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Autore: Diletta    16/04/2007    5 recensioni
Che dirvi...sono passati cinque anni da quando la scuola è finita, Silente e vivo, e Voldemort distrutto ma non chiedetevi ne il perchè, ne il come? non ci sarà scritto. la storia parla di un'attrazione tra Malfoy e un nuovo personaggio, ovviamente troviamo anche gli altri personaggi, non so cosa scriverve per convincervi a farvela leggere, quindi vi dirò solo se volete sapere di che parla leggete!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Volevo ricordarvi che tutti i personaggi appartengono alla mitica Row, di mio c'è solo questa ff e i personaggi che non conosc

Volevo ricordarvi che tutti i personaggi appartengono alla mitica Row, di mio c'è solo questa ff e i personaggi che non conoscete (se gia mi conoscete noterete Ellis, che dirvi... personaggio vincente non si cambia)

Un grazie particolare alla persona che mi ha aiutato a far diventare ancor più bella questa ficchy; ma ora vi lascio alla lettura....

 

 PRINCE OF MY HEART

 

CAPITOLO 1 - RITORNO A HOGWARTS

Ellis si guardò allo specchio, fermandosi ad osservare un'ultima volta se era tutto a posto...

Dopo parecchi minuti passati a rimirarsi, decise che sì, poteva andare bene; in effetti, il vestito che portava non era né troppo provocante, né troppo obsoleto, in ultima analisi era elegante e semplicemente perfetto.

Era un semplice vestito nero, abbastanza scollato, che la fasciava elegantemente, accentuando le sue morbide forme nei punti e nei luoghi giusti... non che n’avesse particolarmente bisogno, Ellis era cresciuta bene, diventando ben presto una giovane donna molto bella e dal portamento raffinato.

Il vestito era sovrastato semplicemente da un copri spalle, nero anch'esso mentre ai piedi portava un paio di scarpe nere dall'aspetto costoso, con un piccolo bordino verde.

Completava il tutto un leggero tocco d’ombretto grigio sulle palpebre, che era stato accuratamente sfumato verso gli zigomi per dare un tocco misterioso ma, semplice alla ragazza ed una linea di matita nera per accentuarne il colore azzurro come il mare.

I capelli erano stati raccolti in una molletta brillantinata verde, che dava così l'impressione che i capelli ricadessero dolcemente sulle spalle, simili ad una fontana, mentre un singolo ciuffo era stato tirato appositamente sulla parte destra del viso per conferire un aspetto più maturo.

La ragazza si girò velocemente e disse ad Anna, una ragazza con capelli castani lisci che arrivavano alle spalle e con lucenti occhi verdi, che ricordavano tanto gli smeraldi di Harry - allora come sto? -

- benissimo, farai un figurone -

- lo spero, sono cinque anni che non vedo più nessuno, se escludiamo Hermione e Ginny -

- allora, ci vediamo fra tre giorni, esatto? -

- sì, e ricordati che se vuoi chiamarmi devi usare Dart Fener perché a Hogwarts non funzionano i cellulari, quindi nemmeno lo porto -

- ok! Userò il gufo, spero solo di esserne capace -

- basta che gli dici dove deve andare, poi ci pensa lui, non ti preoccupare, allora io vado... ma prima la borsa, dici che c'è tutto? -

- se, l'hai rifatta tre volte, Ellis basta vai - disse esasperata

- allora io vado - e si smaterializzo con un sonoro POP, la ragazza rimase un attimo spiazzata non si era ancora abituata alla storia della smaterializzazione e poi Ellis lo faceva molto raramente e quindi ogni volta rimaneva sempre colpita da quel semplice gesto.

Ellis si materializzò esattamente davanti ai cancelli di Hogwarts, ed in quel momento inspirò l'aria, poi si diresse verso il cancello per entrare ma fu fermata da un uomo

Dall'aspetto minaccioso ed ostile, egli portava un copri abito nero che lo copriva dalla testa fino ai piedi, gli occhi erano neri e scrutavano nervosamente Ellis che per un attimo pensò di trovarsi di fronte ad un lontano parente di Hagrid che gli disse - signorina non si entra se non è sulla lista? -

- lista? Oddio, bisognava dare la conferma? -

- sì, quindi immagino che lei non sia sulla lista... -

- beh, ma io sono Ellis Dickens, Grifondoro, possibile che non sia iscritta lo stesso? -

L'omone fece scorrere il dito sulla lista e poi le disse - no! -

" ma porca miseria, mi basta solo dire il mio nome per entrare dove voglio" pensò la ragazza - ma non può fare un’eccezione? -

- no, ho ordine tassativo di far entrare solo le persone della lista -

"ma com’è pignolo", in quel momento si materializzò una persona sul cancello e l'uomo disse - professore, è arrivato! -

Ellis si girò a vedere chi era arrivato sperando potesse essergli d'aiuto per riuscire ad entrare e quando i suoi occhi si ritrovarono a specchiarsi in quelli del suo interlocutore, un ragazzo abbastanza alto, un po' cicciotello ma, non sovrappeso pensò che fosse dovuto crescere tanto e presto ed i suoi occhi affermavano tutto ciò, visto che erano profondi e scuri anche se il sorriso che gli contornava il viso gli dava decisamente un aspetto più giocoso e rassicurante e ripensando a chi poteva essere esclamò - Neville sei tu? -

Il ragazzo nel vederla disse - sì ma... Ellis, non ci credo sei tu! -

- e chi dovrei essere scusa? -

- ma come mai non sei entrata, aspetti qualcuno? Ma, è molto presto però -

- questo gentile signore non mi fa entrare perché dice che non sono sulla lista - gli disse ironicamente

- ti sei dimenticata di dare la conferma? -

- veramente nemmeno lo sapevo che bisognava dare la conferma -

- fa niente entri lo stesso -

- ma professore... - esordì l'uomo

- non ti preoccupare lei ha diritto più degli altri ad entrare, e poi non ti basto io come garanzia? -

- si, certo ma... -

- non ti preoccupare, la preside sarà solo che contenta di sapere che hai intrattenuto la nostra Ellis sul cancello -

Ed insieme s’incamminarono verso il castello così Ellis chiese a Neville - ma quello chi è? -

- il nuovo Gazza! -

- ammazza, meno male che non c'era quando andavamo noi a scuola, mette paura! -

- gia, la McGranitt l'ha scelto apposta -

- ma tu, professore, di che? - gli chiese in un piccola risata

- perché ridi? -

- dai Neville, sappiamo tutti e due che non eri questa grande cima -

- grazie! Ma comunque, sono professore d’Erbologia, proprio qui a Hogwarts -

- ma dai! E la Sprite? Non mi sembrava così vecchia per la pensione -

- infatti, gli hanno chiesto di collaborare ad una ricerca sulle piante nella foresta amazzonica e lei si è dimessa -

- quindi non ci sarà? -

- no, ma arriverà domani! -

Scrollando il collo disse - ma comunque, tu professore, proprio... anche se in erbologia eri bravo, anzi bravissimo -

- grazie, ma prego signorina si accomodi, lascia pure la valigia all'ingresso ci penseranno gli elfi a portarla alla torre - e gli aprì il portone del castello, entrambi si recarono in sala grande dove era ancora allestita nella maniera solita di Hogwarts, quattro grandi tavoli al centro ed in fondo alla sala un enorme tavolo dove di solito si sedevano i professori; mentre Neville si recava verso due persone che Ellis riconobbe come la professoressa McGranit e Silente, non poté fare a meno di pensare "ma vuole diventare Matusalemme!", loro quando la videro gli andarono in contro e proprio Silente le disse - no mia cara, penso proprio che all'età di Matusalemme non arriverò - e rise perché la ragazza era diventata paonazza, si era dimenticata che Silente era un ottimo leggimente, e così gli disse - mi scusi! Non era per cattiveria comunque, mi fa molto piacere vederla! -

- noi siamo contenti di vederti, non sei mai venuta alla riunione degli ex-studenti in questi quattro anni, come mai questa sì? -

- così, e poi la mia assistente ha insistito perché mi prendessi almeno tre giorni di pausa, perché dovrei affrontare un mese impegnativo -

- già che fai quel lavoro strano babbano, la modella mi pare... -

- no, non sbaglia, ma Neville mi ha detto di essere arrivata presto? -

- effettivamente sì, dovevi arrivare alle nove come gli altri, non alle otto -

- e va beh! -

- sei sempre la solita - disse ridendo

Dopo di che Ellis fece un giro del castello, per rituffarsi nei ricordi che quel posto gli aveva regalato, sette anni bellissimi, forse gli ultimi due furono i più duri ma ricordava con piacere anche quelli.

 

 

Continua.....

  
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