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Autore: Vampiresroads    02/10/2012    3 recensioni
-Che tu lo voglia o no, qualsiasi cosa tu faccia per impedirlo, ci sono sempre giorni, mesi, anni negativi.
Per fortuna hanno deciso di darci anche dei momenti positivi, ed è quello il momento più giusto per vivere! Son quelli i momenti in cui puoi rischiare, perché sei felice, perché un errore non guasterebbe l’allegria, ma una mossa azzeccata la triplicherebbe.
E…indovina un po’? siamo esattamente in mezzo a questi momenti! È ora di lasciarti andare, l’hai fatto così tante volte!-
-Questa volta non sto parlando solo del gruppo, parlo in generale.
So che è buono rischiare, so che è buono provare ad affrontare cose nuove, è sempre positivo avere il coraggio di guardare in faccia qualsiasi cosa, ma un rapporto non è qualcosa che puoi “lasciare andare”.
Il rapporto è qualcosa che devi custodire, è qualcosa che non puoi mai mettere nel fuoco per vedere se brucia o no: perché se è davvero un rapporto a cui tieni non lo metteresti mai a rischio.-
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.d.A. è la mia prima ff sugli All Time Low, e anche se in realtà è un po' un contesto instabile è  tutto ciò che avevo in mente ora.
Grazie di essere qui, buona lettura c:

Just, let yourself go?

 
Jack iniziava a perdere la pazienza, quando gli All Time Low si riunivano non c’erano mai atmosfere negative, ma stavolta tra lui e il cantante non era tutto così positivo.
Nessuno voleva rinunciare alla propria idea, convinto che fosse quella giusta e insostituibile.
-Non è tanto facile? Semplicemente lasciati andare e vivi ogni singolo giorno come se il futuro non esistesse, come se il passato non parlasse di te, come se il tempo semplicemente fosse una piuma allegra che svolazza tra le scartoffie di tutti i giorni, come se tu potessi decidere quando prenderla e annientarla, quando rilasciarla e quando cambiarle direzione.
Non potrai mai sapere se avrai un futuro, come sarà o cosa lo determinerà. Devi solo lasciarti andare, amico. È così semplice.-
-Non lo so, non è facile come dici. Non per me.
Il futuro non è a caso, se decidi di studiare greco, matematica e latino,  se decidi di ucciderti la vita per avere una media che non riuscirai mai ad ottenere, se sei sicuro di voler sacrificare la tua vita sociale per avere un lavoro assicurato; puoi farlo. A quel punto il tuo destino è segnato.
Oppure ti accorgi di non essere abbastanza voglioso per passare nemmeno un’ora sui libri, che hai bisogno di parlare e farti ascoltare, che quella classica non è la vita che fa per te e… beh… allora fai come noi: prendi un bel po’ di strumenti e inizi a suonare, a scrivere, a cantare. E in ogni caso il tuo futuro è segnato, non così tanto come sull’esempio precedente, ma comunque segnato.
Ormai ci tocca fare i cazzoni a vita, ma è quello che abbiamo scelto, o sbaglio?
Ognuno può fare quello che vuole sulla sua vita, lasciare andare tutto a caso sarebbe più una perdita di libertà che altro. Non mi fido del caso.-
-Andiamo Alex, da dove siamo partiti davvero credevi di arrivare qui?
Sei sicuro che programmare ogni cosa sia la scelta giusta?-
-No, mi hai frainteso Barakat, non dico che bisogna programmare tutto, dico solo che c’è un tempo per ogni cosa! Non possiamo sempre pensare che tanto del domani ce ne sbattiamo la minchia perché domani è domani e oggi è oggi; soprattutto se domani stiamo una merda e rimpiangiamo l’oggi a vita.-
-Ma che ti prende? Amico, da quando ragioni così?-
-Stiamo crescendo anche noi, è difficile da accettare, ma godersi il momento non è sempre così positivo.-
-Che tu lo voglia o no, qualsiasi cosa tu faccia per impedirlo, ci sono sempre giorni, mesi, anni negativi.
Per fortuna hanno deciso di darci anche dei momenti positivi, ed è quello il momento più giusto per vivere! Son quelli i momenti in cui puoi rischiare, perché sei felice, perché un errore non guasterebbe l’allegria, ma una mossa azzeccata la triplicherebbe.
E…indovina un po’? siamo esattamente in mezzo a questi momenti! È ora di lasciarti andare, l’hai fatto così tante volte!-
-Questa volta non sto parlando solo del gruppo, parlo in generale.
So che è buono rischiare, so che è buono provare ad affrontare cose nuove, è sempre positivo avere il coraggio di guardare in faccia qualsiasi cosa, ma un rapporto non è qualcosa che puoi “lasciare andare”.
Il rapporto è qualcosa che devi custodire, è qualcosa che non puoi mai mettere nel fuoco per vedere se brucia o no: perché se è davvero un rapporto a cui tieni non lo metteresti mai a rischio.-
-Alex, a cuccia, ho perso il filo: cosa c’entrano i rapporti?-
-I rapporti c’entrano sempre. So che non hai mai avuto voglia di affrontare questo argomento, ma arriva quel punto in cui la gente si stanca di vedere il rapporto che tanto cerca di mantenere buono buttato come capita. Fa male.
Sai cosa mi sta iniziando a sembrare la nostra relazione? Una preziosa perla che da una parte viene lucidata con la massima cura, mentre dall’altra un piede violento ci gioca a pallone, tanto in quella perla non ci sarà mai altro che un pallone da calcio che si può tranquillamente distruggere.
Ma che te lo dico a fare?-
-Mi stai iniziando a diventare uno di quei ragazzi complessati che piangono su loro stessi ogni pomeriggio senza concludere niente?
Abbiamo da fare, Alex, ho altre persone di cui occuparmi, non significa che smetta di amarti.-
-Hai ragione, per gli altri hai sempre tempo. Dovrei solo ringraziarti se ora stai perdendo un po’ del tuo tempo per parlare di cazzate con me, vero?
Perdonami, non so far altro che sbagliare.-
Il discorso stava scivolando in una prospettiva ironica, ma senza aspetti divertenti.
-Non fare l’adolescente complessato. Domani si parte per il tour e non possiamo partire con una situazione del genere. Calmati, non è il caso di agitarsi.-
-Credo che la perla sia frantumata del tutto in questo momento.
La sigaretta che stai fumando è molto più preziosa di tutto questo, non è vero?
Sto ragionando da ragazzino? Beh forse perché non ho abbastanza forza da maturare, ma nessuno mi sta aiutando.-
Così dicendo Alex strappò la sigaretta dalla mano di Jack e iniziò a fumare con rabbia e agitazione, nessuno dei due aveva il coraggio di partire il giorno dopo, ma dovevano farlo.
Dovevano lasciare da parte i sentimenti, di nuovo, e ripartire con la stessa energia con cui Alex fumò la sigaretta sgraffignata.

Il mattino dopo, al momento di iniziare il tour, Alex non era nel suo letto.
Non era in nessuna parte della casa, in nessun quartiere della città.
-Zack, Zack dov’è finito Alex?- Sbraitò il manager –Dobbiamo partire, partire subito!-
Jack arrossì in modo imbarazzante e restò muto, mentre il suo sguardo si perdeva col vento.
-Jack, ne sai qualcosa?-
-So che non è tanto lontano.-
-Cosa vuol dire?  Chiamalo!- Intonò ancora l’uomo.
-Ha il cellulare spento, vedrete che tornerà!- Tranquillizzò Rian, non così tranquillo.
-Non possiamo aspettare, abbiamo bisogno di lui. Ho bisogno di lui.- concluse Barakat, avviandosi lentamente fuori dal cancello.
I sensi di colpa e la paura pervasero del tutto l’anima del ragazzo, che continuò ad impallidire fino a rimanere senza un minimo di colore in viso.
–E lo troveremo, ragazzi. Lo troverò.-

  
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