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Autore: Yumi    14/04/2007    2 recensioni
E' la mia prima song-fic, per cui siate clementi,ok? La canzone è di Nek e mi sembrava azzeccata per un Hanamichi molto triste, che si è stufato di portare una maschera e che, per colpa di quella stessa, ha litigato con i suoi migliori amici...leggete e se volete potete anche lasciare un commentino...
Genere: Triste, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hanamichi Sakuragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo” di Yumi.

 

Note: è la mia prima song-fic, per cui siate clementi,ok? La canzone è di Nek e  mi sembrava azzeccata per un Hanamichi  molto triste, che si è stufato di portare una maschera e che, per colpa di quella stessa, ha litigato con i suoi migliori amici...

Dedicata a: tutta la mia famiglia, alle mie amiche, a una persona che voglio dimenticare e a tutte le persone che, come Hanamichi, sono stanche di portare una maschera e se ne vogliono liberare...

P.s: consiglio vivamente i lettori a leggere questa song-fic con la canzone omonima del titolo della fic, per immedesimarvi meglio nel protagonista….Buona lettura e BUON NATALE E FELICE 2007 A TUTTI!!

 

Io oggi sto
per i cavoli miei
oh perché non c'è
io ho staccato
già la spina e sono via
e che farò non so
mi lascio vivere
sdraiato nudo, così
e c'è chi solo non può
io invece no,io no, io no, io sto

 

Oggi è domenica, finalmente. Non ne potevo più del tran tran della settimana.

Mia madre oggi lavora fino a tardi in ospedale e io sono solo per tutto il giorno. Dovrei fare i compiti, ma non ne ho per niente voglia, tanto che li faccia o no, quelli non credono mai che li abbia fatti io, con la farina del mio sacco, pensano sempre che li abbia copiati da qualcuno…….prevenuti! D’altronde, pensano che io sia un teppista senza cervello, che pensa solo a fare a botte e a creare risse in giro per Kanagawa…..un ruolo che mi sono affibbiato da solo,per evitare che gli altri conoscessero il vero me stesso…..il mio cervello ormai è stato staccato ed è andato via per chi sa dove…come la mia anima.

Sono sdraiato sul mio letto, mezzo nudo,a contemplare il soffitto della mia stanza…..molto persone non riuscirebbero a vivere così: sdraiati come delle amebe, senza fare e pensare a niente…oddio io avrei qualcosa da fare, se solo ci fosse qualcuno disposto a farlo con me……l’Armata non mi chiamerà…dopo la scena di ieri sera…..ho iniziato a sbraitare, dicendo che non mi capivano, che non li volevo più vedere, né sentire e neanche più parlare con loro…. E loro hanno esaudito ogni mio desiderio:sono le 13.40 e non mi hanno fatto neanche uno squillo e non mi hanno scritto nessun messaggio…..niente di niente.

In fondo me lo sono meritato…..quelle cazzate che ho detto ieri sera.. non so nemmeno da dove mi sono uscite… o forse sì?

solo
consideratemi sparito per un po'
ho cancellato questo giorno e gli altri no
e voglio scordarmi tutto
non fare nessun progetto

Fatto sta che ora sono da solo, ma questo non mi dà più di tanto fastidio, perché, così, posso far finta di non essere mai nato, mai esistito, posso far finta di essere sparito da Kanagawa…..ieri sera è come se non ci fosse mai stata…l’ho cancellata dalla mia memoria e dal mio cuore…proprio come se non fosse mai esistita e voglio scordarmela, far finta che non sia mai successo niente, ma i giorni prima di quella sera non li ho mica cancellati, come potrei: sono tutta la mia vita!Fatto sta, che non voglio fare progetti, voglio soltanto rimanere da solo…


solo
consideratemi blindato a casa mia
sotto la doccia che i pensieri porta via
a cantare dietro la radio
o a fermare un'idea

Fate finta che sia a casa, la porta chiusa con tutte le chiavi possibili, sotto la doccia…il suo getto caldo che mi rilassa, che fa sciogliere la malinconia e la tristezza, che rigenera i sensi e le membra….che porta via tutti i miei pensieri, solo passando leggere e dolce sul mio capo, facendoli scivolare lungo il mio corpo insieme all’acqua e alla schiuma, fino allo scarico….la mia voce che si fonde con quella potente e liberatoria della radio e che la segue come può oppure mentre affermo l’idea della solitudine….

e io così
mi ricarico un po’
si però
non è con voi che ce l' ho
uno non è niente
se l'altra gente non si accorge che c'è
e ed io questo lo so
ma oggi no, io no io no io sto da

Qua a casa, da solo, mi ricarico di tutte le energie che perdo nella  settimana e lì la mia mente può resettarsi senza dover fare niente e ricaricarsi delle energie di cui ha bisogno…..in questo momento mi compaiono nella mente le facce sorridenti dei miei ‘amici’, se così posso ancora definirli……e mi rendo conto che non ce l’ho con loro, ma con me stesso: “Se il mondo non ti nota non è colpa tua e neanche degli altri, e lo sai Hanamichi”continua a ripetermi una vocina che identifico come la mia coscienza “E’ sbagliato che tu te la prenda con i tuoi amici”. Questo lo so, ma oggi no perché voglio restare da solo…..

solo
consideratemi sparito per un po’
ho cancellato questo giorno e gli altri no
pensatemi che disegno
o semplicemente sogno
solo

Fatto sta che ora sono da solo, ma questo non mi dà più di tanto fastidio, perché, così, posso far finta di non essere mai nato, mai esistito, posso far finta di essere sparito da Kanagawa…..ieri sera è come se non ci fosse mai stata…l’ho cancellata dalla mia memoria e dal mio cuore…proprio come se non fosse mai esistita e voglio scordarmela, far finta che non sia mai successo niente, ma i giorni prima di quella sera non li ho mica cancellati, come potrei: sono tutta la mia vita!Fatto sta, che non voglio fare progetti, voglio soltanto rimanere da solo……pensate che sia alla mia scrivania di legno scuro, in camera mia a disegnare qualcosa senza neanche sapere cosa oppure che sto semplicemente sognando sdraiato sul letto…

e poi camminare scalzo
sui resti di un giorno perso
un morso di vita è andato via

Ormai è sera e sto camminando per la stanza…sotto ogni mio passo il rumore di vetri infranti, di vetri che s’infrangono sotto i miei piedi, ma i quali non mi provocano alcun dolore: sono semplicemente la carcassa di questa domenica, di questo giorno che pian piano sta morendo, con il passare della sera…mia mamma non mi è venuta neanche a salutare o a chiamare per la cena: avrà di certo intuito che oggi qualcosa in me non va, deve averlo capito già ieri sera: quando sono entrato in casa, lei è arrivata fino a metà del corridoio d’ingresso e , appena ha visto la mia faccia funeraria, ha lasciato perdere e se n’è ritornata in salotto, ovviamente preoccupata. Una parte della mia energia è sparita, come quando si morde una mela: ne rimane solo l’ombra di quel morso, ma non si rivede, più….

solo
consideratemi sparito per un po’
ma non ci sto a guardare il mondo da un oblò
e voglio scendere per strada come sempre
cercare la gente

Ad un certo punto, come una scossa elettrica, qualcosa mi passa per tutto il corpo, all’interno e all’esterno.. qualcosa che mi fa tornare la lucidità: fatto sta che ora sono da solo, ma questo non mi dà più di tanto fastidio, perché, così, posso far finta di non essere mai nato, mai esistito, posso far finta di essere sparito da Kanagawa.. però, mi rendo conto, che nessuno, pur volendo, può rimaner a guardare il mondo dal di fuori, come attraverso un oblò che ti tenga al sicuro e nemmeno io: voglio tornare ad essere allegro, spiritoso, solare, felice e voglio tornare a rivedere i miei amici e far la pace con loro e andare per strada a vedere e a salutare la gente che ci incontro…

solo
consideratemi sparito per un po’
ho cancellato solo un giorno e gli altri no
che rinunciare neanche a un ora non si può
io no, io no.

Fatto sta che ora sono da solo, ma questo non mi dà più di tanto fastidio, perché, così, posso far finta di non essere mai nato, mai esistito, posso far finta di essere sparito da Kanagawa….ho cancellato sol quel giorno, l’ho dimenticato ed è sparito, ma gli altri no e non lo voglio fare, perché non si può rinunciare neanche ad una sola ora della nostra vita, perché è breve, nonostante alcuni momenti di questo viaggio sono lunghi e difficili, si devono vivere, affrontare e superare come fa un cavallo con un ostacolo, guidato dal suo padrone…beh, il padrone del Mio cavallo, cioè la mia vita, sono io e devo affrontare e superare tutti gli ostacoli e non avere mai paura sennò la vita ti disarciona proprio come fa un cavallo, io no io no: io non starò mai più da solo… L’ultimo suono che sento prima di correre ad abbracciare mia madre è quello del cristallo quando cade a terra: cristallino e dolce che segna la fine del mio soggiorno in prigione e l’inizio della libertà  da una faccia che non era la mia: una maschera, la mia.

 

 

OWARI

 

 

Auguro ancora un Buon Natale a tutti e un felice 2007 a tutti e grazie di aver letto!

 

 

 

Yumi

 

   
 
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