Blackmoody’s Fanfics
Corporation presents
Time is running out
. a Death Note inner story .
Raschia la
penna sulla carta. E no che non la posso sentire: me la immagino.
Tintinna il
metallo del cucchiaio sul pavimento – dev’essere freddo: ma io lo odo a
malapena.
C’è qualcosa
che mi fa male, che punge e soffoca, dentro. Respiro a fatica. Però non ho
paura.
Non ho paura.
Mi stupisco, invece. Perché è tutto così rapido.
Stupirmi,
poi: come se non me lo fossi aspettato.
i think i’m drowning,
asphyxiated
i wanna break this spell
that you’ve created
Stupirmi, come se prima non le avessi udite. Sotto la pioggia
e il cielo grigio.
Rintocchi, rintocchi.
Per chi suona la campana?
La sentivo chiara e forte – troppo, attraverso le raffiche di
vento acquoso.
Yagami-kun no, lui non le ha sentite. Non poteva mica.
È rimasto a guardarmi con aria interrogativa, imperlato di
gocce e perplessità.
Magnetico. Maledettamente. Sempre.
you’re something beautiful,
a contradiction
you will squeeze the life out of me
you will suck the life out of me
Non respiro, non respiro.
E sto cadendo – si avvicina il pavimento freddo.
Black out, odio queste luci rosse. Watari. È già morto? È
morto anche lui?
Come tutti. Come me. Me.
Aaah, non voglio. Non voglio morire. Non voglio, non voglio.
Gli altri urlano parole che non capisco. Vedo unicamente il
pavimento farsi incontro.
Cadrò da solo sul marmo gelido, solo: e non è una novità. È
storia.
Solo come quando piangevo forte in una stanza ostile,
solo come quando fissavo la neve cadere dal cielo sporco
davanti ad un campanile vuoto.
Solo, mangiando dolci per indorarmi la pillola.
bury it
i won't let you bury it
i won't let you smother it
i won't let you murder it
Quaranta secondi. È tutto così rapido.
Ma non cado da solo. Mi afferra qualcuno. Mi
abbraccia, quasi. Possibile?
Mi aggrappo alla sua spalla, alzo gli occhi:
Yagami-kun.
Perché? Perché mi guarda così?
È scioccato? È disperato? O è felice?
Non lo capisco. Nemmeno questo riesco a capire.
Non l’ho mai capito.
Quaranta secondi, e ancora non vorrei andarmene.
Se lui potesse trattenermi un altro po’.
In fondo non è sua la penna che raschia il mio
nome sul foglio.
Se potesse farlo sarebbe bello – ma lo è già
forse il fatto di non morire solo.
Chi se ne importa se mi abbraccia fingendo, chi
se ne importa se è sincero.
Nemmeno lui lo saprà mai. Non importa. Non
importa la verità, ormai.
our time is running out
our time is running out
you can't push it underground
you can't stop it screaming out
how did it come to this?
Ho freddo, ho freddo.
Questa luce malata mi dà fastidio.
Mi ricorda vie e case lontane.
Rintocchi, rintocchi.
La campana sta suonando per me.
Ho perso – è insensato pensarlo adesso?
Non sento più niente.
Trattienimi, trattienimi ancora.
you'd never dream of
breaking this fixation
you will be the death of me
you will be the death of me
“Raito-kun.”
“Cosa c’è?”
“Sono triste.”
“Mh?”
“… capirai presto.”
you will be the death of me
Vuoto.
Quaranta secondi.
Buio.
O è luce?
My time has runned out.
. Owari .
Shot random scritta dopo aver visto la puntata 25 –
“Silence”.
Mi ha messo addosso una tristezza tremenda, ma mi è anche
piaciuta un sacco.
Quindi mi è venuto da scrivere di getto questa ‘cosa’ con L
protagonista (che spero non risulti OOC).
Vi ringrazio per aver letto e, magari, per la recensione che
lascerete XP
La canzone è Time is
running out dei Muse, perfetta anche come musica.
L e Light e tutto DN sono © dei loro autori – la shot è © della sottoscritta.
See you soon!
Black ~