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Autore: A r l i e    04/10/2012    2 recensioni
Salve a tutti, lettori e lettrici di EFP! Questa volta me ne sono venuta con una ff prettamente romantica, dove cercherò di tenere a freno la mia demenzialità (non è vero....)
I protagonisti di questa ff sono due: America/ Alfred F. Jones e OC California/ Frances Soniador Carriedo
Paring [AmericaxCalifornia]
Spero possa piacere a tutti voi! ^^
Buona lettura...
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nuove Conquiste

25 aprile  1846

Arthur, era abituato alle temperature umide della sua nazione, ma quelle della California, erano di gran lunga più rigide.
“L’inverno più freddo della mia vita” borbottò tra se e se, ricordando la citazione di Mark Twain;  effettivamente fino ad allora non aveva mai sentito così tanto freddo, e stringendosi  nelle spalle comincio a passeggiare avanti e indietro per l’estesa spiaggia di San Francisco.
Camminava a passi  lenti e misurati con il capo piegato verso il basso, e le mani –ormai arrossate per il freddo- infilate nella giacca della sua divisa militare.
Rimase allungo in silenzio, prestando particolare attenzione allo sciabordio delle onde, ma improvvisamente un brivido percosse, la sua schiena.
“Non ho chiesto il tuo aiuto, se non erro. Non dovevi intrometterti!” quella voce, fece rinsavire Arthur, facendolo bloccare sul posto “Ricordi?! Non sono né un bambino e né il tuo fratellino! Adesso non dipendo più da te.”
Lentamente, Inghilterra si voltò verso la nazione più giovane –incrociare il suo sguardo gli faceva ancora male, nonostante fossero passati anni dalla guerra d’indipendenza- “Ragiona! Adesso che la Repubblica  del Texas fa parte dell’America, Messico vuole dichiararti guerra!”
Ad Alfred, non fecero né caldo e né freddo quelle parole, anzi rimase impassibile davanti a colui che l’aveva cresciuto, piegando le labbra in un lieve sorriso “Sono io che voglio dichiarare guerra al Messico! Il mio superiore è interessato alla California! Dice che è un ottimo sbocco sul Pacifico per intrattenere scambi con le nazioni Asiatiche”
Eh già, Alfred durante la sua assenza era cresciuto molto, sia fisicamente che mentalmente, sembrava più maturo, pronto ad affrontare tutto e tutti –ma questo l’aveva già dimostrato il secolo scorso battendosi contro lui- “Inoltre… nessuno può sconfiggere un eroe come me! Quindi fatti da parte, me la caverò da solo”  e poggiando una mano sulla spalla dell’inglese,  Alfred  lo scosto in modo da poter proseguire verso una metà all’inglese sconosciuta.
“No Alfred, non mi farò da parte!”

2 febbraio 1848

E così  dopo due lunghi anni di guerra, America, grazie anche ad un piccolo ma efficace contributo di Inghilterra, riuscì ad annettere  la California e il Texas agli Stati Uniti.
Battere il Messico non era stato poi così difficile -siccome in quel periodo era in grave crisi economica- inoltre l’esercito e i comandanti non erano preparati ad una nuova  guerra,  ma nonostante tutto Alfred era distrutto  si sentiva a pezzi e anche in pena, pensando ai circa 13.000 soldati morti in battaglia; e così seduto su un vecchio muricciolo, osservava il Sole tramontare dietro le colline di Los Angeles;  quella vista lo rilassava e tranquillizzava, e godersela da solo era davvero un peccato…
“Ehi tu!”  Alfred sussultò al sentire quella voce femminile e squillante alle sue spalle “Sei tu America?!”
L’americano  sorpreso si volto subito verso la ragazza dai capelli marroni , notando le sue condizioni precarie “Si, sono America” rispose porgendogli la mano –Ma puoi chiamarmi anche Alfred Jones o semplicemente Alfred- aggiunse, osservando,preoccupato, il viso attonito della  mora –E tu chi sei?!-chiese, e quando rassegnato fece per ritirare la mano, la ragazza la strinse  sorridendo “Io sono Soniador Frances Carriedo  e rappresento la California”
Quella rivelazione, fece sussultare nuovamente la nazione, che prese a scrutare con più interesse la ragazza, mettendola pesantemente in imbarazzo; Adesso ricordava, aveva già visto quella ragazza, e ne era rimasto subito affascinato,  ma non sapeva che anche lei fosse una nazione, ne tanto meno la sua nuova conquista.
“Sei ferita!” notò scostandole con la mano, la ciocca di capelli che nascondeva un profondo taglio sulla tempia. “Dovresti farti medicare o prenderà infezione”
Frances arrossì a quel contatto “Io sto abbastanza bene, ma tu sei ridotto proprio male!”  disse sedendosi accanto a lui.
“Eheheh…effettivamente…Ma un eroe come me deve sopportare il dolore” ridacchio imbarazzato, ritornando ad osservare in silenzio, il bellissimo tramonto che gli si prospettava davanti.
Il cielo adesso, era color arancio sfumato in orizzonte da un violetto chiaro, punteggiato da piccole nuvole sparse, che coprivano anche  il sole, che stanco dopo una giornata di pieno lavoro, stava cedendo il posto alla luna accompagnata dalle stelle e la sera.
“E così sei riuscito ad avere il controllo mio e di Texas” cominciò California, facendo oscillare le gambe prima avanti poi indietro, mettendo a disagio Alfred, che non sapendo come rispondere preferì rimanere in silenzio. “Ne sono molto felice” aggiunse, facendo rimanere di stucco America.
“Dav..davvero!?” chiese, stringendosi il braccio dolente probabilmente rotto, mentre sul suo viso, affiorava una lieve espressione di dolore.
“Credo di avere qualche possibilità in più con te, vorrei uscire dalla crisi e diventare uno degli Stati più emergenti del pianeta” esclamò, scendendo con un piccolo salto dal muretto “la vedi quella collina?!” disse indicando l’altura di modesta altezza.
America annuì incuriosito; quella ragazza sembrava essere davvero speciale.
“Bene lì sorgerà una delle –città- più importanti della California” annunciò parandosi, parandosi davanti l’americano, che sorrideva soddisfatto, della sua nuova conquista.
-E tu…- continuò portando le mani ai fianchi, chinandosi leggermente in avanti per poterlo guardare meglio nei suoi occhi azzurro cielo -…mi aiuterai a diventare importante! Non voglio rimanere in queste condizioni in eterno”
“Affare fatto!” assicurò America. Quello stato sarebbe diventato importante a tutti i costi.
Frances sorrise allegramente “Bueno!” esclamò dando una pacca sulla spalla dell’americano  “Adesso verrai da me, quelle ferite mi preoccupano abbastanza, sai?!” constatò preoccupata.
“Sbaglio o hai parlato spagnolo?!” chiese sorpreso Alfred, mentre si irrigidiva ogni volta che California, tastava con delicatezza qualche sua ferita.
“Si...la California  intorno al  1700 fu colonizzata dagli spagnoli, e di conseguenza so parlare anche la loro lingua” rispose distaccata la nazione, attenta ad osservare le ferite con più attenzione “Adesso però andiamo a casa mia, non mi piacciono proprio queste ferite che hai sul petto”







Angolo di un'autrice che sventola la bandiera bianca...
*rilegge* Uhmmmm...non è il massimo, ma questo è quello che sono riuscita ad inventarmi in questo capitolo "introduzione"
Nel prossimo ci sarà sicuramente più "romanticità" ma in questo ho preferito farvi capire come Frances e Alfred si sono conosciuti
Benissimo....non so cosa dirvi ancora...uhmmmm
*guarda l'orologio" Buona notte ^^ 

Charlie Doyle Kirkland

   
 
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