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Autore: Nerween    02/10/2012    1 recensioni
Negli anni passati al suo fianco aveva imparato a capire i suoi stati d’animo guardandolo negli occhi. Aveva intravisto dentro quelli paura, quando Thor lo trascinava in una delle tante avventure spericolate; rabbia, quando Padre sembrava prediligere i suoi primogenito; gioia, ma soprattutto amore, amore puro, quando si prendevano per mano o semplicemente erano insieme.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nei suoi occhi

 

 

La cosa che aveva sempre amato di suo fratello erano gli occhi.

Due splendide iridi di smeraldo su un volto di ceramica, in profonda evidenza rispetto alla carnagione diafana così diversa da tutta quella degli altri asgardiani. Due cerchi verdi che avevano sempre il potere di stregarlo.

Thor ricordava una scena della sua infanzia impressa nella sua mente, l’immagine di sua madre che teneva i suoi due figli sulle gambe, leggeva loro le favole prima di lasciarli dormire e poi si perdeva in parole d’amore verso i suoi piccoli, elogiando le loro bellezze: i capelli dorati simili a un campo di grano del primogenito e la profonda espressività degli occhi di Loki.

Thor aveva sempre pensato che i suoi capelli dorati non valessero uno degli occhi di suo fratello. Erano come acqua cristallina su un fondale verde, talmente trasparenti da poterci leggere dentro con la stessa facilità con cui Loki leggeva dentro i suoi.

Negli anni passati al suo fianco aveva imparato a capire i suoi stati d’animo guardandolo negli occhi. Aveva intravisto dentro quelli paura, quando Thor lo trascinava in una delle tante avventure spericolate; rabbia, quando Padre sembrava prediligere i suoi primogenito; gioia, ma soprattutto amore, amore puro, quando si prendevano per mano o semplicemente erano insieme.

L’ultimo ricordo che Thor aveva di quegli occhi era anche il più doloroso. Quella notte, quando Loki se n’erano andato, quando l’aveva lasciato solo, aveva guardato nei suoi occhi e vi aveva trovato sofferenza. Delusione. Thor non sapeva se quella delusione fosse per sé o per Odino, ma ricordava il tonfo al cuore quando in quel verde aveva previsto ciò che suo fratello avrebbe fatto.

Si sarebbe lasciato andare al vuoto eterno.

Li avrebbe lasciati. Lo avrebbe lasciato, con gli occhi che Thor tanto amava lucidi e pieni di lacrime come ultimo saluto.

 

Quando l’aveva rivisto per la prima volta su Midgard, si accorse che era cambiato dai suoi occhi. Quegli occhi che l’avevano sempre scrutato con amore, adesso sembravano non poter provare nient’altro che odio. Non erano gli occhi che conosceva, eppure, per un secondo, durante il quale si erano fissati, aveva visto una luce in essi.

Era durato un attimo, ma a Thor sembrava che per un momento gli fosse stato concesso di rivedere suo fratello dietro la maschera del Dio dell’Inganno.

 

La cosa che aveva sempre amato di suo fratello erano gli occhi.

Erano anche la cosa che gli mancava di più.

   
 
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