Serie TV > Lost in Austen
Segui la storia  |       
Autore: LadyMaria    03/10/2012    1 recensioni
[Lost in Austen ]
Martha giovane studentessa, dallo spirito forte e autoritario, si perde nella lettura dei romanzi di Jane Austen su consiglio della propria compagna di stanza. "Mansfield Park" è il romanzo che la lascia senza parole, quel tipaccio di Henry Crawford proprio non le piace... peccato però che succederà qualcosa che le farà cambiare idea.
(Questa storia nasce in ispirazione al telefilm "Lost in Austen")
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Caroline è seduta sulla scrivania,Marta invece sul letto. Più procede nel racconto e più l’espressione di Marta muta continuamente: prima sorpresa,poi scettica,incredula e infine contrariata.
-E tu per tutte queste settimane non mi hai detto niente?- chiede stizzita –Non siamo migliori amiche?- storce il naso e la bocca contemporaneamente.
-L’avrei fatto!Credimi quanto avrei voluto dirtelo,ma il professore di psicologia mi ha consigliato di non dirti niente….devi recuperare la memoria da sola e…- si ferma un attimo mordendosi il labbro- per te sarebbe stato più facile non sapere  tutto ciò che è successo con Henry.-.
-Perché?Che è successo? –chiede allarmata e alzandosi si avvicina a lei sussurrando – l’abbiamo fatto?-
-No,no!- esclama Caroline imbarazzata –cosa vai a capire!Sei sempre la solita maliziosa!Intendevo tutte le disavventure che avete passato insieme-.
-Henry…-mormora Marta passeggiando avanti e indietro per la stanza –Marta e Fanny Price….- sospira e inizia a pensare –parola mia,non mi dice niente questo strano triangolo….-.
-Macché triangolo! Dannazione se tu non avessi strappato i documenti te lo avrei fatto vedere…- Caroline si alza e le prende la mano tra la sua – tu sei Fanny Price…Fanny Price è Marta Scott!-.
Marta la guarda male e ritira la mano –Non ha senso tutto ciò che dici!Come faccio a crederti?E non credo sia mio dovere amare una persona di cui nemmeno ricordo l’esistenza né tantomeno il suo passaggio nella MIA – marca l’accento sull’ultima parola – vita!.-
L’amica la guarda teneramente e si allontana – Fai come credi…io ti ho raccontato tutto ciò che dovevi sapere…decidi tu- e detto questo si mette a sedere sul proprio letto,vi si adagia sopra e inizia a sonnecchiare.
Tipico di Caroline,quando ci sono dei problemi lei se la dorme. Marta non ha certo sonno,ha solo bisogno di pensare in solitudine. Apre l’armadio ne tira fuori un vecchio golfino e se lo allaccia in vita. Esce dal dormitorio e si dirige nel giardino deserto. Tutti staranno ancora mangiando,e ora che ci pensa lei alla fine non ha mangiato niente. Come se il suo stomaco intuisse i suoi pensieri inizia a gorgogliare. Marta gli dà una lieve pacca e bisbiglia- non ti ci mettere anche tu-.
-Forse questa aiuterebbe- dice una voce alle sue spalle. Marta si volta e ritrova davanti  di nuovo il ragazzo della mensa.
-Tieni – Henry le porge una mela. –A me non va…e ti giuro che non l’ho nemmeno sfiorata – notando lo sguardo scettico di lei aggiunge – e non l’ho nemmeno avvelenata-.
La fame la sta invadendo completamente,e Marta istintivamente accetta la mela .
-Grazie- mormora facendogli segno di sedersi sulla panchina.
Henry sorride appena e si siede non pronunciando nessun’altra parola,si perde solo a guardarla.
Marta,sentendosi osservata,mangia la mela lentamente. Non le piace quando la gente l’osserva in modo insistente,soprattutto se sta mangiando.
Ma paradossalmente è lei a rompere il silenzio –Mi dispiace per prima in mensa…sono stata brusca…-
-No….sono io che  combino sempre pasticci – risponde con un sorriso lui,ma voltandosi dall’altra parte dato che stavolta è lei che lo sta osservando.
Marta finisce di mangiare la mela e improvvisamente prende la mano di lui e la stringe tra la sua –Caroline mi ha detto tutto…- si ferma un momento e continua quasi sussurrando - Henry Crawford…-
Lui spalanca gli occhi quando si sente chiamare per nome e deglutisce a fatica.
-Non mi ricordo di te,ma so che sei sempre stato gentile con me in queste settimane e…- lo fissa indecisa –qualcosa di buono significherà pure,no?-.
Stavolta però è lui che allontana la mano da lei – Non so di cosa stai parlando-
-Lo sai bene….-replica lei con tono aspro.
-Cosa vuoi che faccia allora? Sai che mi è impossibile tornare indietro – Henry abbassa lo sguardo e appoggia le mani sulla panchina di marmo.
-Vorrei…provare a conoscerti meglio…non perché sia mio dovere,ma perché sento che una parte di me lo desidera…. Mi piace pensare che questa parte ti conosca bene…e credo che sia lei a volerti vicino a Marta…- mentre lui la osserva incredulo lei cerca di aggiungere –tu la vorresti accanto ad Henry?-
E a quelle parole il cervello di lui si scollega completamente,l’afferra per la vita e la stringe a sé mentre poggia delicatamente le labbra sulla morbida bocca di lei.
Marta socchiude gli occhi e come se stesse vivendo un sogno vede delle immagini familiari: sta rivivendo tutto ciò che aveva rimosso. Casa Bertram,la vita all’università insieme al vittoriano Henry,la dichiarazione di lui,e….. il sentimento reciproco da parte di lei. Riaperti leggermente gli occhi e staccandosi dalla sua presa esclama – Adesso mi ricordo….- e lo fissa come se vedesse il vero Henry per la prima volta. Allunga una mano e gli carezza la guancia destra- Henry…. -.
-Ti,ti ricordi?- balbetta lui.
Marta annuisce e sorride – Sì….tutto….- e avvicinandosi a lui poggia la testa sul suo petto – e ricordo che ti amo…non per dovere,ma perché mi sono innamorata davvero di te…-.
Henry  sente i battiti accelerati e continua a fissarla spalancando la bocca. A quell’espressione così “incredula” Marta aggiunge con un lieve risolino –La cosa ti dispiace?-.
-No…certo che no…se ti ricordi tutto – prende la mano della ragazza e ne bacia il dorso – dovresti conoscere i miei sentimenti per te…. – osserva la candida pelle della giovane e ne accarezza le morbide linee con le mani – perciò suppongo che dovrò farlo come si usa nel mio mondo – si inginocchia e tiene sempre stretta la mano di lei.
Marta lo osserva corrugando la fronte – No,cosa fai..- cerca di liberare la mano,ma la presa dell’uomo è più forte – ci guardano tutti- si porta la mano libera sulla faccia per coprirsi gli occhi. Henry ,amorevolmente,gliela stacca e sussurra –non mi interessa…lascia pure che guardino…- continua a rimanere in ginocchio e declama facendosi serio mentre la voce si rompe in qualche punto del discorso – quando avrai finito il tuo cammino in questa giungla nota col nome di “università” mi faresti l’onore di diventare mia moglie?Se tu trovi un buon motivo per rifiutare ti capirò,ma….sappi che in questo caso diventeremo estranei…per quanto tu sia convinta che io sia il peggiore dei libertini,e in parte lo ero davvero, devo sfatare il che hai di me – dice ironico- sono cambiato da quando ti conosco,e nessuna mi aveva mai trasformato in questa maniera…perciò non posso adattarmi alle vostre regole,sarai tu che dovrai adattarti ai principi della mia epoca… - Henry torna a sedersi e le carezza il volto – non voglio più tornare a casa… perché il mio posto è vicino a te…-.
Marta lo ascolta con sempre più attenzione e risponde con un – Sì,Henry…ti sposerò…e manterremo i tuoi principi…anche se…tu sai che io….- è imbarazzata a dirlo.
-Non sei più vergine…?- Henry annuisce – lo so,e non mi interessa..per me è come se tu lo fossi – le si avvicina ancora di più e le bacia leggermente il collo.
-Tu sei impazzito – commenta Marta sorridendo.
-Sì,e credo che non vorrò guarire mai più – si alza e le porge la mano – Andiamo a dirlo a Caroline….- poi aspetta che anche lei si alzi e si dirigono ,mano nella mano, all’interno del dormitorio…….
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lost in Austen / Vai alla pagina dell'autore: LadyMaria