Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: sandsunset    02/10/2012    2 recensioni
Quando l'amore è più forte della propria natura,
quando la vita che stai vivendo non è più la tua.
"Ed ora?" domandò Evelyne,a suo fratello maggiore Raymond.
"Adesso impariamo a vivere,Eve"
e le sorrise beffardo,com'era suo solito fare.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico, Sovrannaturale
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1814 ,January.
Paris.



<< Ed ora? >> Domandò Evelyne, a suo fratello maggiore Raymond.
Lui, in compenso, scosse i capelli rossi e lunghi fino ad appena sotto le orecchie, leggermente mossi. 
<< Ora impariamo a vivere, Eve. >> La ragazza si sentì avvolgere da un fremito ,
si strinse nelle spalle , richiamando le gambe al petto.
<< Non me la sento. >> Sussurrò lei, pensò che se avesse potuto piangere lo avrebbe fatto senza pensarci due volte,
ma qualcosa glielo impediva e, quel qualcosa, era proprio il motivo per cui aveva paura.
<< Devi accettarlo, qualcosa è cambiato. >> Raymond schiuse gli occhi, e le labbra,
in un sorriso tenero e comprensivo che la sorella accolse con piacere, ora era rimasto solo lui,
l'unico legame di sangue, l'unica persona al mondo su cui poteva contare.
Tre giorni fa i loro genitori erano morti, erano venuti a casa, li avevano presi a coltellate,davanti ai loro occhi innocenti.
Raymond aveva aiutato Eve a nascondersi nel camino,coprendo la visuale con un cumulo di legna, ma non troppo fitto per poter evitare le urla strazianti di sua madre, le preghiere di suo padre e le risate degli assassini che squarciavano le loro ossa con gusto e leggerezza.
Poco dopo uno aveva scoperto i due fratelli e in un attimo morse i loro colli, lasciando le carcasse sul pavimento in legno.
Quando si svegliarono i due si trovarono diversi, pelle candida, di marmo, fredda come il granito e statuaria.
Occhi di uno strano bagliore rossastro acceso, e due canini aguzzi come quelli di una bestia.
Poi con loro grande sorpresa si accorsero di non avere fame, ma sete, di un elemento strano, di cui prima non avevano mai avuto alcun interessamento, sangue umano.
Aguzzando la vista e l'udito in un batter d'occhio erano fuori ed avevano addentato due dame
agghindate per la Domenica, avevano bevuto tutto il loro sangue e se ne erano andati, lasciando i cadaveri distrutti a bordo del marciapiede.
La cosa strana è che Evelyne non si sentì in colpa,non pensò al fatto che quelle due signore avrebbero
potuto avere figli,al fatto che un marito le aspettava a casa,no.
Dentro di lei sentiva solo la soddisfazione, la gioia e la frenesia pervadere ogni singola cellula del suo nuovo corpo.
<< Parigi è la nostra nuova vita,ora. >> Sussurrò Ray sistemandosi i capelli che il vento accostava davanti ai suoi occhi,prepotente.
Sopra quel vagone del treno tirava vento,troppo,Eve benedì il cielo per non avere freddo, o sarebbe morta assiderata.
Il mezzo sfrecciava sulle rotaie velocemente, facendo provare ai due la brezza di un giorni di fine estate a pieno.
<< Ho sete. >> Constatò lei sorridendo maliziosamente al fratello.
Lui la osservo, spostandole i capelli castani dal viso.
<< Si caccia. >> Biascicò entrando da una finestra sull'ultimo vagone, all'interno. Eve lo seguì famelica e bramosa di gustare un ottimo pasto.
<< Ricorda,appena ti sei saziata,torna sopra il vagone. >> Sussurrò Ray, Eve non riuscì a sentirlo,
troppi odori, troppi profumi in quello stesso posto, non sapeva da dove iniziare tanto il treno fosse pieno di aromi
pregiati e succulenti. Sentiva pulsare il cuore di ognuno di loro nell'incavo della spalla, a contatto con la vena porta, le arterie,
senz'altro avrebbe avuto l'opportunità di un bel banchetto.
Entrò nella prima cabina che trovò,c'era un giovane dai capelli corti e biondi,sulla ventina d'anni,pensò.
Era intento a leggere un quotidiano, Le figaro, il passo felpato di Eve non l'avrebbe mai sentito, era troppo leggero.
<< Salve. >> Disse con voce roca e sensuale,il ragazzo si girò di scatto e la guardò con uno sguardo malizioso.
<< Buonasera. >> Ammiccò alzandosi.
Per quanto Evelyne fosse stata e fosse ancora,dolce, non riuscì a non provare la brezza di divertirsi con la sua preda.
Nessuno le avrebbe resistito, folta chioma rame, occhi di un ambra colata da mozzare
il fiato, quegli occhi un tempo erano stati verdi,ma ora erano semplicemente eccezionali,con quel nuovo bagliore.
<< Le serve aiuto? >> Chiese il giovano sorridendo sinceramente.
Eve usando la sua velocità,in un millesimo di secondo, gli fu dietro, cingendo con un braccio
il collo del ragazzo come per strozzarlo, ma per ora voleva solo tenerlo fermo.
<< Ma come... >> Lui non capiva come fosse stata possibile una cosa del genere, insomma,
un attimo prima era davanti a lui e non aveva nemmeno visto il suo spostamento.
<< Ora ci divertiamo. >> Sussurrò impercettibilmente a sé stessa prima di leccare con la lingua l'altezza del collo del povero malcapitato.
<< Ottimo. >> Chiuse gli occhi gustando il pre-sapore del suo sangue.
<< Come ti chiami? >> Il ragazzo rispose preoccupato, con la voce tremolante. 
<< Guillaume,s-signorina. >> Le dava piacere sapere il nome delle sue vittime,
poteva associare quei nomi al loro sangue e poteva riconoscere altri sapori simili a quello,era complicato,ma divertente.
Un attimo dopo affondò i canini appuntiti come coltelli nel collo del giovane che
abbandonò tutte le sue forze con un ultimo rantolo,lei ingorda continuò a succhiare ogni piccola goccia fino a non trovarsi sazia con un solo corpo,incredibile.
Si passò una mano sulla bocca per pulirsi da alcune eventuali macchie rosse,poi si leccò le labbra ed uscì per tornare sul vagone.
Raymond era già lì ad aspettarla, sorridente.
<< Quanti? >> Chiese lei guardandolo,ammiccò.
<< Sono incappato in un vagone di signorine allegre, prima di ucciderle stavo pensando di divertirmi un pò,ma avevamo fretta. >>
Eve ridacchiò scuotendo il capo, dopotutto suo fratello aveva pur sempre diciannove anni e lei, ne aveva pur sempre diciassette,erano gli stessi.
Quasi gli stessi.





Si,ho altre due storie in corso
e si,quest'idea non ha senso,per questo mi piace.
Beh,se vi piace il genere,e vi è piaciuto il primo capitolo,recensite :)

Ps. Il titolo è Exacutus ensis,traduzione dal latino: lama affilata


Grazie,se hai letto fino a qua 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: sandsunset