ANNE

Anne non piange mai.
Anne non s'innamora mai.
Anne non ricorda mai il passato.
Anne è una ragazza che dalla vita non ha avuto proprio nulla.
Quando aveva appena undici anni, i suoi genitori sono morti a causa di un pazzo, un folle che ha premuto in un attimo il grilletto e li ha ammazzati.
Da allora, è sempre stata sua sorella Jesse ad occuparsi di lei.
Jesse l'ha istruita, l'ha consolata e l'ha protetta come una madre, benchè avesse appena cinque anni più di lei.
Anne si è sempre trovata bene con lei, tuttavia sa che anche l'ultima persona che ama, è destinata a scomparire presto, troppo presto.
Jesse ha una malattia incurabile, le restano poche ore di vita, e Anne non riesce a credere che, dopo otto anni insieme, anche l'ultima fiammella di speranza nella sua vita sta per abbandonarla.
Ora Jesse la sta guardando, sdraiata sul letto di un ospedale, con occhi spenti, privi del colore e della vivacità che un tempo li rendevano vivi.
Anne continua a farsi stringere la mano, e la guarda, scorgendo nel suo sguardo la consapevolezza di ciò che l'attende.
- Anne... - dice lei in un soffio - Anne ti prego, non gettare così la tua vita. ti Prego, fallo per te, fallo per me! -
Le stringe più forte la mano e continua in un sussurro: - Per favore, continua a vivere...-
Anne la guarda, e vede le parole morirle sulle labbra, mentre la forza della sua stretta diminuisce sempre di più, fino a scomparire.
Allora Anne esce dalla stanza, mentre i medici prendono il suo posto, e corre per i corridoi dell'ospedale fino a scontrarsi con l'aria gelida della notte invernale.
Anne non piange, non più prmai, ma dentro, dentro di lei, è a pezzi.
Il cielo fuori è quello di sempre, e i lampioni mandani gialle ombre sui passanti di fretta, che camminano ignari che una vita è appena scomparsa.
Anne non si volta, e inizia a correre velocissima.
Un tempo, questo l'avrebbe fatta sentire libera e leggera, senza pensieri, ma non quella volta.
Adesso le sembra che la città sia troppo piccola, troppo opprimente per riuscire a contenere tutto il dolore che la sta piegando.
Anne corre, corre e corre, fino a casa sua. In un attimo è dentro, ma non si ferma.
Prende tutti i suoi vestiti, tutti i suoi libri e tutti i soldi che ci sono in casa, e mette tutto dentro a due grandi valigie blu.
Infine, chiude la porta e butta la chiave tra gli alberi del parco.

Si volta e cammina fino al ponte.
Il Tamigi scorre placido sotto di lei, come se niente fosse successo.
Per un secondo, Anne pensa di farla finita, pensa di lasciare quel triste mondo a chi ancora è capace di amare.
Anne ci pensa, ma sa che non può farlo.
Non può perchè l'ha promesso a Jesse.
Ma cosa fare, allora?
Anne chiude gli occhi e annusa l'aria fresca della sera, poi s'incammina verso la stazione.
Anne vive, ma è come se fosse morta, perchè non vuole più provare emozioni.
Tuttavia, quando salirà sul treno che la porterà lontana da sè stessa, un ragazzo la urterà per sbaglio, senza sapere che con il suo sorriso, riuscirà ad illuminare di nuovo la sua anima, conducendola a vivere, ancora, veramente.