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Autore: Little Fanny    14/04/2007    3 recensioni
Una bella mattina Draco si ritroverà con un piccolo problemino da risolvere e sembra che ci sia una sola persona adatta all'impresa...

Dedicata a Stateira
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Oh Merlino

Disclaimer: Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di JK Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun fine di lucro, né intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright.

 

Tanti auguri Stat, che con le tue parole ci fai sognare, piangere, sorridere e pensare.

Tanti auguri sorellina, perché invecchiando regali perle di saggezza e mattoni di demenza.

Tanti auguri compagna di Bestianera.

Tanti auguri Chicca, un’amica speciale, di quelle vere.

Ti voglio bene.

Fanny

 

 

Grandi imperfezioni con dolci rimedi

 

 

“Oh Merlino. Oh. Mer.li.no.”

Un urlo agghiacciate si propagò per tutto il castello, percorrendo i lunghi corridoi e salendo le tortuose scale fino a innalzarsi sulle guglie più alte.

“Dra… che è successo?” domandò un trafelato Blaise bussando ripetutamente sulla porta dell’amico.

“Va via Blaise”

“Ehi! Che è successo? Hai svegliato tutto il castello con le tue urla. Mi sono preoccupato!”

“Va via, non è nulla…”

“Come no… guarda  che adesso entro…” disse prima di abbassare la maniglia e varcare la soglia.

La stanza era immersa nell’oscurità, un timido raggio di luce riusciva a filtrare illuminando le tende del letto a baldacchino ancora chiuse.

“Ehi, principino, come mai non siamo ancora alzati? Sei in ritardo sulla tua tabella di marcia del giovedì mattina… a quest’ora avresti già dovuto essere vestito e staresti combattendo davanti allo specchio col ciuffo ribelle inveendo contro tutto e tutti e proclamando che non avresti messo piede fuori dalla camera se tutti i tuoi capelli non sarebbero stati al loro posto.- sentì uno sbuffo da dietro le tende e seppe che almeno era riuscito a farlo sorridere. - poi io sarei entrato nell’esatto momento in cui sarebbe iniziata la tua quotidiana invettiva contro Potter, che oggi avrebbe colpito inesorabilmente i suoi capelli, anzi, quel nido cespuglioso che si trova in testa, come ami definirlo e…” continuò mettendo una mano sulle tende con l’intenzione di aprirle.

“Non osare neanche pensarci lontanamente!” lo ammonì Draco con tono minaccioso.

“Dra, cosa è successo?”

“Nulla… va via…”

“E allora perché mai non posso aprire le tende? Non avrai compagnia?”

“No, Blaise…”

“Su dai, a me puoi dirlo. Tiger e Goyle ti hanno finito il tuo bagnoschiuma preferito?”

“No! Ma ti sembra che io possa lasciarlo in giro per quei due energumeni?”

“Uhm… Millicent è riuscita a rubarti il paio di boxer verdi che le piacciono tanto?”

“No… che hai detto?”

“Uh, nulla! Vediamo un po’… hai litigato con la tua immagine allo specchio per vedere chi è più bello?”

“No no… e poi alla fine vinco sempre io…”

“E allora non vedo dove sia il problema” concluse spalancando le tende che ebbero l’effetto di scatenare un altro urlo che spaventò i poveri passerotti appisolati sui cornicioni.

“Oh Merlino.” Blaise era sconvolto. Era pronto a tutto, ma non a quella visione. “È orribile!”

“Per questo ti avevo detto di andartene.”

Il moro si sentì in colpa per la propria reazione. Sapeva come il suo amico teneva alla cura del proprio corpo. Non per niente aveva pagato Silente affinché fosse nominato Prefetto e gli assegnassero una stanza con bagno privato. Non poteva certo permettersi da andare trasandato a lezione solo perché il principino prendeva il monopolio del bagno per le sue infinite cure mattutine.

“Non ti preoccupare, un semplice incantesimo e si sistema tutto!” lo consolò tirando fuori la bacchetta.

Draco a quel gesto si nascose sotto le coperte mugugnando un: “Ci ho già provato, ed è anche peggio!”

“Su su, non facciamone una tragedia. Riusciremo a mascherarlo!” disse tirandolo fuori di forza con l’intenzione di provare a porvi rimedio.

In quel mentre la porta venne spalancata e ne apparve una scintillante Pansy Parkinson.

“Draky, tesoro, cosa ti è successo? Ti abbiamo sentito urlare stamattina…- le parole le morirono in gola. – Per le sottane di Morgana! Cosa ti è successo al naso?”

“Sono rovinato! Sono fottutamente rovinato!- piagnucolò Malfoy buttandosi di peso sul letto. – La mia vita non ha più significato. Sarò segnato per l’eternità!”

“Eccolo che parte col suo dramma personale…” sussurrò Zabini all’indirizzo dell’amica.

“Sh…- lo zittì. – Non vorrai perderti la parte Potter!”

“Ah, un Malfoy non può non essere sempre perfetto. Dobbiamo differenziarci dalla massa. Non come quel Potter… bah… lui con quello sfregio si può anche vantare, ma io… io… con questo coso sul naso. Io sono rovinato. – calde lacrime rigarono il suo volto. – Sarò diseredato, cancellato dall’albero genealogico. Non sopravviverò con questo brufolo!”

“Draky, su… non facciamone una tragedia. Lascia fare a me!” disse la giovane che con fare sbrigativo fece apparire tutto il suo set di trucchi e in meno di un secondo si mise all’opera regalando a Draco un aspetto quasi impeccabile.

Il biondo si ammirò allo specchio con fare critico. Il brufolo era stato ben camuffato, si poteva scorgere solo una piccola protuberanza e il lavoro venne infine commentato con un: “Potevi fare di meglio… povero il mio visino martoriato… bene, direi che possiamo andare che ho fame” concluse dirigendosi fuori dalla stanza con un fluido movimento del mantello. I suoi due amici lo seguirono di corsa, nascondendo dietro le loro schiene una foto con cui in futuro avrebbero potuto ricattarlo.

 

La giornata trascorreva tranquilla, nessuno sembrava essersi accorto della sciagura toccata al nasino alla francese del giovane di casa Malfoy, fino a quando, una sbadata Pansy non schizzò Draco con un  po’ d’acqua.

“Scusa, non volevo… aspetta che ti asciugo.” Disse tirando fuori un fazzolettino dalla tasca e tamponandogli con delicatezza il volto.

“Oh Merlino!” gridò.

“Pansy… cosa hai fatto?” chiese Draco agitandosi. Era nel bel mezzo della Sala Grande, non poteva sfigurare davanti a tutti.

“Io… ehm… io…”

Il biondo fece apparire uno specchio e impallidì. Il brufolo era diventato enorme. Un bubbone che faceva bella mostra di sé sul suo naso!

“Per Salazar! Pansy! Fa qualcosa!”

“E cosa?”

“Non lo so!”

 

 Tutta la Sala Grande si era voltata ad assistere allo strano siparietto guardando schifati la strana protuberanza sul volto dell’algido Serpeverde.

Oh si, Draco Malfoy poteva considerarsi davvero rovinato.

Se non che in mezzo a quella confusione di gente che ridacchiava e altri che scattavano foto ricordo, apparve un esagitato Blaise Zabini che si diresse di gran carriera dal suo amico.

“Dra, ho la soluzione per il tuo problema. L’ho sentito da Nott che gliel’ha detto Daphne, che l’ha sentito dalla Chang mentre ne parlava con la Brown…”

“Eh? Blaise, va al punto.”

“Il punto è che per curare l’eczema basta baciare una persona!”

Sulla Sala calò il silenzio.

“Zabini, di che stai parlando… e che cos’è sto ecsema?”

“Eczema, Malfoy. Eczema. Dal greco ékzema, detto di malattia infiammatoria della cute caratterizzata da arrossamento e dalla presenza di vescicole.” Rispose Hermione spuntata da chissà dove dietro le sue spalle.

“Uhm… beh, credo che possa fare al caso tuo… in fondo il naso è arrossato e decisamente c’è una cosa proprio brutta in cima!”

Draco guardava Pansy perplesso. Una Grifondoro e una Serpeverde d’accordo su qualcosa? Cose da non crederci!

“Beh, tentar non nuoce” acconsentì infine.

“Perfetto! Allora che ne dici di provare con me?”

“Ma ti sembra! Chissà che nascondi sotto quei chili di fondotinta! No! Devo trovare una persona che abbia la pelle perfetta…- si guardò attorno. – e che non sai una sporca Mezzosangue. Blaise, andiamo!”

E così i due Serpeverde uscirono dalla Sala Grande alla ricerca di una persona degna di sistemare la pelle del principe delle Serpi.

 

“Che ne dici di Parvati?”

“Uhm… no…”

“E lei?”

“Blaise… è una Tassorosso! Ti sembra che io possa anche solo sfiorare una Tassorosso?”

“Finnigan?”

“No, chissà dove finirebbero le sue manacce…”

“E…?”

“No, stava ridendo della mia piccola imperfezione…”

“Lei?”

“È la Weasley. Mi vuoi pieno di lentiggini?”

Dopo innumerevoli volti e nomi rimanevano ben poche persone.

“Insomma, Draco. Ti rimane solo la McGranitt!”

“Oh Merlino, Blaise! Come puoi anche solo averlo immaginato! È una ruga che cammina!”

“Uh, non è vero che rimane solo lei…” disse una voce sbucando all’improvviso davanti a loro.

“Granger! Ancora qui!” esclamò il moro appena riavutosi dallo spavento.

“E sentiamo, chi rimane?”

“Potter!”

“Potter? Chi? Lo Sfregiato?”

“Si, Malfoy. Quanti altri Potter conosci? Beh, guarda un po’ la sua pelle…”

Effettivamente il ragazzo aveva una pelle perfetta, non un’imperfezione, non un arrossamento. Perfetta.

“Granger…”

“Malfoy. Hai poche possibilità: o lo baci o ti tieni quel bubbone. A te la scelta.”

 

Draco si avvicinò con passo deciso a Potter, strattonò la sua cravatta e fece connettere le loro bocche. Si allontanò poi di scatto e fece apparire uno specchietto per vedere se aveva funzionato.

Il brufolo c’era ancora.

“Uh? Malfoy?”

“Ah, nulla Potter. Torna a giocare con i tuoi amichetti…” disse dirigendosi dai suoi fidati consiglieri.

“Non ha funzionato. Quindi, ora, Granger sei nei guai.”

“Mah… secondo me dovevi approfondirlo…”

“Pansy? È Potter. Che schifo!”

“Non faresti un piccolo sforzo per il tuo visino perfetto?”

 

Detto fatto Draco si rifiondò da Potter.

“Malfoy?”

“Oh, poche parole Potter. Devo sistemare il mio naso e sono pronto a qualsiasi cosa!”

Fece scorrere una mano in una lenta carezza sul suo volto, intrappolando il mento fra le sue dita affusolate. Con calma avvicinò il proprio viso a quello del ragazzo di fronte a sé. Ancora una volta le loro labbra si sfiorarono. Erano morbide al tocco. Ne ridisegnò il contorno con la propria lingua, facendo una leggera pressione fino a quando non si aprirono per lasciare che le loro lingue si intrecciassero.

Era strano. Strano ma bello.

Un bacio che sapeva di sale, ma anche dolce.

Sorrise sempre baciandolo.

Si separarono con calma, con gli occhi ancora chiusi intenti a non perdersi neanche un momento.

 “Sei tornato come nuovo, principino.” Disse Harry baciandolo delicatamente sulla punta del naso.

“Bene! Allora vado.” Rispose sbrigativo dopo aver constatato che li bacio aveva sortito l’effetto desiderato.

Harry lo guardò girare su se stesso e allontanarsi di qualche passo.

“Se dovessi avere ancora bisogno del mio aiuto, Malfoy, non esitare a chiedermelo.”

Il biondo sorrise e tornò indietro.

“Uhm… effettivamente credo che mi stia spuntando qualcosa qui…” disse prendendo una mano di Harry appoggiandola sulla sua guancia.

“Credo proprio che dovrò sistemartela!”

E così si baciarono davanti agli occhi contenti e soddisfatti degli amici.

 

“Ottimo lavoro, Granger!” si congratulò Blaise con la giovane.

“Già, finalmente questi due sono sistemati…” rispose Hermione ammirando i due giovani.

“E noi abbiamo materiale con cui ricattare Draco!” concluse Pansy con un ghigno sul volto, mettendo via la macchina fotografica.

   
 
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