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Autore: Erika93    15/04/2007    6 recensioni
Non avrebbe mai pensato di potersi innamorare di lui...Lo ha sempre visto come "l'amico di suo fratello", lo stesso amico che l'ha vista nascere... Nemmeno lui, dal canto suo, avrebbe mai pensato di potersi innamorare di lei... quella ragazzina sicura ed ostinata; la sorella del suo migliore amico. Almeno fino a quel giorno...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Goten
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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Bra guardò distratta fuori, attraverso l’ampia vetrata del soggiorno. Il cielo si era tinto di un allegro azzurro pastello. Le goccioline che scivolavano giù dalle foglie degli alberi erano ormai l’unico ricordo della tempesta appena passata. Sorrise soddisfatta, ora sarebbe finalmente potuta uscire. Corse veloce in camera e sollevò, compiaciuta, la borsa di plastica, stracolma di vestiti. “Questa volta ho davvero superato me stessa!”
Raggiunse sua madre in salotto; stava osservando divertita una simpatica foto di famiglia.
“Mamma io vado. Torno per cena”
Bulma acconsentì con un semplice cenno della mano. Non aveva bisogno di spiegazioni.
Sapeva bene dove era diretta sua figlia. Infatti, Bra, puntuale come un orologio, il primo sabato pomeriggio di ogni mese, portava al centro commerciale alcuni vestiti che ormai non indossava più. Erano per un progetto di beneficenza proposto da un gruppo di ragazzi, al fine di aiutare i bimbi più bisognosi della città dell’Ovest. Questo non era, però, l’unico scopo della giovane principessa. Il ragazzo che si preoccupava di raccogliere i fondi per finanziare l’iniziativa era veramente carino. Il direttore del centro commerciale aveva messo loro a disposizione uno dei magazzini, proprio perché una di quei volenterosi ragazzi era sua figlia.
Bra s’incamminò, verso la fermata dell’autobus, che non tardò ad arrivare.

Come ogni sabato pomeriggio, il centro commerciale pullulava di gente. Arrivata a destinazione, Bra scese dall’autobus ed entrò.
All’interno giochi di luci e colori facevano da sfondo a voci divertite e curiose, stupite oppure deluse.
La giovane sayan raggiunse con passo svelto la scala mobile che portava giù nei magazzini.
Voltò lo sguardo e lo vide: il motivo delle sue continue visite al centro commerciale stava discutendo con un uomo in borghese, probabilmente il direttore, e sembrava piuttosto preoccupato.
Bra gli passò di fianco e gli sorrise, ma non ricevette alcun cenno in risposta. Sembrava davvero scosso, quindi decise di perdonarlo.
Appoggiò il borsone per terra, diede un’ultima occhiata al ragazzo: niente da fare, aveva scelto il momento sbagliato! Quel poveretto le fece quasi compassione: ora era seduto, la testa tra le mani. Probabilmente non aveva gradito la visita del direttore. Sicuramente se gli avesse parlato non avrebbe ottenuto neppure uno straccio di numero!
Delusa, fece per andarsene, quando sentì una voce curiosa chiamarla:

“Bra?”

Si voltò sorpresa:

“Goten!”

“Sai, non ti ci vedevo a far beneficenza…!” La prese in giro

“Guarda che io ho un cuore d’oro!” Rispose, apparentemente offesa

“Non ho mai affermato il contrario! Tuo fratello è a casa, vero?” Chiese lui fiducioso

“Si, perché?” Bra, invece, era piuttosto curiosa

“Ti va se dopo ti accompagno? Così rimango un po’ da voi”

“Fa pure! Perché non vieni a viverci? Tanto non farebbe molta differenza, sei sempre alla C.C.” Rispose Bra, sprezzante

“Scusate ragazzi, se non è troppo disturbo, vi spiace uscire? Oggi il direttore preferisce chiudere il magazzino in anticipo.”

Una bella ragazza dai lunghi capelli biondi li stava osservando annoiata, probabilmente da una buona manciata di minuti; ora, però, pareva infastidita.

Era stata una giornata impegnativa, non vedeva l’ora di poter riabbracciare il suo ragazzo che l’aspettava a casa, e magari, concedersi un bagno caldo.

“No, figurati! Magari, siccome finisci di lavorare un po’ prima, stasera potremo uscire insieme. Così ci conosciamo un po’ meglio. Basta che mi dai il tuo numero e… Ahi! ”
Goten guardò sorpreso Bra, mentre si massaggiava delicato la guancia. La giovane sayan lo aveva appena colpito, disegnandogli un bel 5 di un rosso vivace.
Intanto la ragazza bionda aveva tolto il disturbo, tanto imbarazzata, quanto divertita.

“Ma dico, sei diventata matta???” Piagnucolò Goten, che non riusciva a capire il motivo di tale reazione.

“Ma non la vedevi quella ragazza??? Poverina era imbarazzatissima! Evidentemente non sapeva come dirti che CON TE NON CI SAREBBE MAI USCITA! Ma, almeno lei avrebbe cercato di essere più delicata di te!” Bra era furiosa, ma nelle sue parole c’era quel pizzico di gelosia, che, però, a Goten sfuggì.

“Anche tu, in quanto delicatezza, ti meriti un bel 0--!”

“Ti diverte provocarmi?” Ora Bra era al limite. Lo avrebbe volentieri strozzato.

Poi un cigolio, seguito da un tonfo, che le fece dimenticare quel desiderio incontrollabile.
Un brutto presentimento, poi una corsa improvvisa e disperata verso la fonte di quel rumore. Pugni violenti contro la porta antipanico, sperando che qualcuno potesse sentirla.
Niente da fare, era rimasta chiusa con Goten in quel magazzino che tanto conosceva, ma che ora era diventato una prigione. La loro prigione.

Possibile che la ragazza bionda si fosse dimenticata di loro?



Ringrazio tanto tanto tanto per le recensioni e, soprattutto per i preziosissimi consigli.

Spero che la storia così risulti più scorrevole e la lettura più piacevole.
Purtroppo sono andate perse alcune recensioni, sighç_ç, quindi mi scuso tantissimo e vi invito a recensire di nuovo!

Un grazie in anticipo! Eri

  
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