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Autore: San il Marvash    04/10/2012    3 recensioni
“Non riesco a capire … Perché le nostre fan amano così tanto i nostri fan service?”
Lo vidi riflettere, socchiudendo i suoi piccoli occhi.
“Perché vogliono la nostra felicità”
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kang-in, Leeteuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene, questa volta è toccato al procione e alla papera! :3 Questo è il link del live a cui mi riferisco --->http://www.youtube.com/watch?v=-LquYSBMlg0

Mi sono divertita a scrivere una one shot su questa coppia in particolare perché oggi è un giorno speciale! :D

Per questo, dedico la fan fiction alla mia Master A+, una ragazza che è entrata nella mia vita grazie alla suoneria del suo cellulare,
al suo “Voi ascoltate i Super Junior? DAVVERO??”,
al suo nome strano su facebook e alla sua breve (forse troppo) vacanza estiva.

Prendilo come un regalo di compleanno, spero che non ti faccia troppo schifo :)
Ti voglio bene, Hila! <3


 ***




Because happinesithe most importanthing

 

Le urla delle nostre fan riecheggiavano ancora nelle mie orecchie, mentre ripensavo alle sue labbra sulle mie. Il live di quel concerto mi aveva profondamente scombussolato.
Non per il fan service, eravamo abituati a quello e, con il tempo, eravamo diventati anche molto bravi in quel campo.

Sospirai, uscendo dal box doccia e passandomi un asciugamano sui capelli umidi.
Se la nostre relazioni fossero reali … Le ELF come reagirebbero?
Era quella la domanda che non riuscivo a smettere di pormi.
Se sapessero che il nostro non era un bacio finto, continuerebbero a sostenerci? Ad amarci?

Avevo paura, paura che tutto quello che avevamo costruito con tanta fatica potesse crollare da un momento ad un altro, seppellendoci.

Sentii la porta aprirsi, mentre mi chinavo per prendere dall’armadio la t-shirt della tuta che utilizzavo come pigiama.
“LeeTeuk-hyung, hai visto il mio iPhod?”
La sua voce, quella bellissima voce che mi aveva fatto innamorare di lui.
Arrossii, realizzando di non aver ancora indossato la maglia.
Mi sento così strano in sua presenza …
Mi decisi a voltarmi verso di lui, sorridendogli appena.
“Mi dispiace Kangin, non l’ho visto”
“Non importa. Lo avrò lasciato nella stanza di EunHyuk…”
Annuii, indossando la maglia e tornando ai miei pensieri.

“E’ stato un bel concerto, non trovi?”
“Sì, penso che alle ELF sia piaciuto molto”
Mi sedetti sul letto e lui fece lo stesso. Restammo in silenzio, ognuno immerso nelle proprio riflessioni.
“Hyung, c’è qualcosa che non va? Di solito sei euforico quando finiamo i concerti! Cioè … esausto, ma euforico” mi disse.

“Niente di importante, Gin. Solo … Non riesco a capire”
Mi guardò, incitandomi a continuare.
“Non riesco a capire … Perché le nostre fan amano così tanto i nostri fan service?”
Lo vidi riflettere, socchiudendo i suoi piccoli occhi.
“Perché vogliono la nostra felicità”

Mi voltai verso di lui, colpito da quella risposta ma, allo stesso tempo, intimorito.
“E … Secondo te, noi siamo … felici?”
Intrecciò la sua mano alla mia, avvicinando i nostri volti.

Mi sorrise e, per un attimo, dimenticai tutte le mie macchinazioni mentali. La luce dei suoi occhi aveva oscurato tutto, i miei occhi non potevano mettere a fuoco nient’altro che non fosse lui.

“Io … Io lo sono” sussurrò, congiungendo le nostre labbra.
Lo abbracciai, grato della sicurezza che, giorno dopo giorno, era in grado di donarmi.
Mi tenne stretto tra le sue braccia, finché la stanchezza non cominciò a farsi sentire.
“È meglio se ti lascio dormire, Teukie. È stata una giornata faticosa”

Si alzò, mi aiutò a mettermi a letto e mi sorrise.
Non andartene …
“Aspetta”
Si fermò e si voltò verso di me.
“Cosa c’è, hyung?”
“Non andartene …”

I suoi occhi incrociarono i miei e, con una dolcezza infinita, mi sorrise nuovamente, accomodandosi al mio fianco sull’ampio letto.
Mi rimboccò le coperte e carezzò la guancia.
Al tuo fianco, mi sento così al sicuro …
“Grazie, Kangin”

“Buona notte, LeeTeuk” rispose, baciandomi la fronte e chiudendo gli occhi.
“Saraghae, Kangin” sussurrai, nella semioscurità della stanza.

Lo vidi sorridere e sentii la sua mano stringersi alla mia, prima di lasciarmi andare nelle braccia di Morfeo.

  
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