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Autore: yolima90    02/10/2012    0 recensioni
Joker e' perso completamente di una donna. Va bene che non è la prima volta che s'innamora, ma questa qua..lo rende debole e lo rende una ometto romantico che non sa' vivere senza il suo amore.
Come se la cavera' questo Joker perdutamente innamorato?
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joker aka Jack Napier
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una , due, tre , quattro, cinque sigarette che morivano ognuna tra le dita del Joker il quale con aria terribilmente annoiata guardava la sua vittima che era distesa sul pavimento di una cantina che puzzava di aglio e piscio..una combinazione assai disgustosa per il pagliaccio che quel giorno non si era passato sul volto il trucco.

I suoi uomini che li erano intorno aspettavano l'ordine di uccidere il poverino,ma il permesso non arrivo' mai.

 

" Cosa stava combinando ? " si chiese l'uomo dall'aria seria mentre le sue dita giocavano con un pezzo di sigaretta ormai senza vita, se la porto' di nuovo sulle labbra , con l'altra mano sinistra prese l'accendino che era davanti a se' e si riaccese la sigaretta che prese immediatamente colore e a fumare " penserà a me? " continuò a pensare mentre le sue mani giocavano con i suoi capelli, il suo sguardo andò dai suoi uomini e poi alla vittima " che palle" sospirò stanco passandosi una mano fra i capelli e sulla faccia.

Basta ! Doveva uscire da li'! 

Così fece.

Si alzò, si diede una pulita, si tolse la polvere che gli era caduta prima quando aveva distrutto il muro insieme ai suoi seguaci , fece un cenno agli uomini che uscirono in silenzio , forse anche un po' delusi perché quel giorno sarebbero ritornati a casa con le mani non sporche di sangue. Ingobbiti ubbidirono al loro padrone, mentre la vittima smise di sudare freddo e guardò il Joker che lo fissò con interesse, forse..forse non l'avrebbe ucciso ..forse.

<<  Addio  >> disse e lo scavalco' mentre la vittima sorrise e permise il cuore riprendere a battere tranquillamente dopo tutto questo terrore di morte, era convinto che non sarebbe più uscito da quella stanza e quando la sua certezza era ben conficcata nel suo cervello ecco che il Joker mosse la sua pedina.

Con una forza che avrebbe lasciato senza parole anche Hulk spacco' la testa del poveraccio con un calcio , poi come sua consuetudine..rise. 

Ecco.

Così smetteva di sudare e puzzare come un porco.

Il sesso lo rendeva ancora più bastardo, si era accorto. Fare sesso lo rendeva un mostro. Come se non lo fosse già' abbastanza. 

"ah aha ahahahahahah" rise dentro se' mentre fissava il cervello dell'uomo sotto la sua suola, si pulii contro la sua schiena 

 

<< Mi perdoni  >> continuo' a ridere. 

 

andò via saltellando fischiettando allegramente mentre il sangue lentamente si allargava e formava una pozzanghera. 

 

Riaverla fu una cosa meravigliosa, riaverla tra le sue braccia e godere del suo odore era un onore per lui. La strinse forte a se' mentre lei sorrideva e chiudeva gli occhi sul suo petto come una bambina che voleva solo rimanere in braccio al suo papà per il resto della sua vita.

Con dolcezza la spinse contro il muro e la baciò ,farle male era il suo ultimissimo pensiero, voleva solo amarla. E così fu.

La sollevò e portò il suo bacino contro il suo mentre i loro respiri si facevano  sempre più forti, lei passò le mani lungo il suo corpo curiosando nei suoi occhi per scoprire qualcosa che a lui rimaneva segreto, poi ricordo' di come aveva ucciso quell'uomo e si sentii felice. 

Ammazzare più sesso, si univano bene..era un ottimo matrimonio.

Una luce strana passò negli occhi del Joker che avrebbe messo fuga qualsiasi uomo ma non lei , lei non scappò e per farli capire che non lo temeva lo baciò ancora e ancora .

Gli sfilò la camicia sua che si era messa quando era arrivata , si era presentata come un pulcino bagnato perché aveva dimenticato il giorno prima l'ombrello da lui e lui idiota si era scordato di chiamarla e avvisarla, così mentre andava dal suo amato si era tutta bagnata e rischiava di prendersi una bel raffreddore, anzi forse peggio…mentre la baciava sul viso aveva sentito la fronte scottare ma lei ridendo gli aveva detto che non era niente d'importante ma questo non lo aiutò moltissimo..continuò a sentirsi davvero uno schifo.

Che tipo di ragazzo lascia che la sua ragazza si prenda la febbre per colpa sua ?

Era una frana in questo campo si disse mentre lei lo spingeva con violenza contro l'armadio.

Era esile ma aveva una forza bestiale da quattro uomini. 

E non era facile spostare il Joker...

Allo stesso tempo aveva una fame che non finiva mai, non era mai sazia di lui, se fosse stata per lei avrebbero fatto sesso ogni due ore , al contrario di lui che si amava averla tra le braccia ma doveva anche trovare spazio per uccidere senno' non c'era gusto. Amava scopare con il gusto del sangue di vittime innocenti in bocca ancora fresco.

Il cellulare squillò da qualche parte e loro si dovettero fermare , lei scese dalle sue gambe e andò a tastare la sua giacca poi gli passò il cellulare 

 

<< Si? >> rispose secco, rimase in ascolto .

 

Sembrava che Batman avesse di nuovo scoperto il suo piano e lo avesse distrutto per la centesima volta, almeno era riuscito a fare fuori il direttore della banca..per i soldi vabbè..c'era tempo per riprenderseli . Ora aveva altro di cui occuparsi.

 

<< Lascia perdere , manda tutti a casa, ci aggiorneremmo. Addio  >>  chiuse la chiamata

 

<< Tutto ok uomo ? >>

 

si voltò, era sdraiata sul letto completamente nuda, una meraviglia, quel corpo chiamava a gran voce il suo. Cosa faceva ancora lì in piedi nudo? 

 

<< Tutto ok bellezza >> 

 

si gettò sul letto e la fece ridere per la sua strana smorfia che le regalò ,poi vide che tremava 

 

<< Febbre. >> disse chiudendo gli occhi per darsi un aria seria 

 

<< Non portare sfiga Joker >> replicò lei con tono annoiato e infastidito , ma anche se si era rivolta male a lui, cerco' calore sul suo corpo  << Così impari a non richiamarmi per l'ombrello >> disse con tono ironico, il Joker si sentii una stretta allo stomaco e con dolcezza l'avvolse nelle coperte mentre lei faceva finta di protestare e di allontanarlo ma alla fine tutto quello che voleva era che lui non l'abbandonasse in quella notte piovosa dove il cielo tuonava ogni due secondi spaventando gli umani con i suoi fulmini.

 

La ragazza continuò a tremare e a sudare, sembrava che ogni secondo che passava la febbre saliva sempre di più, così alle due di notte si alzò dal letto mentre lei si agitava nel sonno sudata, si diresse in bagno , prese il termometro insieme a un'altra medicina che aveva il compito di fare abbassare la temperatura, lesse le prescrizioni e come una buona madre che si prende cura dei suoi piccoli ,lui si prese cura della sua donna  prendendo un bicchiere d'acqua dalla cucina e fece ritorno in camera da letto dove la ragazza continuava a girarsi nel letto , ormai aveva sfilato tutte le lenzuola e mancava poco che avrebbe fatto volare pure la coperta che li teneva al caldo. Mise tutto sul comodino e stando attento a non disturbarla rifece con calma il letto poi riprese le medicine, si risedette sul letto e la guardò. 

Era il suo punto debole.

Ma non poteva vivere senza di lei. 

Se fosse stata un'altra donna qualunque sicuramente l'avrebbe abbandonata dopo averci scopato o uccisa. Ma con lei era diverso, prima di tutto non le avrebbe mai e poi mai fatto del male, neanche una volta, l'unico momento che alzava le mani sù di lei era per accarezzarla o per farle il solletico lungo il suo corpo, no per farle del male e vedendola in lacrime. Sorrise nel vedendola così debole , sembrava sempre così forte quando erano insieme, ma ora che aveva la febbre era senza forze.

 

<< J-joker  >> lo chiamò nel sonno  << J-joker….  >>  .

 

<< Hey >> le toccò la spalla ,ma lei continuò a dormire e a chiamarlo nel sonno finchè non si mise a urlare disperata, allora lui la prese e se la mise sulle ginocchia e iniziò a cullarla finché non si calmò del tutto, si tenne stretta a lui come se avesse il timore che lui se ne andasse e non ritornasse mai più. Ritornarono sotto le coperte , porto' la sua testa sul suo cuore per farle capire che lui era li' e che alla mattina lei l'avrebbe trovato accanto a se' ..di non preoccuparsi, finche' sentiva battere il cuore non si doveva assolutamente preoccupare.

Rimase sveglio tutta la notte a prendersene cura. Ecco cosa portava al non richiamare per un ombrello, si disse e rise scuotendo la testa poi stanco alle prime luci dell'alba si addormento' pure lui.

   
 
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