certo mi dispiace che non mi abbia avvertito che non sarebbe stato con noi a pranzo, ma mi fa piacere vederlo ridere, che sia per merito mio  o per merito di chiunque altro.

Il mio cellulare, poggiato sul vassoio vuoto, vibra e suona improvvisamente riportandomi alla realtà. Non ero l’unica sovrappensiero:a Blaine , fino a quel momento troppo assorto nella contemplazione degli occhi cristallini del suo ragazzo, si sono rizzati i ricci,  come gli succede sempre in presenza di rumori inaspettati.
“Ben ti sta Anderson! Così impari a fare sempre il piccioncino!” lo schernisce Wes, lui mette il broncio e si gira verso Kurt, che sta disperatamente cercando di ridare un senso alla sua capigliatura. Rido guardando la scenetta. Uomini, tutti così diversi eppure tutti così uguali!
Mi ricordo di controllare il cellulare:
1 nuovo messaggio da sconosciuto.
È stato molto divertente ieri sera! Si, ti avevo decisamente sottovalutata. ;)
Rabbrividisco. La frase non mi suona nuova eppure non ricordo nulla di successivo all’esibizione, fatta eccezione per quelle labbra maledette.  Che mi sono persa?
Potrei chiedere a qualcuno del tavolo ma da ciò che ricordo erano ridotti tutti più o meno come me, l’unico che può rispondermi è Mike!
Non aspetto neanche la fine del pranzo, devo sapere che diavolo ho combinato.
Mi avvicino al suo tavolo e poggio le mani sulla spalliera della sua sedia
“Ciao ragazzi, come state?” non sono minimamente interessata a saperlo così stronco sul nascenre ogni loro possibile risposta “ immagino state bene, vi rubo Mike se non vi dispiace. O anche se vi dispiace, non mi importa.” Faccio spallucce e attiro il mio migliore amico verso di me tirandolo per la giacca della divisa. Lo trascino in un angolo abbastanza appartato della stanza senza fare troppo caso alle facce stupite e sdegnate del gruppo del corso di danza. Devono somigliare molto a quella che ha Mike in questo momento.
“Santana, ti sembra modo? Stavamo ancora mangiando tu non puoi..” lo interrompo, sono troppo spaventata da ciò che avrei potuto fare!
“Scusa, scusa, scusa! Ma è troppo importante!” Lo fisso dritto negli occhi e lui sembra capire, mi lascia parlare
“Devi dirmi cosa è successo ieri sera dopo il gioco della bottiglia! Io non ricordo nulla e ora mi è arrivato un messaggio di un numero che non..” mi blocco guardandolo : il suo volto si è rabbuiato, stringe i pugni e strizza un po’ gli occhi, come provasse rabbia.
“Non ricordi nulla?” comincia a farmi paura, ha parlato stringendo i denti, senza neanche guardarmi.
“Nulla! Niente di niente! Nada! Per favore, spiegami!” l’ansia sta per uccidermi ma lui non risponde, si limita a guardare in basso. Lo scuoto prendendolo dalle spalle e costringendolo a guardarmi.
“Chiedilo a Smythe cos’è successo!”
Se ne va così. Mi lascia sola, con un buco nero nel petto.

Ma che diavolo ho combinato ieri sera?  
 
 
 
Le audizioni inizieranno tra pochissimo e io sono ancora qui in biblioteca, su questa stupida e inutile poltrona, a riflettere su ieri sera. Non riesco a rendermi conto di cosa io abbia potuto fare!
Prima di cominciare ad incamminarmi per l’auditorium ripeto ancora mentalmente l’ordine della serata. I saluti, il discorso a Sam, i balli prima con Blaine poi con Mike, l’esibizione della Nasona, la mia esibizione, il gioco della bottiglia e i suoi due baci. Il primo lo ricordo bene, nonostante non sia stato proprio il migliore della mia vita, è stato con Finn ed è stato molto veloce. Solo al pensiero del secondo bacio, i battiti del mio cuore accelerano: ricordo le labbra morbide, il sapore di fumo e alcol, le sue mani tra i miei capelli, ricordo che mi girava la testa. Ma soprattutto ricordo quegli occhi. Quelle meravigliose iridi verdi che mi hanno rapita, legata a loro senza possibilità di oppormi; sono entrate nella mia testa, nel mio cuore. Concentrati.
 Poi abbiamo continuato a giocare per un po’ e alla fine ci siamo divisi e siamo tornati alla Dalton, ricordo il sedile di pelle e il profumo di auto nuova. Dannazione. L’auto di Mike non ha i sedili di pelle e di sicuro non è nuova. Ho fatto centro, ora devo solo capire come e soprattutto con chi sono tornata ieri sera.
Grazie a Mike almeno so a chi chiedere, ma prima devo concentrarmi sull’audizione .
Arrivata all’auditorium Jesse segna una crocetta accanto al mio nome, mi consegna un numeretto e mi indica dove sedermi. Passa qualche minuto poi Jesse sale sul palco e inizia a spiegare come si svolgerà il tutto: “Le audizioni della Dalton sono molto particolari ma sono così strutturate nel solo interesse di non favorire nessuno e di permettere a tutti di mostrare il proprio valore. Nel settore  in alto a sinistra si trovano tutte le altre ragazze che fanno il provino come cantanti. Ognuna ha il suo numero, questo sarà sorteggiato insieme a uno del gruppo a loro affiliato: quello composto dai ragazzi-cantanti. Un procedimento analogo verrà svolto con i due gruppi, quello femminile e quello maschile, dei ballerini. Ogni coppia potrà usare il tempo in cui gli altri si esibiranno, per scegliere una tra le cinque tracce da noi proposte e provare, a seconda della categoria, qualche passo o qualche strofa. Nessuna coppia sarà avvantaggiata : infatti sorteggeremo i numeri della coppia successiva solo quando la prima starà per iniziare, così che tutti abbiano più o meno lo stesso tempo ovvero il minimo indispensabile.
Nonostante io non veda come sia possibile farlo, sia chiaro a tutti che alla Dalton non si bara.
Ora, se non ci sono domande, cominceremo con il sorteggio. Buona fortuna a tutti!”
Bene, quindi adesso non mi resta che aspettare e nel frattempo godermi qualche esibizione.
Scorgo Quinn due file più avanti e la raggiungo.
“Ehi bellezza, che numero sei?” le chiedo
“Il 13, ma con la fortuna che ho mi chiameranno per ultima!” si lamenta lei.
Jesse ha estratto il primo numero, quello del gruppo maschile : “numero 31: Nick Duval!”
Ti prego. Ti prego estrai il mio nome! Nick ha una voce straordinaria, la sua performance di “Uptown girl” è tuttora una delle più note all’interno dell’accademia, e inoltre è un mio amico, renderebbe tutto più semplice!
“Per le ragazze numero 13, Quinn Fabray!”
Fanculo.
Mentre si alza sussurro a Quinn un veloce in bocca al lupo e mi metto comoda, sarà un lungo pomeriggio.
Mi godo l’esibizione dei miei amici e applaudo, fiera di loro. Ripeto la stessa scena più o meno quindici volte, acclamando ballerini e cantanti di cui riconosco a stento le facce.
Sobbalzo sentendo chiamare Mike o più precisamente il ballerino numero 25, Mike Chang Junior che si esibirà con la ballerina numero 63, una certa Brittany S. Pierce di cui non ho mai sentito parlare.
Agito nervosamente la gamba e mi mordo tutte le unghie, in attesa di vederlo salire sul palco.
Eccoli finalmente! Guardandola con attenzione mi ricordo di lei, era al tavolo con Mike oggi, credo. Brittany annuncia che hanno scelto di ballare accompagnati dalle note di “Valerie”.
Da quello che vedo nei tre minuti successivi, è stata una scelta più che azzeccata! Conosco meglio di chiunque altro il grande talento di Mike eppure sta volta mi sorprende davvero: è fantastico, un ballerino eccezionale e devo ammettere che neanche la ragazza è stata male. Mi alzo in piedi per applaudire e costringo con lo sguardo tutte quelle rimaste nel mio settore a fare lo stesso; ha ragione Puck : non c’è niente di più efficace della paura.
I due spariscono dietro le quinte e io mi risiedo, assistendo ad altre tre performance prima di sentire il mio nome  “con il numero 26, Santana Lopez” mi alzo e comincio a scendere le scalinate, in attesa di scoprire chi sia il mio compagno.
“Con il numero 3: Sebastian Smythe.” Annuncia Jesse.
Cerco di convincermi che la tensione che sento è dovuta al fatto che sto per esibirmi e non al fatto che sto per farlo con Sebastian. Lo vedo alzarsi dal suo posto e farmi cenno di seguirlo. Ci viene consegnato un foglio con la lista delle cinque tracce disponibili :

“Candles”  Hey Monday
“Broken Strings” Nelly Furtado e James Morrison
“Perfect” Pink
“Smooth Criminal” Micheal Jackson
“Kiss” Prince
 
Accantono la paura per lasciare spazio al mio spirito di competizione: voglio quella parte.
“Ok Sebastian sia chiaro io ho già scelto : Smooth Criminal, non si discute. Conosco quella canzone praticamente a memoria, non ho né voglia né bisogno di provare quindi stammi bene a sentire: devi raccontarmi esattamente cos’è successo ieri sera dopo il gioco della bottiglia, se resterà tempo scalderemo la voce” lo fisso dritto in quei bellissimi occhi azzurri e aspetto una risposta che non tarda ad arrivare.
“Fortunatamente per te io conosco quella canzone, come praticamente tutto il repertorio di Micheal Jackson meglio di chiunque altro e si da il caso che neanche io abbia voglia di provare, altrimenti non avrei mai acconsentito alle tue richieste. Ora dammi una delucidazione : vuoi che ti racconti cos’è successo dopo il gioco della bottiglia… ovvero dopo il nostro bacio?”
arrossisco e lo vedo sghignazzare
Punto per lui, accidenti!
“Si, voglio che me lo racconti perché non ricordo quasi nulla e Mike si è seccato con me per una ragione che io non conosco.” Non ho tempo e voglio fare chiarezza.
“E così il damerino si è arrabbiato!” sul suo volto si ridisegna il suo solito ghigno ma comincia a raccontare
“Comunque non è successo gran che. Abbiamo continuato a giocare per un altro po’, poi al momento di tornare ci siamo divisi: a disposizione c’era la mia macchina e quella del damerino. All’andata erano venuti con me Nick e Jeff ma al momento erano entrambi ridotti troppo male per salire sulla mia bimba! Continuavano a vomitare e io ho appena fatto montare i sedili di pelle nuovi.”
Alzo gli occhi al cielo e gli faccio cenno di continuare
“Così ho lasciato loro al damerino e tu sei salita in macchina con me. Il problema credo sia stato il fatto che non abbiamo avvisato nessuno perciò a metà tragitto lui ha chiamato al tuo cellulare e ho risposto io, credo fosse preoccupato perché eri sparita o qualcosa del genere…”
Ora capisco.
“Certo che era preoccupato! Potevi avvisare! Io non ero in condizione di farlo…”
“Si avrei potuto, ma non mi andava. È stato più divertente!” alza le spalle come ad indicare che il racconto per lui è finito, ma non mi basta.
“Dopo non è successo nulla?” mi vergogno un po’ a chiederglielo sapendo che intenderà la frase nel senso sbagliato
“No, non abbiamo fatto nulla di caliente. Però ci siamo divertiti, ci siamo fermati per strada e tu hai cominciato a fare delle strane imitazioni della Berry e di Kurt, è stato forte.” Pensa a qualcosa e poi ride.
“Che c’è?” gli chiedo.
“Niente. Sei brava con i soprannomi: Nasona e Porcellana sono perfetti per quei due!”
Ora rido anche io, non è stato così tragico come mi aspettavo.
Lui sghignazza ancora.
‘Che altro è successo??” Forse il peggio non è passato.
“Niente, solo… Non so come ma sei riuscita a rubare una bottiglia intera di Vodka-Lemon. Quando eravamo arrivati al posteggio della Dalton ti stavo aiutando a scendere e l’ho vista. L’abbiamo bevuta insieme, anche questo è stato divertente. Tu sei divertente, per questo ti ho mandato quel messaggio prima. Peccato che tu lo sia solo da ubriaca.”
Mi fa l’occhiolino e sorride. Sto per rispondergli per le rime ma sento la voce di Jesse chiamarci sul palco.
Entriamo in scena e tutto viene naturale, tutto sembra giusto, nonostante non abbiamo provato nulla.
Partono le prime note della canzone e, solo con il suo sguardo, Sebastian mi dice che sarà lui a cominciare. Così a lui toccano le strofe di apertura:
 
As he came into the window
It was the sound of a crescendo
 
Mi si avvicina fino a toccarmi la spalla. Un brivido mi percuote.

He came in her apartment
He left the blood stains on the carpet
She ran underneath the table
He could see she was unable


Mi rendo conto che conosce davvero Michel Jackson e che non è niente male. Forse sbaglio, ma glielo faccio capire con un’occhiata veloce.

So she ran into the bedroom
She was struck down, it was her doom


È bravo, veramente bravo. Ma ora basta. È il turno di Santana!
 
Annie are you okay?
 
Le nostre voci si accavallano nell’eseguire il ritornello, cerchiamo di superarci l’un l’altro dando tutto quello che abbiamo, entrambi.
Annie are you ok?

Continua a fissarmi, mentre diamo inizio a una danza provocatoria, una danza di sfida, la nostra danza
So, Annie are you ok

Ci ritroviamo faccia a faccia, riesco a sentire il suo calore, questo mi distrae, così decido di allontanarmi

Are you ok, Annie

Riprendiamo il contatto visivo, anche se a distanza e terminiamo il ritornello alternandoci
 
Annie are you ok?
So, Annie are you ok?
Are you ok, Annie?
Annie are you ok?
 
Continuiamo nella nostra danza, senza accorgercene siamo scesi dal palco e ora ci stiamo muovendo attorno al tavolo dove sono seduti Jesse e gli insegnanti. I nostri occhi non smettono di fissarsi.

(Annie are you ok?)
(Will you tell us that you’re ok?)
(There’s a sign in the window)
(That he struck you – a crescendo Annie)
(He came into your apartment)
(He left the blood stains on the carpet)
(Then you ran into the bedroom)
(You were struck down)
(It was your doom)

Ci ritroviamo di nuovo vicini, così lo spingo via, in maniera al quanto teatrale.
 
You’ve been hit by
You’ve been hit by – a smooth criminal
 
Continua ad avvicinarsi e guardarmi, provocarmi.
Ora basta, Sebastian Smythe, Santana ha bisogno di brillare.
Mi allontano e faccio il mio acuto

 I don’t know

Guardo solo per un attimo il volto di Jesse, sembra estasiato.
Sebastian però, in tutta risposta, non si lascia scappare l’altro pezzo di assolo

So they came into the outway
It was Sunday – what a black day
Mouth to mouth resuscitation
Sounding heartbeats – intimidations


Ora dobbiamo dare tutto ciò che ci resta: sono le battute finali, quelle con le quail si dichiara il migliore e nessuno dei due vuole cedere.
 
(Will you tell us, that you’re ok?)
Dad gone it – baby!
(There’s a sign in the window)
Dad gone it – baby!
(That he struck you – a crescendo Annie)
Hoo! Hoo!
(He came into your apartment)
Dad gone it!
(Left blood stains on the carpet)
Hoo! Hoo! Hoo!

(Then you ran into the bedroom)

Dad gone it!
(You were struck down)
(It was your doom – Annie!)


So quando giorcarmi le mie carte così aggiungo un “ Aaow!” fuori programma.

You’ve been struck by – a smooth criminal

Nell’emettere l’ultima frase Sebastian mima il gesto di uno sparo con la mano, io la blocco, ma accade qualcosa di inaspettato: lui la stringe.
La canzone finisce e Jesse applaude, spronandoci ad andarcene dalla loro postazione.
Noi seguiamo le sue istruzioni, senza smettere si guardarci e senza che le nostre mani si lascino.
 

 Fine Capitolo

 
 
 
Note capitolo: 
*Despertarse dormido: svegliati dormiglione :)
*Miranda Priestly è il nome del personaggio interpretato da Marilyn Streep nel Diavolo Veste Prada, mi sembrava un ottimo soprannome da fare scegliere a Kurt per Santana! :)


Spazio dell'autrice!
Hola classssseee :
) [weloveyouHolly] come state? :D io sono in ritardo.. giàgià *perdono* ma ho avuto la febbre e quindi non avevo la forza fisica di scrivere o fare qualsiasi altra cosa XS
Coooomunque... spero che questo capitolo vi sia piaciuto :) a me piace molto.. soprattutto il finale...:) chissà cosa accadrà? riuscirà Sebastian a mettere da parte il suo lato da playboy per Santana? lo scoprirete restando con noi :) 
Poooi per quanto riguarda il duetto ho cercato di riproporre più o meno le stesse mosse della vera esibizione perchè, parliamoci chiaro, è STUPENDA :D e non ho resistito a inserirla :) 
Per quanto riguarda la riflessione di Santana all'inizio (Kurt Hummel secondo anno, Blaine Anderson Penultimo) ebbene si, Blaine è più grande di Kurt. secondo me è così che sarebbe dovuta andare in Glee e quindi almeno quì ho il potere di cambiare le cose muahahahah ^.^ Parlando di KLAINE. io mi devo ancora riprendere da Teenage dream versione acustica, rischio di disidratarmi se continuo così... :'( E poi ci metteranno anche la pausa! Sapremo come finirà solo dopo un mese!! QUESTO è ACCANIMENTO, PELATONE! 
Lasciando perdere le mie opinioni sul caro Ryan, spero vi sia piaciuto il capitolo :) Come sempre grazie a tutti quelli che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite :) continuate così.. e recensite! :D 
Peace&Love 
Aurora
  
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