Sono all'ennesima festa di lavoro di mio padre e come sempre, con me c'è il mio ragazzo Mark.
Non mi lascia un attimo in pace, è diventato un tormento.
C: Vado a prendere una boccata d'aria, torno subito.
M: Piccola se vuoi ti accompagno. Sai.. É buio e..
Non gli faccio finire la frase.
C: No, non preoccuparti.
Gli sorrido ed esco. Sto andando verso il parco, sotto una grande quercia. Quello era il posto speciale di mia mamma. Mi ci portava sempre da piccola...
Alzo gli occhi al cielo sospirando: nessuno sa quanto mi manca.
È morta due anni fa, in un incidente stradale.
Io ero lì e a volte mi domando perchè lei?
Perchè non io?
Mi scende una lacrima. So che non dovrei piangere, ma la vita è stata parecchio ingiusta con me: ho perso la mia mamma quando avevo solo 7 anni, mio padre nel giro di due anni si è rifidanzato; per fortuna non ha intenzione di risposarsi. Quella donna, Janeline, è una vipera. Mi odia e a volte, quando non mi sopporta, chiama il figlio che mi picchia. Fa male, tanto male.
Immersa nei miei pensieri non mi accorgo delle urla che provengono dalla fine del parco. Bhe, a me non interessa.
Sto per andarmene quando vedo un ragazzo correre verso di me e nascondersi sotto una panchina.
S: Ehi, per favore non dire nulla.
Mi fa l'occhiolino. Ma chi cazzo si crede questo?!
C: Ok.
Dico in tono secco e sprezzante.
Si avvicina una ragazza...
R: Ciao siamo fan di Justin, lui è in questo parco!!!! Per caso l'hai visto?
Mi guardano tutte con occhi imploranti.
C: Ehm.. No, veramente no. Mi dispiace...
Sento dei sospiri e qualcuna addirittura scoppia a piangere.
R: Ok, grazie lo stesso.
Mi dice asciugandosi una lacrima, poi, rivolgendosi alle altre ragazze dice: Su dai, non perdiamoci d'animo! Andiamo da qualche altra parte!
Vedo che si allontanano e il ragazzo esce da sotto la panchina.
J: Grazie. Vuoi una foto con me?
Mi fa di nuovo l'occhiolino.
C: No. Stavo andando a casa. Ciao.
Si avvicina al mio orecchio.
J: Perchè così di fretta? Abbiamo tutta la notte...
C: Forse non mi hai capita. Sto andando a casa mia da mio padre che mi aspetta. Ciao.
Mi giro e mi allontano; vedo che comincia a seguirmi ma non ci do troppo peso.
Arrivo a casa e solo allora mi accorgo dell'orario e delle 17 chiamate di Mark alle quali non ho risposto.
Merda! Sará furioso...
Entro ma non c'è più nessuno: probabilmente la festa è giá finita e papá ora è da Janeline.
Vedo Mark seduto sul divano con le braccia incrociate. Appena mi vede si alza incazzato, si avvicina e mi da uno schiaffo in faccia.
M: Che cazzo hai fatto eh?? Mi sono preoccupato! Non permetterti mai più. Mi hai capito? Tu esci solo con me e NESSUN'ALTRO!
C: Cosa? Mark, stiamo insieme, è vero, ma io posso uscire con chi voglio!
Stringe i pugni.
M: Decido io con chi esci. Non mi importa.
Mi da un altro schiaffo in faccia e se ne va.
Corro in camera mia e mi butto sul letto.
Comincio a piangere, disperata.
Voglio lasciare Mark da tanto ormai, ma ho paura della sua reazione. So come se la prenderebbe e ciò mi spaventa...
Io voglio solo una vita normale, come tutti gli altri. Una madre, un padre e un ragazzo che mi ama per quello che sono, un ragazzo che mi tratta bene, che mi rispetta.
Pensando a come la vita sia stata dura con me mi addormento...


P: Claire, Claire!
Apro lentamente gli occhi.
P: Claire sono papà! Dai alzati o farai tardi a scuola. Oggi vado a lavoro prima del solito, la colazione è giù pronta sul tavolo.
Lo sento scendere per le scale e poi gridare:
- Sbrigati che Mark è di sotto che ti aspetta!
Faccio un salto dal letto.
Oh merda! No. Con lui a scuola non ci vado. Ho paura.
C: Papá! - Urlo. - Oggi non mi sento tanto bene, rimango a casa. Dillo anche a Mark!
Sento papá parlare con Mark, poi la porta sbattere.
Sono usciti entrambi?
Metto uno short di jeans, le superga gialle e una canotta e scendo per controllare.
Mark non è uscito. É lí. Fermo sulla porta a fissarmi.
M: Perchè non vuoi venire a scuola con me?
É arrabbiato, lo riconosco dal tono di voce.
C: Mark non mi sento molto bene, scusami. Torno a dormire tu vai a scuola senza di me.
Mi giro per risalire le scale ma mi prende per il polso e mi costringe a guardarlo.
M: Non ti senti bene e sei giá vestita? Non sei molto furba. Non vanno bene le cose così mia cara Claire, non vanno bene per niente.
Comincia a fissarmi i seni.
C: Che vuoi Mark? Ho sonno e non mi sento molto bene. Lasciami in pace. Vai a scuola che è tardi.
Mi fissa per due secondi e poi mi tira uno schiaffo talmente forte che mi fa piangere.
Dovevo aspettarmelo.
M: Sai Claire, mi piaci molto vestita cosí oggi.
Vedo che si lecca le labbra.
Mi stringe a se e comincia a baciarmi violentemente mentre con una mano comincia a palparmi.
C: Mark! Lasciami cazzo! É da tanto ormai che non mi piaci più. Ti odio!
M: Dai piccola su, vieni qui che avevamo appena cominciato.
Mi avvicino e lui sorride malizioso. Che porco che è!
Fingo di baciarlo ma gli pesto il piede e scappo. Corro lontano e mi nascondo.
Sento delle urla in lontananza..... Ecco. Ora si che so come morirò...








 


SPAZIO AUTRICE:
Ma ciao belle bimbe (?)
Ok mi presento anche io: mi chiamo Chiara e ho 15 anni.
Capelli biondi ricci e occhi azzurri.
Questa è la mia prima FF, per cui recensite in tanti e siate clementi *-*

P.S. So che il capitolo è un pó cortuccio, ma è solo il primo v.v <3