Ok, diciamo che sono parecchio arrugginita e che questo è il mio primo esperimento su Revenge, quindi vi prego di essere clementi.

Piccolo esperimento senza pretese, per tornare a " vedere la luce" su questo sito che ho trascurato per troppo tempo.

Nolan/Emily, ambientata tra le puntate 10 e 11 della prima stagione( ovvero " Lealtà" e " Coercizione").

Enjoy it! ( commentino??)

Di Bevute Improvvisate e Maschere Infrante

" Una spensierata serata tra amici".

Un'idea- per così dire- simpatica, tralasciando che il loro rapporto distava anni luce dal comune concetto di amicizia.

Con questa frase, preceduta da un sermone infinito riguardante il fatto che lei non si era ancora fatta del tutto perdonare per aver dubitato della lealtà del suo collega, Nolan l'aveva pressocché obbligata a salire sulla sua auto, senza lasciarle la possibilità di avvertire anima viva o, per lo meno, di cambiarsi d'abito.

Destinazione: sconosciuta.

Ed ora eccoli, ad infiammarsi la gola ed annebbiarsi la mente con fiumi di alcool, in un pub dimenticato dal mondo in un angolo sperduto degli Hamptons.

Emily lanciò l'ennesima occhiata scettica al proprio accompagnatore, che le rispose col solito sorriso beffardo - Intendi deliziarmi con la tua espressione critica per tutto il resto della nottata o farai a meno della tua corazza di ghiaccio per qualche ora? Guarda che se continui così ti verranno le rughe prima del tempo.-

La ragazza sospirò - Ancora non capisco come tu abbia fatto a convincermi.-

- Chissà, sarà stato il mio incredibile charme.- Nolan le ammiccò, scolando un nuovo bicchiere.

Emily lo imitò, prima di ribattere - Di certo non è merito della tua modestia.-

- A forza di stare con me stai sviluppando il senso dell'umorismo!-

Ignorando la battuta di lui, la giovane donna guardò lo schermo del proprio cellulare, pensierosa - Daniel sarà preoccupato.-

Nolan rise - Oh, il tuo fidanzatino si farà bastare per una sera i tuoi trenta messaggini della buona notte.- poi le porse un nuovo bicchiere colmo di alcool e, facendolo scontrare col proprio in un tintinnio acuto, esclamò – All'amicizia sincera basata sulla fiducia reciproca!-

Entrambi sapevano che una cosa del genere, tra loro, non sarebbe mai stata possibile, ma Emily preferì assecondarlo ed abbandonarsi a quell'utopia almeno per una sera. In fondo, non le avrebbe fatto male liberarsi della sua " corazza di ghiaccio" e ricordare per un attimo di essere umana.

*

Si abbandonarono entrambi sul letto, ridendo e stuzzicandosi come ragazzini. Nolan era riuscito per una qualche grazia divina a guidare fino a casa propria, rifiutandosi poi di accompagnare l'amica e obbligandola a restare con lui.

- Emily, ti levi il vestito da sola o devo pensarci io?- scherzò l'uomo in tono provocante, liberandosi della cravatta blu e sbottonando la camicia.

Lei rise - Non riesco ad immaginarmi una ragione per cui una ragazza dovrebbe spogliarsi davanti ad un uomo gay.-

Nolan piantò per un istante i propri occhi in quelli di lei, prima di avvicinarsi e, con un movimento fulmineo e deciso, posarle un bacio sulle labbra.

- Bisessuale, per la precisione.-

Poi le passò un braccio attorno al fianco, tirandola a sé. Emily si irrigidì, sorpresa da quel gesto, ma poi la voce di Nolan arrivò dolce alle sue orecchie - Tranquilla, principessa, ho intenzione di essere il tuo cavaliere ancora per molto tempo.-

A quelle parole, la mente di lei perse definitivamente quell'ultimo briciolo di contegno che era sopravvissuto all'alcool e la ragazza si sistemò comodamente contro il corpo dell'amico, posando la testa sul suo petto.

Eccolo, il suo lato umano. La spensierata giovinezza che riaffiorava nel tentativo di riprendersi il tempo rubatole. L'indomani sarebbe tornata a vestire i panni di Emily Torn, vendicatrice senza emozioni, ma per il momento avrebbe permesso ad Amanda di tornare a respirare, seppur per poco.

Non passò neanche un minuto che entrambi si addormentarono.

*

A dargli il buongiorno furono un martellante mal di testa e il letto vuoto al suo fianco.

" Prevedibile" pensò Nolan, massaggiandosi la fronte e maledicendo la luce che dalla finestra aperta lo colpiva in piena faccia.

Dopo essersi sbarazzato di quel che rimaneva dei vestiti della sera precedente ed aver indossato una comoda vestaglia, scese al piano inferiore dove, ad attenderlo, trovò una piacevole sorpresa, poggiata sul tavolino in salotto: un sacchetto contenente due brioches ancora calde.

Vicino al pacchetto, un biglietto:

" Non fraintendere, amico, avrei volentieri aspettato il tuo risveglio, ma russavi talmente forte che non ho potuto più resistere."

Nolan ghignò divertito - Piccola megera.-