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Autore: Ce Ci    01/10/2012    6 recensioni
Quegli occhi, quei capelli, quel viso.
Era difficile dimenticarsene, sebbene fossero passati parecchi anni dall'ultima volta che li avevo visti, probabilmente su qualche copertina patinata di un giornale.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Children get older and I'm getting older too
 

"One day all of you gonna be gone
and all of this, all of us
will be nothing by a lazy memory"


Quegli occhi, quei capelli, quel viso. 

Era difficile dimenticarsene, sebbene fossero passati parecchi anni dall'ultima volta che li avevo visti, probabilmente su qualche copertina patinata di un giornale. 
'La più famosa boy band degli anni scorsi si scioglie' diceva il titolo.
Ci ero rimasta così male perché avevo sempre creduto che questo momento non sarebbe mai arrivato, che per te, per voi, sarebbe stato diverso. Illusioni da ragazzina.
Ero triste, ma poi sono andata avanti, in fondo avevano ragione tutti. Eravate una moda passeggera, prima o poi sareste stati sostituiti da qualcun altro. E così è stato. 
Non ho smesso di conservare i vostri cd che probabilmente ora giacciono impolverati insieme ad altri ricordi, in fondo ad una scatola.
E ora ti vedo li, per la strada, io con in mano una valigetta, in ritardo come al solito, con i capelli tirati e un aspetto professionale, tu fermato per strada da una signora che ti sta chiedendo un indirizzo. Ignara di chi tu sia, ignara di chi tu sia stato.
Pensare che poco più di una decina di anni fa avrei fatto qualsiasi cosa per passarti così vicino, per incontrarti per strada. Da quando vivevo a Londra non era mai capitato. E ora sei solo il ricordo nella mente di qualche nostalgica. Quelli che per me erano i tuoi compagni, non sono più con te, hanno tutti la loro rispettabilissima vita con mogli, figli, conferenze e i più fortunati con qualche concerto. 
Cerco di tirare dritto, ma non riesco. Quello sguardo mi attira a te, sempre lo stesso, un po' da bambino che ti ha sempre caratterizzato. Sembra che tu non sia invecchiato di un giorno, anche se il tuo corpo dice altro. Come una specie di Peter Pan. Infondo era così che volevi essere no? Non volevi mai crescere e cercavi di rimanere sempre spontaneo. O almeno quello era ciò in cui avevo creduto.
Cerco di resistere. Ho una vita, un lavoro, se prendo quel taxi. Faccio due passi avanti per poi tornare indietro verso quell'uomo, ancora fermo all'angolo dove la signora l'ha lasciato. 
"Louis?" 
La mia voce trema, sono tornata ad essere la ragazzina adolescente a cui cedono le gambe davanti al proprio idolo.
"Si?" dice lui, con una voce roca, diversa da quella che mi ricordavo, più calda, più matura forse. 
Lo fisso negli occhi, riesco a vederci quello che era, quello che probabilmente non sarà più. Una scintilla, un fremito, l'emozione di essere stato riconosciuto quando credeva che fosse tutto un ricordo, un sogno stupendo dal quale si era svegliato troppo presto e che l'aveva trascinato in una vita che non sentiva più sua. 
"Grazie" riuscii a mormorare. Solo un misero grazie, prima che le lacrime mi annebbiassero la vista e dovessi girarmi dall'altro lato.
Solo un grazie per tutte le volte che una loro canzone mi ha confortato, mi ha fatto sentire speciale, mi ha fatto credere fosse stata scritta per me, per tutte le volte che sentendo le loro voci in radio sono sobbalzata, per il semplice fatto che con la loro esistenza ho conosciuto una delle persone più importanti della mia vita che da quel momento è stata sempre con me. Un misero grazie non era sufficiente, non bastava affatto. Eppure fu l'unica cosa che riuscii a dirgli, che non rimase intrappolata nella mia gola. Percorsi a passi lunghi la via per allontanarmi il più possibile.
Fanculo il taxi, fanculo il lavoro. 
Un piede dopo l'altro, veloci e silenziosi. Finché due mani, forti e calde, non mi presero per le spalle, mi fecero voltare e mi strinsero in un lungo abbraccio. 
Quegli occhi, quei capelli, quel viso.

Sarebbe stato difficile dimenicarsene, ora.



   

SPAZIO AUTORE:   

Questa One-shot mi è venuta in mente una sera, quando ero un po' troppo stanca e forse un po' troppo triste. Non so come mai ma ho penato a questa scena e devo ammettere che io sono una cha ama i bei finali, quindi già solo iniziarla per me è stato difficile. Non sono il tipo da storie drammatiche. Spero che mi diciate cose ne pensate magari lasciando una recensione. 
Poi se vi piace come scrivo porteste passare anche dalla mia ff Rain e lasciare una recensione anche lì.
Un bacio grande a tutti! 

  
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